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Gipsy Trash Party, la festa gitana che fa scatenare il Mercato Sonato

07-06-2018

Di Elena Ghini

Si sono inventati il Gipsy Trash Party, una serata dall’atmosfera gitana che dal 2016 fa scatenare il Mercato Sonato e non solo. Una sorta di festa zigana: “spettacolo e cultura gitana dall’est Europa alla Francia. Una notte di musica e marasma, tra dj e gruppi, gipsy jazz, balkan, danze e good vibes“, si legge su Facebook.

Loro sono i Gipsy Caravan, una giovane band bolognese che porta in giro per tutta l’Italia il gipsy jazz, un connubio tra lo swing americano e la tradizione zigana dell’europa dell’est, resa leggendaria da Django Reinhardt. Sono partiti in due organizzando appunto il Gipsy Trash Party in svariati locali della città, e oggi nel loro assetto completo contano ben sei componenti: Beatrice Dellacasa alla voce, Piero Lucchetti alla voce e al contrabbasso, Tommaso Quinci al clarinetto, Federico Occhiuzzi alla batteria, Andrea Menabò e Nicolò Scalabrin alla chitarra.

Li contatto. Anzi no, vado al Mercato Sonato.

Nicolò, quando è nato il gruppo?

Abbiamo deciso di formare un gruppo stabile dopo il successo di Gipsy Trash Party, alla fine del 2016. L’idea è nata da me e da Andrea, ci piace suonare il gipsy jazz così ci siamo inventati la serata. Eravamo in due e siamo diventati sei. E’ un genere versatile può essere suonato durante una cena, in un locale ma anche trasformarsi in un ballo scatenato.  Il primo locale dove abbiamo suonato è stato il Margot in via S. Isaia. Un locale ambiguo, era gestito da una donna rumena che diceva di essere ingegnere navale. Ma la gente veniva a sentirci, la nostra musica è piaciuta così abbiamo continuato.

Qual è il senso della festa?

Abbiamo proposto una serata diversa, vogliamo fare divertire la gente. Il nostro è un genere di nicchia ma sempre più seguito. Ci piace contaminare i generi. Oltre ai nostri pezzi inediti proponiamo lo swing americano, il gipsy jazz e anche qualche rivisitazione in chiave manouche di brani pop. Con Mercato Sonato è nata una collaborazione duratura, ogni due mesi organizziamo il Gipsy Trash Party.

Dischi?

Uno e non ha nome. Dopo mesi di diatriba abbiamo optato per lasciare solo il nome del gruppo. La campagna di crowdfunding ci ha permesso di coprire le spese necessarie per la distribuzione di un centinaio di copie.

Lo swing e il gipsy jazz stanno tornando di moda, qual è il panorama bolognese?

Si, nascono negli anni trenta e poi hanno avuto un’evoluzione. A Bologna sono seguiti da un quindicina di anni. E’ una nicchia comunque, non è come il pop che smuove le folle. Ci sono vari musicisti e gruppi stabili in questo ambito. Per esempio “Le orme di Django”, Paolo Prosperini e il suo trio, “Les Fauves Trio”. Ci conosciamo più o meno tutti e nascono anche collaborazioni.

Il prossimo Gipsy Trash Party è l’8 giugno al Mercatino Verde del Mondo (giardino Parker-Lennon)poi suoneranno il 13 al Bifor di Forlì. E ancora il 27 giugno sulla spiaggia di Gatteo Mare all’alba e il 30 al Bagno Polka di Marina Romea. E Il 14 agosto al Camping San Paolo di Capo Rizzuto in Calabria.

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