Design & Moda

Le t-shirt in realtà aumentata di Brecciolino

20-01-2022

Di Mattia Lusini
Foto di Brecciolino

Realizzano t-shirt, felpe e poster in realtà aumentata combinando materiali sostenibili e tecnologie moderne.

Sono Massimo Vagliviello e Simone Bianchi, venticinquenni bolognesi, che hanno fondato Brecciolino s.r.l.

Si definiscono «una giovane squadra che mette la rete al servizio dell’arte e di chi la crea» perché mettono a disposizione il loro marchio per permettere ad artisti emergenti del panorama italiano di farsi conoscere.

Un’artista crea la sua immagine o icona che verrà apposta sul retro delle magliette di Brecciolino, poi animata, quindi in grado di muoversi. Non tutti sono in grado di creare l’animazione giusta. In questo caso interviene il network che ruota tutt’attorno: vengono contattati altri artisti, esperti di animazione, che andranno a realizzare quella più adatta per l’immagine. Attraverso la realtà aumentata lo statico viene trasformato in dinamico, rivelandone un lato segreto.Infine, Simone e Massimo si occupano del file di stampa che andrà in produzione e della creazione di un filtro ad hoc da utilizzare su Instagram.

Il supporto del prodotto è relativo: vengono utilizzate principalmente t-shirt poiché l’arte di stampare su di esse era già conosciuto a Massimo. Inoltre, come sostiene Simone: «La maglietta è un bel modo per rendere visibile a tutti un’opera d’arte e tenerla viva».

L’idea è nata a Capodanno 2021 durante un cenone dove i due fondatori si sono conosciuti tramite la ragazza di Massimo, amica di Simone. Hanno iniziato a parlare dei loro interessi che da subito si dimostrarono sulla stessa linea d’onda. Già il giorno seguente sono riusciti ad animare una scatola di aspirina.

Massimo ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti, precisamente il corso di grafica d’arte, sviluppando una tesi in incisione e animazione. Inoltre, ha lavorato per un paio di anni nella tipografia AZ Print.

Simone si è laureato in ingegneria informatica e ha viaggiato per il mondo: Argentina, Costa Rica, Spagna e Germania. La passione per i viaggi è affiancata a quella per la fotografia. Lo scorso ottobre ha iniziato a lavorare come Project Manager a Milano con una start-up che si occupa di intelligenza artificiale.

Molta attenzione viene prestata all’aspetto della produzione. Brecciolino si affida a produttori esterni, con tutti i certificati di sostenibilità necessari, seguendo sempre il denominatore comune di eticità: «La produzione è definita etica poiché non prendiamo i meriti del lavoro degli artisti, ma rendiamo loro il giusto valore», sostengono.

L’attenzione all’ambiente è dimostrata dalla scelta del materiale: cotone biologico al 100%. «La qualità deve sempre essere più importante della quantità», afferma Simone. Inoltre, nel loro packaging è stata quasi completamente eliminato l’utilizzo della plastica, eccezion fatta per il cellofan. Per continuare con la loro linea green, hanno rifiutato un’offerta dalla Cina che riguardava la delocalizzazione della produzione con un dimezzamento dei costi.

Il logo di Brecciolino è enigmatico: «forma ambigua che lascia spazio all’interpretazione, a seconda di come la vedi è concava o convessa, così come le nostre opere hanno una forma statica e una dinamica», racconta Massimo.

Il nome, invece, ha origine romane. La nonna di Massimo, infastidita dalla “s” tipica dell’Emilia-Romagna, tuonò «Smettiamola con questo sassolino, si chiama breccola», ricorda il nipote ridendo. Grazie a ciò gli artisti sono visti come dei sassolini che andranno a comporre il Brecciolino. Nella loro homepage, nella sezione dedicata ai nuovi artisti, si legge infatti chiaramente: “Vuoi essere un sassolino?”.

Le vendite avvengono solo online, non vi è un negozio fisico. Vorrebbero aprirlo, ma non subito. La loro idea non è fermarsi a Bologna, ma riuscire a raggiungere tutta la penisola. Nel breve auspicano di poter avviare delle collaborazioni con alcuni negozi, in maniera tale da riuscire a dare un carattere reale ai loro prodotti che, per ora, sono visualizzabili solo online.

Hanno due sogni nel cassetto. Il primo è quello di essere un trampolino di lancio per i giovani artisti, grazie al quale riuscire ad affermarsi e a lavorare con la propria arte. Il secondo sogno sarebbe riuscire a girare l’Italia vedendo in giro per le strade il marchio di Brecciolino, conosciuto dalle persone non solamente come forma di moda, ma anche come rappresentazione degli ideali di sostenibilità ed eticità.

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