Nato, cresciuto e (un po’) invecchiato a Bologna – all’orizzonte ormai vedo gli “enta” – noto che i capelli sono sempre di meno e la barba sempre di più.
Da bambino non c’era nulla che mi rendesse più felice di andare al cinema ed è l’unica cosa che da allora non è cambiata. Negli anni ho anche capito che mi piace scrivere (di film, soprattutto), farmi da solo le sigarette, bere amari a tarda sera e immaginare viaggi in luoghi lontani anche se poi non sempre parto. Ho vissuto amori passeggeri e amori che invece sono rimasti costanti, come per la tragedia greca, per Salinger e per Guccini, per Kubrick e Billy Wilder, per Volonté e Claudia Cardinale, per “Una giornata particolare”.
Ho fatto il volontario al “Cinema Ritrovato” e mi sono ritrovato sul set di cortometraggi negli anni universitari; ho studiato lettere moderne per poi laurearmi sul mito di Elettra; ho seguito per tre anni la Mostra del Cinema di Venezia e scrivo recensioni di film per “Mediacritica”; ho lavorato come redattore, come correttore di bozze e come autore di esercizi per libri scolastici (scrivo al passato prossimo, ma potrei usare il presente).
Altro? Ah, sì, sono pigro.