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Chiedono agli artisti quello che si chiedono tutti. La guerriglia comunicativa di FAQ – artistǝ rispondono a cose

14-03-2023

Di Mattia Lusini

Se siete passati alla Coop di Andrea Costa e in mezzo allo scaffale della Simmenthal avete trovato un volantino raffigurante una bocca con denti non troppo puliti, non vi preoccupate: la carne non causa carie, ma siete di fronte al progetto editoriale di volantinaggio chiamato FAQ – artistǝ rispondono a cose.

I due ideatori sono Rodolfo Baldanzi e Nicoletta De Santoli. I due ragazzi uniscono in questa iniziativa la passione per la grafica editoriale che Rodolfo ha sviluppato durante i suoi studi all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e la concretezza del linguaggio, grazie alla laurea triennale in lettere di Nicoletta che ha poi cambiato decisamente ambito scegliendo una magistrale in arti visive.

Il loro progetto editoriale consiste nella realizzazione di un volantino sul cui fronte è presente una domanda esistenziale da porre a un’artista prescelto insieme a una grafica collegata direttamente a essa, mentre il retro del volantino è destinato alla risposta. Gli artisti sono emergenti e tutti del panorama di Bologna, mentre la domanda che viene posta è direttamente ricollegata al loro percorso artistico. Gli intervistati possono rispondere in maniera provocatoria oppure ricollegandosi direttamente alla propria storia.

«Il nostro obiettivo è quello di criticare il mondo dell’arte contemporanea, la cui diffusione è ormai riservata a un circolo ristretto di conoscitori» affermano i due ragazzi. Questi ultimi criticano pesantemente quello che è diventato oggi giorno il mondo dell’arte: statico ed elitario. Per migliorare tutto ciò, cercano di proporre tematiche che riguardano tutti: «Sono domande che ognuno, almeno una volta nella vita, si è fatto – afferma Rodolfo, andando così a riportare l’arte al quotidiano di ogni persona – La risposta dell’artista ha la stessa importanza di quella di ciascuno di noi».

I posti scelti per la collocazione dei volantini sono quelli che riguardano la quotidianità dei due ragazzi: aule studio, università, supermercati, bidoni, autobus, musei, portici, ecc. Si nota subito la forte antitesi tra luoghi in cui l’arte è praticata nelle sue forme più elevate, ad esempio i musei, e luoghi profani, come i bidoni. «La nostra è una guerriglia comunicativa: l’obiettivo è quello di arrivare a più persone possibili, senza paura di creare contraddizione», sostengono soddisfatti gli editorialisti.

I due ragazzi sono sostenuti da Adiacenze, spazio indipendente di Bologna con sede in via dei Celestini, a due passi da Piazza Maggiore, che si occupa di arte di ricerca e di quella sperimentale e organizza workshop: proprio in uno di questi momenti a fine dello scorso novembre Rodolfo e Nicoletta si sono conosciuti e dopo una due giorni di brainstorming hanno fatto nascere il progetto FAQ – artistǝ rispondono a cose.

Il nuovo volantino è appena uscito e la domanda è Come sai che non è un sogno?. L’hanno chiesto a Orecchie D’Asino, duo di artiste nato per caso durante un viaggio in treno. Per scoprire la loro risposta dovete cercarlo in giro per la città.

Il primo volantino invece è chiamato Numero 0, pubblicato il 25 gennaio e rappresenta il manifesto del progetto. La domanda scelta è “Perché abbiamo bisogno di dire qualcosa?, dubbio sorto ai due ragazzi proprio durante il workshop. L’artista scelto è Emanuele Cantono, fumettista laureando all’Accademia di belle Arti che meglio rappresenta la sintesi delle conoscenze dei due ragazzi: «Il fumetto è il punto d’incontro tra grafica e parole», affermano gli studenti con un cenno di intesa.  La grafica è molto provocatoria: «È una insalata di bocche e gengive – dice Rodolfo ridendo – Oggi con l’utilizzo dei social ognuno dice la propria, creando grande caos: tutti parlano, ma alla fine non dice niente nessuno», conclude.

Il primo numero è andato a ruba: sono stati stampati circa 700 volantini, arrivando persino a essere esposti allo stand ufficiale di Exibart, seconda testata italiana d’informazione on-line dedicata all’arte contemporanea.

Se un giorno vi verrà voglia di andare in Salaborsa a leggere un libro non vi preoccupate se al suo interno troverete un volantino con Marilyn Monroe, oppure uno con tante bocche. Sappiate che non è una pubblicità di uno studio dentistico, ma un progetto editoriale!

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