Eventi

Unite si fa la differenza. Il Festival della Violenza illustrata e le altre iniziative in città contro la violenza di genere

25-11-2020

Di Redazione

Sorelle, anche a distanza.

Così sono rappresentate le donne nella locandina della quindicesima edizione del Festival della Violenza illustrata, primo e unico Festival in Italia incentrato sulla tematica della violenza di genere. Lontano dallo stereotipo delle invidie e della competizione, l’illustrazione di Sara Colaone, miglior illustratrice al Lucca Comics & Games 2017 proprio con una storia di empowerment femminile, rappresenta invece una pluralità di donne vicine, nonostante le difficoltà, e una sorellanza permanente e resistente, soprattutto di questi tempi.

I dati parlano chiaro: le donne vittime di violenza domestica sono state quelle più duramente colpite dalle restrizioni imposte alla libertà di movimento. Per 69 giorni molte donne sono state costrette a vivere rinchiuse nelle loro case assieme ai loro maltrattanti, spesso subendo un’escalation dei comportamenti violenti. La Casa delle donne e i centri antiviolenza, nonostante le difficoltà che hanno investito l’organizzazione delle loro attività, sono riuscite a essere vicine alle donne senza mai chiudere i centri e le strutture di ospitalità.

Infografica parte della mostra I muri parlano

Il tema di quest’anno del Festival della Violenza illustrata non poteva quindi che parlare di questo, nel tentativo di trasformare le case, da scena della violenza subita, a luoghi di riscoperta di sé e di relazione con nuove alleate, Vicine di case, appunto.

Quest’anno, in cui la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna compie trent’anni, si è organizzato un calendario ricco di appuntamenti prevalentemente online fino al 10 dicembre (la Giornata Mondiale dei diritti umani). Come lo scorso anno il festival adotta il #16daysOfActivism, la campagna ONU “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”.

14 eventi online fra seminari, dibattiti e presentazioni di libri e due mostre con l’obiettivo di fare un punto sull’attuale situazione a Bologna e in Italia sul fenomeno della violenza di genere. E non si fermano al 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La storia della Casa delle donne inizia nella primavera del 1985 quando a Bologna si verificano tre casi di stupro ai danni di tre ragazze minorenni. Un collettivo di donne decide di riunirsi e avviare un dibattito sulla violenza di genere. Ci si rende conto che in città non esistono strutture in grado di accogliere e sostenere concretamente le donne che subiscono violenza | Foto di Patrizia Pulga

Alcuni appuntamenti del Festival della Violenza illustrata

25 novembre

dalle 17.30

Manifestazione organizzata dal movimento Non una di meno, ritrovo in piazza dell’Unità.


26 novembre

ore 11

Seminario sul fenomeno delle molestie sessuali intorno al libro Le molestie sessuali: riconoscerle, combatterle, prevenirle (Carocci, 2019), in cui si racconterà anche l’esperienza del nuovo Codice Molestie dell’Università di Bologna.

ore 15

Incontro sul tema della violenza ai tempi del Coronavirus con un focus sulle persone anziane, grazie al coinvolgimento di Maria Leoni di Auser.


27 novembre

ore 18.15

Seminario in cui si discuterà di rappresentazione mediatica, ruolo del linguaggio, dinamiche della rete e educazione alle differenze nel dibattito, organizzato insieme a Cospe, Le parole per (non) dirlo. Strategie di contrasto al sessismo in rete con studiose, giornaliste e attiviste, fra cui la sociolinguista Vera Gheno.


28 novembre

ore 18

Presentazione della riedizione di Elogio del margine (Tamu, 2020) in cui si parlerà di femminismo e razzismo. Il libro cult di bell hooks, una delle voci più autorevoli del femminismo afroamericano, viene raccontato dalla sua traduttrice Maria Nadotti insieme a Wissal Houbabi, artista e attivista transfemminista.


Gli eventi sono tantissimi, e proseguiranno anche a dicembre.

Qui trovate il programma completo.

 

Mostre

Per tutta la durata del festival, quindi dal 25 novembre al 10 dicembre,  saranno allestite due mostre realizzate dalle donne di Fili Urbani.

Al Centro Nova verrà allestita Uncinetto e mani di donne. Per ritrarre rifiuto e condanna delle violenze subite per ‘colpa’ del genere opera dedicata a Nadia Murad, Nobel per la pace nel 2018. L’installazione, interamente realizzata all’uncinetto, rappresenta un atto di resistenza e opposizione a tutti coloro che vogliono umiliare le donne e rubare loro dignità, futuro e aspirazioni. Sarà aperta dalle ore 15 alle 18

Al Centro Lame è stata allestita la doppia opera Sogni Vestiti, una composizione che vuole omaggiare il diritto a sognare di ogni donna e 100 scarpe rosse per dire basta alla violenza contro le donne, una distesa di scarpe rosse realizzate ai ferri per denunciare il fenomeno del femminicidio. Sarà aperta a partire dalle ore 17

 

“Voci sulla violenza” su Radio Città Fujiko

Durante tutti i 16 giorni di attivismo Radio Città Fujiko trasmetterà Voci sulla violenza: ogni giorno una voce per raccontare e approfondire i temi legati alla violenza contro le donne tra cui stalking, mobbing e revenge porn.

 

La violenza sulle donne nei libri delle biblioteche

Anche la Biblioteca Italiana delle donne partecipa insieme all’Istituzione Biblioteche di Bologna al festival con un insieme di proposte di lettura e approfondimento suddivise nei vari ambiti in cui si articola la violenza sulle donne. I testi indicati sono presenti nelle varie biblioteche della città e in ebook sulla biblioteca digitale EmiLib.

 

Il murales per i 30 anni di Casa delle donne

Per celebrare i 30 anni di Casa delle donne è stata lanciata la campagna di crowdfunding Un wall per le donne per la realizzazione di un murales a tema, in collaborazione con Cheap Festival, che racconti l’attivismo del Centro e diventi patrimonio per tutta la città nonché simbolo dell’impegno collettivo contro la violenza alle donne. Il crowdfunding, partito a settembre scorso, sarà attivo fino al 6 gennaio, con l’obiettivo è realizzare l’opera l’8 marzo 2021.

Altri appuntamenti e iniziative in città

Il Comune di Bologna, ufficio Pari opportunità, in collaborazione con la Città Metropolitana hanno coinvolto le farmacie del territorio per informare la cittadinanza sull’attivazione dei servizi di protezione per le donne vittime di stalking o di violenza. Lloyds farmacie emetteranno, nella settimana attorno al 25 novembre, uno scontrino fiscale che riporterà il numero verde 1522, mentre le farmacie associate a Federfarma distribuiranno dei segnalibri recanti lo stesso numero ed esporranno una locandina con i numeri dei centri antiviolenza presenti nell’area metropolitana di Bologna.

L’Istituto Storico Parri, in collaborazione con il Comune ufficio Pari opportunità e la Compagnia Teatro dell’Argine hanno realizzato il progetto Voli di farfalle. ll 25 novembre alle 10, alle 12 e alle 15 saranno lanciate sulla pagina Facebook dell’istituto tre videografie con storie di donne che non si sono arrese alla violenza: le sorelle Mirabal, Marielle Franco e Franca Viola.

L’iniziativa di ActionAid: Call4Margherita per chiedere strumenti migliori nella lotta alla violenza. Dal 25 novembre al 2 dicembre, grazie alla collaborazione con diverse pizzerie di alcune città d’Italia, tra cui anche Bologna (l’elenco su actionaid.it), sarà possibile partecipare alla campagna ordinando una pizza Margherita, sul cartone si potrà leggere il messaggio di protesta per ricordare la donna che lo scorso agosto, per salvarsi dal compagno violento, ha chiamato la polizia e ha finto di ordinare una pizza. Una storia a lieto fine che però evidenzia la carenza in Italia di strumenti efficaci per contrastare la violenza sulle donne.

Nella giornata di mercoledì 25 novembre sarà colorata in rosso una panchina nel parco titolato a Sara Jay, una bambina vittima di una inaudita forma di violenza.

Trovate altri eventi in città e provincia su cittametropolitana.bo.it

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