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È l’ora della Merenda Podcast. “Ci facciamo raccontare come si vive di cultura e cratività”

28-01-2023

Di Mattia Lusini

Come è possibile che uno dei più grandi doppiatori italiani, Francesco Pannofino, venga un giorno a Bologna per salutare un gatto?  È successo a “La Merenda Podcast”, una serie di puntate che stanno facendo molto parlare Bologna.

Sulla loro pagina Instagram si descrivono così: «Ci facciamo raccontare come si vive di cultura e creatività» e il prossimo appuntamento da segnare in agenda è per mercoledì 1 febbraio dalle 18.30 alle 19.30 all’Officina di Dumbo (via Camillo Casarini, 19) con Vivere di Sanremo: speciale Fantasanremo con i creatori di Fantasanremo. Dopo la puntata aperitivo, afterparty e karaoke. No non all’Ariston, ma al bar del Dumbo, l’Officina Bistrot, per cantare insieme a Fantasanremo. E si, ci sarà anche un ospite a sorpresa. Pare sia un artista che ha fatto Sanremo, ma non si sono sbottonati. Per partecipare bisogna iscriversi qui.

All’interno delle puntate ospitano persone che lavorano nell’industria culturale e creativa (artisti, imprenditori, creativi) o imprenditori che lavorano per generare un impatto positivo sulla società. Si parla di attualità e della storia culturale dell’ospite. Si fa riferimento a libri, scritti, affermazioni, opere e molto altro. I temi più coinvolgenti vengono poi sintetizzati e riportati su post con un taglio critico in grado di andare ad analizzare in maniera razionale le varie sfaccettature.

«Per noi fare comunicazione vuol dire estrapolare l’informazione e riuscire a trasmetterla al maggior numero possibile di persone. – dice Edoardo d’Elia, host de La Merenda Podcast – Passerei la mia vita ad intervistare persone». Il gatto c’è ed è Pruciz. E dicono sia «il gatto più bello del mondo».

Edoardo è un professore universitario di public speaking, laureato in filosofia e ideatore del podcast nel 2022 con l’aiuto dell’amico e co-host Giacomo Venezia, laureato in economia. Grazie alle loro qualifiche si sono posti come obiettivo quello di avvicinare le persone alla cultura, utilizzando uno strumento di comunicazione ormai molto diffuso. Un prezioso aiuto è dato anche da Giorgia Zamboni, social media manager e responsabile della parte creativa.

Tutto è partito nei primi mesi del 2022. In questo periodo la situazione pandemica era tutt’altro che superata e vi era forte incertezza sulla possibilità o meno di realizzare eventi. Inizialmente le puntate venivano registrate e solo le ultime sono andate in diretta davanti ad una platea. L’idea del podcast nasce come evoluzione di un’idea nata nel 2014 all’interno del laboratorio di scrittura creativa della facoltà di filosofia, il cui partecipante più attivo era proprio Edoardo.

Inizialmente lo scopo era quello di incentivare la divulgazione scientifica: intervistare professori ed esperti. Ora, invece, i contenuti sono indirizzati su aspetti d’interesse culturale. Allora si pubblicavano dei video di circa 15 minuti che rappresentavano gli spezzoni più interessanti di un’intervista molto più lunga, mentre oggi si realizzano puntate di circa un’ora. Altra importante diversità sono gli strumenti di registrazione: si è passati da una fotocamera fissa ad un set più importante di attrezzature ad hoc, grazie anche al sostegno di numerosi sponsor. Il luogo di registrazione non è più il divano di casa di Edoardo, ma l’ “Officina” di Dumbo, spazio concesso da Bologna Attiva, processo di rigenerazione urbana, umana e sociale sviluppata da Fondazione per l’ Innovazione Urbana del Comune di Bologna.

Edoardo D’Elia

L’unico denominatore comune è il “Pruciz”, gatto di Edoardo, diventato la mascotte del progetto, presente nel logo de La Merenda Podcast e salutato da ogni intervistato durante la puntata. «Il Pruciz nel 2014 saliva sulle gambe di ogni ospite poiché quest’ultimo stava occupando uno spazio che apparteneva al gatto. – racconta ridendo – Quando abbiamo cambiato location nel 2022, non potendo spostare il Pruciz in continuazione, lo abbiamo messo nel logo». La figura del felino è emblematica: permette l’adozione di un tono familiare e informale mentre si trattano contenuti d’attualità, all’interno di un contesto che fa sentire l’ospite a proprio agio e gli ascoltatori affascinati. Temi alti con toni lievi è l’obiettivo principale del podcast.

Giacomo Venezia

L’audience ha un ruolo fondamentale: «L’idea non è quella di fare una lezione, bensì di creare una community». Negli ultimi due mesi del 2022 la platea raggiungeva le 100 persone, cresciute in maniera progressiva in relazione al livello di importanza degli ospiti. L’apice è stato raggiunto con l’intervista a Francesco Pannofino, famosissimo attore e doppiatore italiano, con addirittura 50 spettatori lasciati fuori a causa dell’esaurimento della capienza del locale.

«Francesco si è mostrato fin da subito disponibile, molto entusiasta e a suo agio». Tra gli altri ospiti di spessore troviamo Luca Ravenna, comico e autore televisivo, Ludovica Lugli, giornalista de Il Post, Immanuel Casto, cantautore e game designer e Francesca Ragazzi, head of content di Vogue Italia.

Immanuel Casto

Grazie all’aiuto di Treedom, azienda italiana che consente a chiunque di piantare alberi in varie parti del mondo e di monitorarli grazie alla geolocalizzazione, La Merenda Podcast sprona le persone a prendersi cura e a rispettare l’ambiente. A ogni ospite viene regalato un albero nella Foresta del Pruciz, piattaforma web in cui sono raggruppati tutti gli alberi piantati grazie al podcast.

Il nome “La Merenda” riflette la realtà. A ogni ospite viene offerta una merenda offerta dal Forno Brisa, allo scopo di ricreare quelle condizioni conviviali che consentono all’intervistato di sentirsi a casa.

Il paragone con il podcast più famoso d’Italia è d’obbligo: «A distanza di poco tempo sia un imprenditore sia un ragazzo di 19 anni hanno paragonato il mio podcast a Muschio Selvaggio definendolo migliore. Qui, infatti, si parla anche di contenuti» afferma Edoardo.

Il prossimo giugno si festeggeranno i 10 anni dalla nascita del gatto, per l’occasione verrà organizzato un grande evento di fine stagione in cui tutti potranno dire «Ciao Pruciz!».

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