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Naso di Bruco, il coworking dedicato all’illustrazione tra workshop, mostre e gruppi di lettura

12-10-2022

Di Chiara Grauso
Foto di Naso di Bruco

Tra le vie e i vicoli di Bologna può capitare ancora di imbattersi in piccole realtà che sembrano sospese fuori dal tempo: botteghe, studi di fotografia, librerie indipendenti.

Tra queste, precisamente in via de’ Chiari, si trova Naso di Bruco: una piccola e viva realtà che propone attività, workshop, laboratori e mostre, il tutto unito da un unico filo conduttore: l’illustrazione.

L’idea nasce proprio da grafici e illustratori, che insieme decidono di lavorare a un progetto, dandogli, nel tempo, la forma concreta di uno studio vero e proprio, colorato e accogliente, che spazia dalle attività per bambini a quelle per adulti.

Se volete scoprire lo spazio, il 22 ottobre hanno organizzato una giornata Open Day, dalle 10 alle 17.

Incuriositi da questa realtà, abbiamo incontrato Valeria Valenza e Marco Leoni, le due anime creative nascoste dietro Naso di Bruco, che ci hanno raccontato qualcosa di più: «il filo conduttore resta sempre l’illustrazione e la cultura legata ai libri, con molte incursioni sull’educazione all’immagine intesa a 360 gradi. Essendo entrambi illustratori attivi, ci sembrava necessario e fondamentale parlare un linguaggio a noi caro e poterlo trasmettere a chi frequenta il nostro spazio o avrà anche solo curiosità di farlo in futuro».

La cultura della carta stampata, il piacere della lettura, quello del rilassarsi e di apprendere colorando sono tenuti in vita grazie alle attività e le proposte da Naso di bruco.

Allo stesso tempo, queste “vecchie abitudini” si legano e convivono insieme alla tecnologia e alla digitalizzazione. Marco e Valeria sono bravi a rendere possibile questo connubio, senza che uno dei due aspetti intacchi l’altro: «cerchiamo di tenere vivo il senso dell’oggetto libro e della lettura, infatti, da settembre è partito anche un appuntamento mensile di Club di lettura, BRUCABOOK. Questo perché ci sembra importante tenere un momento di condivisione fisica con i nostri amici esterni allo studio. È un momento di confronto molto importante.

La tecnologia è entrata ovviamente nel nostro modo di lavorare per tutta una serie di questioni direi abbastanza ovvie ma non sostituisce al 100% le vecchie abitudini, diciamo che iPad e carta sono due sorelle che si tengono compagnia e ogni tanto una lascia il passo all’altra. Ma sono entrambi fondamentali, bisogna solo dosarle con intelligenza».

Il progetto Naso di bruco è un’idea che ha preso forma nel tempo; dal momento della sua fondazione a oggi sono cambiate molte cose: «ad essere sinceri crediamo sia ancora in evoluzione. La pandemia ha obbligato un po’ tutti a modificare e rivedere realtà di qualsiasi settore soprattutto il nostro e in modo particolare chi come noi aveva appena avviato un progetto. Ora che il peggio sembra essere passato, prendiamo il tempo di cui abbiamo bisogno per ricominciare a cucire un progetto addosso a noi».

Tra le tante attività proposte, trovano posto anche mostre e workshop, i quali, soprattutto dopo il periodo forzato della pandemia, oggi sono quelli che riscuotono più successo tra il pubblico: «entrambi hanno subito uno stallo forzato ma adesso che siamo ripartiti abbiamo cominciato a ospitare mostre legate a BilBolBul e BOOM e sono andate molto bene. Anche i workshop per adulti, che ricominceranno in maniera più continuativa, sono stati richiesti a gran voce. Un appuntamento che ripeteremo, perché è andato molto bene, sarà il Bruco Market Christmas Edition». 

Proprio in occasione di BilBolBul21, Naso di bruco ha preso parte attivamente alla manifestazione, ospitando nei propri spazi la mostra dedicata a Il club dei sogni viventi, fumetto scritto da Federico Guerri: «è stata la ripartenza dopo una lunga pausa, in quella occasione abbiamo conosciuto i ragazzi del club, persone davvero speciali. Ecco, questo è il bello del nostro lavoro: percorrere piccoli tratti di strada con persone che altrimenti non incontreresti. È una ricchezza che ci portiamo dentro e sicuramente impreziosisce il nostro lavoro».

Naso di bruco è un luogo sereno, che unisce e crea armonia all’insegna della condivisione; Valeria e Marco hanno pensato, infatti, di rendere disponibili i propri spazi a coworkers: «abbiamo delle scrivanie a disposizione di coworker esterni. Il nostro unico “vincolo” è dare spazio a chi si occupa di illustrazione o letteratura per l’infanzia, questo perché per noi è fondamentale tenere un filo conduttore con quello che è il mood dello studio. Incanalare il flusso verso un’unica direzione è sicuramente produttivo e dà una crescita e un senso a questo progetto, seppur per brevi periodi».

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