Musica & Libri

“Lino c’è. Storia di un edicolante che amava Radio 3”, un libro ma anche un progetto che rende omaggio ad un’icona del Pratello

23-04-2025

Di Beatrice Paganelli

“A volte penso che Lino fosse un po’ come un albero. Era qui, c’era sempre, sempre fermo al suo posto, sempre presente…Dava ossigeno a tutta la via con la sua sola presenza”.

“Lino c’è. Storia di un edicolante che amava Radio 3” è un libro edito da Pendragon, ma non solo, è un vero e proprio progetto culturale che vuole rendere omaggio ad un uomo che è stato un’icona per la sua comunità, quella del Pratello, ma anche per valorizzare lo spazio Lino’s che oggi continua a tenere in vita l’edicola (ve ne avevamo parlato qui).

Lino Stefano Neri, scomparso nel dicembre del 2023, era un punto di riferimento. Qui, all’angolo con via Pietralata, era situata la sua iconica edicola, luogo di passaggio e di continuo scambio per tutti coloro che abitavano la zona. La prima ad aver avuto l’idea di scrivere un libro dedicato a Lino è Costanza Storaci, già sua cliente. Il progetto è nato dopo un incontro tra Costanza, Laura Branca, l’autrice e le due Lino’s, Viola Bertolini e Lara Carrino, che hanno salvato la storica edicola.

foto di Achille Serrao

Un libro in un formato da viaggio, quasi tascabile, con le illustrazioni di Marco Ficarra e arricchito dalla postfazione del giornalista Carlo Valentini, che vuole tenere viva la memoria di Lino e che è frutto di una commovente ricerca: continuare a nominarlo attraverso il ricordo e le testimonianze, tra cui quelle di Virginio Merola e Alessandro Bergonzoni, raccolte dallo scorso ottobre ad oggi. Attraverso gli occhi di chi lo ha conosciuto di persona, ci viene restituito il ritratto sfaccettato di un uomo straordinario.

“La sua edicola era aperta sempre, ci si poteva imbattere in quella lucina accesa a qualsiasi ora”, racconta Marco Ficarra, illustratore del libro. Lino lo si poteva spesso incontrare anche lungo le vie della città con la sua bicicletta e i giornali nel cestino, “fin dal mattino prestissimo, tutti i giorni, che ci fosse pioggia, vento o neve… recapitava i giornali a tutti quelli che glielo chiedevano”. Come lo mostra, con tenerezza, la fotografia di Achille Serrao posta in copertina al libro. La sua presenza ha contribuito a mantenere saldo il senso di comunità che il quartiere viveva, creando ponti e legami tra persone e tra generazioni attraverso il dialogo. Era un uomo colto e conosceva a menadito tutta la ricchezza che custodiva: dai libri alle riviste e ai giornali fino ai film in videocassette, come ci racconta Costanza Storaci, ideatrice e cuore pulsante del progetto: “Ero una studentessa universitaria e mio padre sosteneva che dovessi leggere il giornale tutti i giorni. Per questo mi sono imbattuta in Lino. Inizialmente ero interessata alle riviste ma Lino si rese conto presto della mia scarsa conoscenza cinematografica così iniziò a consigliarmi delle videocassette. Fu così che venni a conoscenza del neorealismo italiano”.

illustrazione di Marco Ficarra

Dopo la morte di Lino la sua edicola rischiava di essere chiusa per sempre. È stato grazie alle iniziative e al supporto del Centro sociale della Pace e di Pratello R’esiste che si è avviata una manovra di salvataggio dell’attività che tuttora vive ed è conosciuta come Lino’s. Viola Bertolini, attuale titolare, racconta: “Lino’s è un progetto collettivo. Da tempo sono titolare ma non mi sento mai pienamente di dire che ne sono la padrona. È un luogo che sussiste grazie a una collettività, a uno scambio e a un servizio”.

La comunità è un presupposto irrinunciabile, una fiamma che deve necessariamente essere tenuta accesa. È solo grazie al lavoro delle politiche comunitarie, infatti, che si può sperare di inibire sempre più le dinamiche che coinvolgono le grandi città: fragilità relazionali, solitudine e senso di estraneità sempre più profondi. Un progetto, dunque, che parte dal basso e che aspira ad essere non solo un lavoro commemorativo per continuare a pronunciare il nome di Lino. Rischierebbe di esaurirsi troppo in fretta. “Lino c’è” è anche progetto culturale che, attraverso la figura di Lino, simbolo di comunità solidale e di coesione sociale, desidera lanciare al quartiere (e non solo) un rinnovato invito di partecipazione a un’identità comune. E c’è di più, perché questo progetto, con il sostegno dell’associazione culturale Youkali, vuole intercettare attivamente il discorso sulle resistenze con particolare focus su quella esercitata dalle edicole rispetto alla desertificazione culturale e di aggregazione che stiamo vivendo, ponendole come ultimo baluardo di cultura popolare dell’informazione.

illustrazione di Marco Ficarra

Il libro sarà presentato mercoledì 23 aprile alle ore 21 presso la Casa di Quartiere della Pace. Interverranno: Serena Sorbini, presidente della Casa di quartiere; Francesca Mozzi, giornalista; Laura Branca, l’autrice; Lorenzo Cipriani, presidente di Quartiere. Letture a cura di Simona Sagone, attrice.

Per il 25 Aprile la libreria Lino’s sarà presente ai festeggiamenti con un banco in cui sarà possibile acquistare una copia del libro e sono già in programma altre presentazioni.

Ma non solo, tra gli eventi futuri ci sarà anche un’asta. Grazie al coinvolgimento di alcuni illustratori che saranno chiamati a disegnare delle copertine del libro a edizione limitata. I “libri d’autore” verranno poi battuti all’asta e il ricavato andrà a sostegno di Lino’s, l’edicola che resiste.

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