Un muro divide, ma d’altra parte assegna un’identità ai due lati che separa. A Bologna espressioni come “Dentro Porta” e “Fuori Porta” sono parte del linguaggio quotidiano, usate sia dalla comunità locale sia da visitatrici e visitatori occasionali per darsi appuntamento, fornire indicazioni o identificare luoghi.
Lo special program di Art City quest’anno collega una Porta all’altra, tappa dopo tappa, percorrendo il sentiero di un antico confine. QUI trovate la nostra guida a Le Porte della Città.
Anche noi quindi abbiamo deciso di suddividere la nostra selezione di eventi seguendo quel confine. Oltre alla guida a 25 (+1) appuntamenti da non perdere in centro storico, che trovate QUI, abbiamo realizzato uno SPECIALE FUORI PORTA, dedicato alle iniziative che si trovano fuori dalle storiche mura bolognesi: mostre, installazioni, performance e molto altro.
SPECIALE FUORI PORTA
Indice
1. ARTEFIERA
Quartiere Fieristico di Bologna, Padiglioni 25 e 26 – Ingresso Costituzione
Vernissage su invito esclusivo: giovedì 6 febbraio
Orari al pubblico:
venerdì 7 febbraio h 12-19
sabato 8 febbraio h 11-19
domenica 9 febbraio h 11-19
La 48ª edizione di Arte Fiera, ospitata nei padiglioni 25 e 26 di BolognaFiere, con una preview esclusiva su invito il 6 febbraio, si propone di offrire una panoramica esaustiva sulla scena artistica nazionale, con un’attenzione particolare alle nuove tendenze e ai talenti emergenti. Oltre alla Main Section suddivisa tra arte storicizzata e contemporanea, ritornano quattro sezioni curate Pittura XXI, Fotografia e Immagini in Movimento, Multipli e Prospettiva, la novità del 2025, curata da Michele D’Aurizio, che pone l’attenzione sugli artisti emergenti e i loro linguaggi. Vi abbiamo raccontato tutto QUI.
2. PHMUSEUM LAB
That Moment When You Can See The Crack In The World
di Matthieu Croizier
Via Paolo Fabbri 10/2a
Fino al 13 marzo
Opening: mercoledì 5 febbraio h. 18-21
giovedì h 17-19
venerdì 7 febbraio h 17-19
sabato 8 febbraio h 18-24
domenica 9 febbraio h 16-18
Il lavoro del fotografo franco-svizzero Matthieu Croizier esplora la natura fluida dell’identità, sfidando i canoni di bellezza tradizionali: abbraccia il diverso, il nuovo e il grottesco, creando scene oniriche in cui i corpi si trasformano e le immagini ritraggono un atto di metamorfosi. La realtà diventa malleabile, le cose non sono condannate a essere come sono state definite. That Moment When You Can See The Crack In The World è una lettera d’amore all’anormale, una liberazione dei corpi dal modo in cui dovrebbero apparire.
3. DUMBO
Urban Art Meets Skateboarding
di Bonobolabo di Marco Miccoli, a cura di RAIL
via Camillo Casarini, 19
Domenica 9 febbraio dalle 11 alle 20
Tavole da skateboard trasformate in vere e proprie tele, su cui artisti, illustratori e writer hanno realizzato opere uniche o riproduzioni di alcune loro celebri creazioni. Attraverso la realtà aumentata, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare le opere prendere vita. Bonobolabo di Marco Miccoli unisce arte urbana, skateboarding e nuove tecnologie. Alle ore 12 ci sarà un talk con Marco Miccoli, fondatore di Bonobolabo.
Misc Soul
di Francesco Misceo, a cura di RAIL
via Camillo Casarini, 19
Domenica 9 febbraio dalle 11 alle 20
La mostra dell’artista modenese Francesco Misceo esplora l’intreccio tra danza e videoarte, corpo umano e intelligenza artificiale, utilizzando le tecnologie contemporanee per creare una poesia visiva senza tempo. Le installazioni audiovisive e le tecnologie all’avanguardia permetteranno ai visitatori di partecipare in prima persona, sperimentando la scoperta per nuovi processi artistici e vivendo un’esperienza unica e coinvolgente. Alle ore 15 ci sarà un talk con Francesco, che racconterà la mostra e il suo percorso
4. GIARDINI MARGHERITA
La palazzina dei sogni
di Antonello Ghezzi, a cura di Comune di Bologna, promosso da Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna, in collaborazione con Radiotelescopio di Medicina
Palazzina Liberty dei Giardini Margherita. P.le Jacchia 1/4
La Palazzina Liberty si trasforma in una macchina dei desideri, grazie al duo Antonello Ghezzi. La struttura che protegge l’edificio è rivestita da un grande collage composto da immagini astronomiche di cieli stellati e meteore. Gli scatti fotografici ci raccontano i molteplici punti di osservazione che gli umani hanno, mentre guardano all’universo. Visioni limpide e buie, aurore boreali, nebulose lontane, cieli sommersi dall’inquinamento luminoso: ogni immagine riporta una storia di come guardiamo al cosmo, ma siamo in grado di sentirci un unico pianeta sotto lo stesso firmamento? Gli artisti ci invitano a questo tentativo.
La superficie stellare affacciata a Piazzale Jacchia, racchiude inoltre un segreto: l’opera “Shooting stars“. Un fascio luminoso si accende improvvisamente e apparentemente senza motivo, notte e giorno. Si tratta di una luce, collegata ai Radiotelescopi di Medicina, che si accende in tempo reale quando cade una stella cadente. Il collegamento, generato grazie alla collaborazione degli artisti con i radioastronomi dell’INAF(Istituto nazionale di astrofisica), permette di individuare ogni meteora che si infrange nell’atmosfera sopra all’area del Mediterraneo e grazie a un software progettato dall’agenzia bolognese Likeyou, di accendere il fascio luminoso.
Inside Out Project. Reuse for Mother Nature
a cura di Re-Use With Love
P.le Jacchia
opening giovedì 6 febbraio h 11
Inside Out Project, il più grande progetto di arte partecipata al mondo, giunge a Bologna con un’installazione pensata e realizzata in occasione dell’apertura al pubblico dell’ex Centrale elettrica dei Giardini Margherita. Il progetto artistico internazionale, ideato dallo street artist e fotografo JR, verrà dunque presentato a Bologna grazie a un gruppo di donne accomunate dal desiderio di diffondere un messaggio in difesa dell’ambiente: Reuse for Mother Nature, ovvero coltivare il riuso per ridurre l’impatto sul pianeta. I ritratti di 190 bolognesi, ispirati alla pratica artistica di JR, verranno stampati su carta da manifesto e incollati sulla strada di accesso del Parco dei Giardini Margherita, che conduce all’ex Centrale. Effimero per sua natura, il progetto prevede la distruzione dell’installazione ad opera di agenti atmosferici e interventi umani. L’installazione avverrà il 4 e 5 febbraio, e tutta la collettività potrà partecipare, salvo eventi atmosferici avversi.
RE(un)dressed
di Luca Maria Castelli, a cura di Simona Pinelli
Centrale Re-use With Love (viale Gozzadini 10 – ingresso da Porta Castiglione)
giovedì 6 febbraio h 15-18
venerdì 7 febbraio h 11-18
sabato 8 febbraio h 11-00:30
domenica 9 febbraio h 15-18
In inglese Redressed significa rimediare, riparare, porre rimedio; Undressed significa svestito, spogliato, nudo. Partendo da questo “gioco di parole”, nasce RE(un)dressed, la mostra di Luca Maria Castelli – appositamente pensata e creata per Re-use with love – che presenta, quasi in modalità “antologica” una tematica molto cara all’artista: l’indagine sulla bellezza della forma umana, come unico, vero rimedio a tutto, simbolicamente rappresentato dall’archetipo del corpo femminile.
Il bambino interiore
a cura di Claudiano.jpg
Centrale Re-use With Love (viale Gozzadini 10 – ingresso da Porta Castiglione)
venerdì 7 febbraio h 21-23
sabato 8 febbraio h 11-00:30
domenica 9 febbraio h 15-18
La mostra Il Bambino Interiore esplora invece la complessità del mondo adulto attraverso attraverso un linguaggio crudo e a tratti infantile. Collage su tela e installazioni in legno ritraggono persone comuni, topi e icone pop a fare i conti con una realtà spiazzante e cinica. Con gli occhi di un bambino ingenuo e spietato, l’artista osserva la realtà che lo circonda, cercando possibili interpretazioni e trovando principalmente delusioni.
Sante
a cura di Cuoghi Corsello in collaborazione con Studio Carlotta Pesce e Re-use With Love
Laghetto e chalet
domenica 9 febbraio h 16-20
Evento effimero che si tiene nel laghetto dei Giardini Margherita e nello Chalet che il lago ospita. Interverranno artisti visivi, musicisti, curatori, performer: Bianca Zueneli, Claudio Corsello, Davide Bertocchi, Dina Loudmer, Margherita Morgantin, Mariavittoria Pagani, Michele Fontana, Monica Cuoghi, Gioele Maleandri, Giovanni Copelli, Italo Zuffi, Ottavia Zanello, Rebecca Griffith, Samuele Bartolini, Stefania Galegati, Viola Cenacchi, Zheng Ningyuan
Serra Madre
Like an aggressive river
di Eva Papamargariti a cura di Ruth Beraha e Marta Papini, promossa da Traditum est e Serra Madre, in collaborazione AICS Bologna, Otto Gallery, Galleria Giorgio Persano
via Castiglione 134
venerdì 7 febbraio h 15-22 – opening ore 17
sabato 8 febbraio h 15-24
domenica 9 febbraio h 15-22
Cinque video in cui si alternano frammenti di vita quotidiana ripresi dall’artista col proprio cellulare, corpi modellati in 3D che sembrano chimere in continua metamorfosi, paesaggi naturali e paesaggi creati artificialmente che si susseguono rendendo impossibile riconoscere gli uni e gli altri, lasciando nel pubblico l’impressione di un deja-vu, di un malfunzionamento del sistema. Eva Papamargariti ci porta in un mondo di identità fluide e sfuggenti, in cui i riferimenti all’arte classica antica si sommano al mondo degli avatar e dei videogiochi. trae ispirazione da Le onde, uno dei testi più sperimentali di Virginia Woolf.
5. WANT UNCONVENTIONAL LAB
IN GIN WE TRUST
a cura di Want unconventional lab e Alberto Gross, promosso da Istituto storico Parri Bologna, in collaborazione con Mosaico Spirits
WANT (via Aurelio Saffi 16/2e)
Dal 6 febbraio al 22 febbraio
venerdì 7 febbraio h 19:30-23:30
sabato 8 febbraio h 10:30-24 – inaugurazione alle ore 19:30
domenica 9 febbraio h 15-19:30
“IN GIN WE TRUST” è un’esperienza unica e innovativa, dove dieci artisti e dieci gin esclusivi danno vita a un percorso estetico e olfattivo senza precedenti. Ogni opera d’arte è accompagnata da un gin dedicato, in un processo creativo che intreccia forma, materia e memoria sensoriale, generando una contaminazione multisensoriale tra arte e degustazione. Gli artisti: Andrea Salvatori, Stefano W. Pasquini, Margherita Calzoni, Leonardo Santoli, Mirco Campioni, Richard Blackstar, Stefania Zini, Roberto Pagnani, Stefano Bettini, Loreno Lollo Ricci, Giovanni Monti Fantomars.
6. CUBO
UNA DOPPIA COLLETTIVA – L’identità al tempo del Metaverso
di LaTurbo Avedon, Auriea Harvey, Kamilia Kard, Mara Oscar Cassiani, a cura di Federica Patti e Claudio Musso e promossa da CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol
Porta Europa (piazza V. de Mello 3) e Torre Unipol (via Larga, 8)
Fino al 31 maggio
venerdì 7 febbraio h 9.30-23.30 – opening ore 17
sabato 8 febbraio h 14- 23.30
domenica 9 febbraio h 14-20
Come cambia il nostro sé quando la prima cosa che gli altri conoscono di noi è il contenuto del nostro profilo sui social network?
Il progetto espositivo, curato da Federica Patti e Claudio Musso, esplora l’identità come un equilibrio tra unità (UNA), complessità (DOPPIA) e relazione (COLLETTIVA), offrendo l’opportunità per riflettere sull’interazione tra sé e gli altri nell’universo digitale. La mostra si propone come un viaggio tra arte e tecnologia contemporanee per scoprire le molteplici declinazioni del sé nell’epoca del Metaverso attraverso le opere, alcune inedite, di quattro media artists di fama internazionale. LaTurbo Avedon, Auriea Harvey, Kamilia Kard e Mara Oscar Cassiani, tramite una serie poliedrica di opere e formati, affrontano temi di stringente attualità: la costruzione e rappresentazione del sé, la creazione di comunità in rete, la corporeità aumentata, l’esistenza in ambienti virtuali, le relazioni tossiche online, il rapporto tra essere umano e intelligenza artificiale.
Per l’Art City White Night è in programma il live Suono in un tempo trasfigurato del duo Bono Burattini che intreccia elettronica, wave sperimentale e atmosfere sci-fi.
7. ATELIER PIETRO TRAVAGLINI
ILLUSIONI E DISILLUSIONI – ipotesi di spazi illogici
progetto artistico di Pietro Travaglini e Antonella Cinelli, a cura di Sandro Malossini e Alessandra Silvestri, promosso da Felsina Factory con il Patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Via Antonio Zanolini 7 Bologna
Fino al 1 marzo
7 febbraio dalle 18 alle 22 – vernissage
8 febbraio ore 18-24
9 febbraio ore 16-19
A pochi passi da Porta San Vitale il designer Pietro Travaglini apre il suo atelier per accogliere un progetto realizzato in collaborazione con l’artista Antonella Cinelli. L’incontro tra i due creativi è un invito alla riflessione sulla percezione del sé e dell’altro all’interno di quello spazio intimo e simbolico che è la propria dimensione abitativa. Una porta aperta tra i due approcci al creare ipotizzata come metafora dell’infinita possibilità offerta dallo scambio e dalla condivisione di differenti punti di osservazione.
8. TECNOPOLO MANIFATTURA DATA VALLEY HUB
The models
di dmstfctn, a cura e promossa da Sineglossa, in collaborazione con CINECA, ART-ER Attrattività Ricerca Territorio, con il Patrocinio di Regione Emilia-Romagna e Fondazione Bruno Kessler
via Stalingrado 84/3- spazio Botti B4 – Sala delle Colonne
7 febbraio dalle 17 alle 20 – opening ore 18
8 febbraio ore 10-24
9 febbraio ore 10-18
un’installazione audiovisiva interattiva sul tema delle fake news, a partire dalla tesi, contenuta nel libro Q di complotto di Wu Ming 1, che le fantasie di complotto si diffondano perché l’essere umano tende ad appassionarsi di più alle storie che suscitano meraviglia, rispetto ai testi o ai report scientifici. Da qui, il duo dmstfctn tenterà di combinare meraviglia e verità, esibendo la tendenza dei Large Language Model a mostrare comportamenti a volte menzogneri e antagonisti utilizzando personaggi realizzati in 3D engine ispirati alle maschere della Commedia dell’Arte. Obiettivo dell’opera, con cui il pubblico potrà interagire tramite smartphone, è sperimentare i tratti di “personalità” delle intelligenze artificiali che solitamente non vediamo.
9. VILLA DELLE ROSE
Unique Multiples
di Carol Rama, a cura di Elena Re, prodotta con il contributo di Jacobacci & Partners nell’ambito di Fuorisede
via Saragozza 228/230
giovedì 6 febbraio h 14-20
venerdì 7 febbraio h 10-20 – opening ore 17
sabato 8 febbraio h 10-22
domenica 9 febbraio h 10-20
«Carol Rama non ha mai amato seguire le regole. La sua passione bruciante è sempre stata il motore di tutto. Il suo lavoro è frutto di un potente cortocircuito tra interiorità e mondo esterno, tra spirito inquieto e funzione taumaturgica dell’arte…» Elena Re, curatrice.
Unique Multiples intende mettere in luce l’importante corpus di multipli prodotto da Carol Rama tra il 1993 e il 2005 con Franco Masoero Edizioni d’Arte – Torino e proveniente dalla Collezione Franco Masoero e Alexandra Wetzel. In questa esperienza intensissima, durata molti anni, esplorando il multiplo l’artista ha ripercorso tutti i grandi temi che compongono il suo mondo, e la mostra intende attraversare questi stessi territori. La vita e le passioni di Carol Rama entrano dunque in scena. Da una sala all’altra, personaggi, seduzioni, feticci, idilli, si alternano e ricostruiscono una storia