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Art City, alla scoperta della città. La nostra guida agli eventi da non perdere

05-05-2022

Di Carla Sannino

Il bagliore evanescente di una nuova stella illuminerà Bologna dal 7 al 15 maggio.

Tranquilli, non dovrete star svegli la notte per il passaggio di una rara cometa e no, non è nemmeno un nuovo asteroide che rischia di colpire la Terra.

È la stella di Art City, un insieme di iniziative culturali, eventi e mostre promossa dal Comune di Bologna in collaborazione con Bologna Fiere, che quest’anno torna a far brillare non solo i luoghi di Bologna ma dell’intera città metropolitana con nuove forme d’arte. Da Piazza Maggiore alla Pinacoteca Nazionale, dall’Orto Botanico a Palazzo d’Accursio, l’arte contemporanea occuperà ogni angolo, valorizzando anche i luoghi spesso non destinati all’arte, come l’Oratorio San Filippo Neri, Palazzo De Toschi, Palazzo Vizzani, Palazzo Bentivoglio e molti altri.

Coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei, sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi, il programma prevede un programma articolato in uno Special Project e nove Main Project. Oltre a questi, come ogni anno, sono previsti tantissimi altri appuntamenti in luoghi insoliti che per l’occasione ospitano opere d’arte.

Alcuni tra questi artisti, protagonisti del Main Program, incontreranno il pubblico in una serie di cinque talk organizzati dal’11 al 15 maggio nell’Aula Magna dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna (qui info e orari).

Per non perdersi tra i tanti eventi, qui trovate la nostra selezione con gli appuntamenti più curiosi.

 

PIAZZA MAGGIORE

Special Project di Tino Sehgal

13 e 15 maggio h 10-19
14 maggio h 10-22

Lo Special Project, che come gli altri anni porterà il pubblico a immergersi in vere e proprie opere d’arte viventi, questo anno vedrà come protagonista Tino Sehgal e le sue sculture viventi. È uno degli artisti più radicali emersi negli ultimi anni e le sue opere sono autentiche sculture viventi dove i materiali espressivi utilizzati sono la voce umana, il linguaggio, il movimento e l’interazione tra individui. L’intervento, ideato appositamente per Piazza Maggiore, prevede 45 ballerini e interpreti, i cui corpi, gesti e voci opereranno insieme. Occasione unica in cui il pubblico sarà così non solo spettatore ma anche protagonista di questa coreografia umana, ricca di riferimenti alla storia e al passato.

Il pubblico inoltre il 15 maggio alle 17 avrà la possibilità di dialogare con l’artista all’Unipol Auditorium Enea Mazzoli (qui i dettagli).


SPAZIO LABO’ PHOTOGRAPHY

Strada Maggiore 29
Who is changed and who is dead
 di Ahndraya Parlato
mostra a cura di Laura De Marco

12 maggio h 17-20
13 maggio h 10-19 talk con l’artista h 18
14 maggio h 11-24 visita guidata con l’artista h 17
15 maggio h 11-19

In occasione di Art City, Spazio Labo’ presenta la prima mostra personale in Italia dell’artista Ahndraya Parlato. La mostra nasce dalla sua seconda monografia, il libro Who is Changed and Who is Dead pubblicato a luglio 2021. Per la mostra, l’artista parte da due eventi fondamentali e fondanti della sua vita privata, il suicidio della madre e la nascita delle sue figlie, costruendo un progetto che esplora le contraddittorie e complesse sfaccettature della maternità, del rapporto madre-figlia e di uno dei temi fondamentali della vita: la fine della vita stessa.

La mostra personale è un’occasione per incontrare l’artista che in occasione di Art City dialogherà con il pubblico grazie ad una serie di eventi gratuiti, tra i quali un talk e una visita guidata, e interagirà con una classe di studenti e studentesse all’interno di un workshop di due giorni con numero limitato di posti disponibili.


GREEN WHALE SPACE e SPAZIO B5

via D.Manin 9c e vicolo Cattani 5/b
NYMPHÈ di Laura Bessega e Laura Frasca
mostra e installazione a cura di Laura Frasca, Laura Bessega e Lorena Zuniga

opening 12 maggio h 18.30
12, 13 e 15 maggio h 10-19
14 maggio h 10-22

Oggi viviamo in una società che non accetta di invecchiare, ma questa tendenza culturale si basa sulle paure, sulla paura di perdere la bellezza, di perdere una relazione o la vita stessa. L’umanità si è allontanata dalla natura, dai suoi ritmi e dai cicli naturali. Per riappropriarsi di questi cicli, le fotografe Laura Bessega e Laura Frasca hanno scelto di ritrarre le donne in mezzo alla natura, vicino a un fiume, a una cascata, in mezzo agli alberi. Sia le pose dei soggetti che gli abiti sottolineano a chi guarda le foto l’armonia tra corpi, natura e colori. Il loro intento è infatti quello di rappresentare una bellezza che esalti la sacralità femminile, il loro atto “rivoluzionario” è rendere giustizia a un’età che non si vuole fermare alla giovinezza.


Arte Fiera – PADIGLIONE 15, STAND F4

Arte Fiera ingresso Nord, viale Della Fiera 20
Persona di Muna Mussie
a cura di Silvia Fanti/Xing

13, 14, 15 maggio h 11-20

Persona, il lavoro di Muna Mussie inclusa nelle performing activities di Oplà 2022, in occasione di Arte Fiera, è un incontro ad personam della durata di 20 minuti, mediato dalla pratica del cucito, in cui la lingua è uno spazio politico-affettivo. Dopo diversi lavori con la macchina da cucire digitale basati sulla trascrizione in forma di ricamo di parole e segni da indossare, offrendo il suo intervento l’artista sfida il visitatore della fiera a farsi ricamare su uno dei capi che indossa il proprio peggior difetto. Poter esporre anche il peggio di sé può essere un modo per esorcizzare certi timori, alleggerire tensioni e giocare con le convenzioni in occasioni sociali incentrate sul valore.


MAMBO – MUSEO D’ARTE MODERNA DI BOLOGNA

via Don Minzoni 14
No, Neon, No cry
progetto espositivo a cura di Gino Gianuizzi

7 e 8 maggio h 10-19
10 e 11 maggio h 14-19
12, 13 e 15 maggio h 10-20
14 maggio h 10-24

Nata nel 1981 senza un progetto, senza strategia, senza budget e senza obiettivi predeterminati, neon è stata un laboratorio permanente, una comunità per artisti, critici e curatori e un luogo di formazione per tutte le persone che vi hanno collaborato. La mostra No, Neon, No Cry, tenta una narrazione della complessa, sfaccettata e disordinata storia della galleria neon.

Lo spazio della Project Room del MAMbo verrà abitato da opere in proliferazione, un accumulo visivo e una comunità che continua a dialogare, discutere, mettere in dubbio e rafforzarsi nella contaminazione.


SPAZIO VIOLA

via Guerrazzi 17
Polaroiders believed in instant photography as an agent of change
mostra a cura di Alan Marcheselli e Alessia Amati

opening 12 maggio h 18.30
13-14-15 maggio h 10.30-22.30

In mostra alcuni tra i maggiori esponenti del mondo istantaneo italiano: Alan Marcheselli, Alessia Amati, Felicita Russo, Paolo Ferruzzi, Rocco Carnevale, Serena Biagini, Solimano Pezzella e Ong Ngoc Phuong, con 8 portfolio e 64 polaroid, per testimoniare la fotografia istantanea e il suo potere evocativo e immortale.

Otto visioni uniche e differenti che raccontano a una sola voce l’amore per un mondo fotografico onirico e concreto allo stesso tempo. Scatti che raccontano storie e creano mondi continuamente in cambiamento.


PALAZZO BENTIVOGLIO

via del Borgo di San Pietro 1
Post-Ruin Bentivoglio di Andreas Angelidakis
Installazione a cura di Antonio Grulli

7,8 maggio h 11-18
12,13,15 maggio h 11-18
14 maggio h 11-22

Il progetto dell’artista Andreas Angelidakis ruota attorno all’installazione Post-Ruin Bentivoglio che attraversa le tre sale dei sotterranei cinquecenteschi dell’edificio. L’opera fa parte di una serie in cui il concetto di rovina viene sovvertito, rendendo l’opera utilizzabile a piacimento dal pubblico. Questa si compone infatti di elementi modulari attraverso i quali è possibile modificare gli spazi, assemblandoli per ricreare un’ipotetica rovina antica o dividendoli e sparpagliandoli per ottenere sedute e punti di appoggio. L’installazione diventa in questo modo una scultura utilizzabile per vivere lo spazio e osservare le altre opere.


ADIACENZE

vicolo Spirito Santo 1/b
Dumpster Love Yourself di Federica Di Pietrantonio e Andrea Frosolini
a cura di Alessandra Ioalè e Adiacenze

12-13-15 maggio h 11-21
14 maggio h 11-24

Riprendendo la nozione di “scarto” del critico Nicolas Bourriaud, i due giovani artisti romani Federica Di Pietrantonio e Andrea Frosolini rielaborano elementi da quelle sottoculture a cui si accede soprattutto online, da quelle realtà considerate “scarti” dalla cultura dominante. Di Pietrantonio esplora le città del videogioco The Sims in una riflessione su ciò che possa essere ritenuto essenziale in un universo virtuale, Frosolini si concentra sulla costruzione e ri-definizione dell’identità. In questo modo viene sottolineato l’aspetto del digitale vissuto da generazioni diverse, ma emerge anche la visione della realtà virtuale non più come luogo in cui rifugiarsi, ma come estensione della realtà concreta che si trasforma in una nuova comfort zone.


FIU – FONDAZIONE INNOVAZIONE URBANA

Piazza Maggiore 6
Emergency Break di Kipras Dubauskas
Installazione a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi

12,13 maggio h 11-20
14 maggio h 11-24
opening h 18

Emergency Break è un’installazione cinematografica in 16mm. L’artista lituano Kipras Dubauskas propone la sua trilogia dedicata al “soccorso”, sviluppata a partire dalla fine del 2019 e di cui l’ultimo capitolo verrà realizzato proprio a Bologna nel corso del 2022. L’opera vuole essere una pausa, un break da tutto ciò che sta succedendo intorno a noi per interrogarsi su norme e controllo, fiducia e alterità come aspetti centrali di un processo di “guarigione”.


L’APPARTAMENTO

via Miramonte 4-6
Living Santo Stefano – Il salotto buono della città
a cura di Art Motel e Maison Ventidue

7 e 8 maggio h 17-19

Dal 7 maggio Lucia Cataleta e Dario Molinaro portano negli spazi de L’Appartamento un progetto dedicato al quartiere Santo Stefano, che indaga luoghi, storie, icone e personaggi della zona attraverso la ricerca di sei artisti emergenti. Samuele Bartolini, Margherita Borghesi, Cecilia Grelli, Gabriele Perugini, Ilaria Piccirillo e Luisa Fernanda Villanova realizzeranno dei lavori per riscoprire il quartiere Santo Stefano nelle sue mille sfaccettature, alla ricerca di elementi, scorci e siti storici meno noti. Inoltre verranno coinvolti Silvia Argiolas, Domenico Grenci, Leo Ragno, Martina Roberts, Giuliano Sale e Giulio Zanet, sei artisti affermati che scriveranno per ciascun artista un testo emozionale sui lavori finali da esporre in mostra.


BIBLIOTECA SALABORSA – AUDITORIUM BIAGI

Piazza del Nettuno 3 (ingresso dal Cortile del Pozzo)
NEAR+FUTURES+QUASI+WORLDS
mostra a cura di Manuel Cirauqui e Silvana Fiorese

7, 10, 11, 12, 13, 14 maggio h 10-20
8, 15 maggio h 11-20
9 maggio h 14.30-20

La mostra NEAR+FUTURES+QUASI+WORLDS è una collettiva itinerante che dopo l’esposizione di Berlino, Kilowatt porta in Italia, a Bologna. In mostra le opere di 13 artisti di fama internazionale: Refik Anadol, Ralf Baecker, Felicie D’estienne D’orves, Evelina Domnitch e Dmitry Gelfand, Forensic Architecture, So Kanno, Jiulia Koerner, Egor Kraft, Kasiamolga, Scanner, Iris Van Herpen, Etsuko Yakushimaru. Il comune denominatore è il lo stretto rapporto tra arte, scienza e tecnologia, e la convinzione che questi elementi, collaborando, possano aprire preziose prospettive sul futuro. Il progetto è in stretta connessione con il Green New Deal e i principi del New European Bauhaus, con cui l’Unione Europea vuole affrontare il cambiamento climatico e la crisi ambientale, abbracciando i valori di interdisciplinarità, della bellezza e della coesione sociale.


OPIFICIO DELLE ACQUE

via Monaldo Calari 15
Batedo di Stefano Laddomada
progetto a cura di Federica Fiumelli

12 maggio h 18-21
13 maggio h 14-18
14 e 15 maggio h 10-18
dal 17 al 28 maggio la mostra sarà visitabile negli orari di apertura dell’Opificio

Bologna, storicamente legata al proprio sistema idrico, vanta costruzioni fondamentali e innovative e con il progetto Batedo, il fotografo Stefano Laddomada ci introduce a una parte di patrimonio fondamentale per la città, per la tradizione, per la storia, per le origini delle acque che scorrono e sono linfa vitale per i territori circostanti. Nella ricerca di Laddomada infatti il paesaggio urbanistico/naturale, da puro elemento documentaristico diventa un’astrazione, grazie anche alle diverse prospettive scelte, sotterranee e aeree, che mostrano un qualcosa di già esistente, che necessita però di essere riscoperto, riguardato e riosservato.


CAPPELLA DI SANTA MARIA DEI CARCERATI 

Palazzo Re Enzo, Voltone del Podestà, Piazza del Nettuno 1
Grey Matter di Matteo Pizzolante
screening a cura di Metoche

24h/24h non stop dal 15 maggio h 18 al 3 giugno

Grey Matter è il titolo di una serie formata, ad oggi, da quattro video realizzati da Matteo Pizzolante a partire da altrettanti fatti di cronaca accaduti a Brindisi, a Dresda, a New York, a Napoli, accomunati tutti dall’avvenimento di un’esplosione. Ciascun video porta come titolo il nome della città in cui il fatto è avvenuto e, lo schermo Mock Jungle, in occasione di ArtCity, trasmetterà l’inedito New York.

Nei vari video l’artista prova ad afferrare ciò che solitamente non si vede, sfruttando l’immagine scientifica, il digitale e la simulazione per mostrare le deformazioni di un dettaglio presente in tutte queste circostanze: la maniglia. La serie infatti vuole portare l’osservatore a visualizzare il boato e intende perseguire la memoria di fatti tristi e vili attraverso lo studio di forme e deformazioni che si verificano durante un’esplosione.


MERCATO SONATO

via Tartini 3
Gateway di Michele Liparesi
installazione a cura di Yulia Tikhomirova

12, 13, 14, 15 maggio h 10-24

Ciò che colpisce osservando l’installazione Gateway, di Michele Liparesi, è la percezione di un senso di anacronismo. L’artista sviluppa infatti nell’opera il tema dell’archeologia del futuro, confondendo lo spettatore e immergendolo in un vero e proprio senso di disorientamento temporale. I manufatti di uso quotidiano diventano degli organismi che portano in sé tracce di una vita che sembra aliena. I reperti usati sono degli archetipi che sembrano raccontare fedelmente il nostro presente immediato, ma solo in apparenza. Passato e futuro infatti entrano qui in uno stato di confusione facendoci vivere una disorientante esperienza di passato-nel-futuro o di un futuro-anteriore.​

L’artista, dal 12 al 15 maggio, esporrà anche al Museo Spazio Pubblico, in via Eugenio Curiel 13/d, la personale Oltre il monumento (ulteriori info qui).


DAS – DISPOSITIVO ARTI SPERIMENTALI

via del Porto 11/2
LM ZF | TALES
installazioni video a cura di ZimmerFrei e Lele Marcojanni

13, 14, 15 maggio h 16-20

Due collettivi di artisti presentano in occasione di ArtCity i loro più recenti progetti di videoinstallazione. Lele Marcojanni prosegue la ricerca de I Racconti di nessuno / Nobody’s Tales, installazioni interattive che mixano la funzione narrativa dell’opera letteraria con quella filmica, creando libri multimediali da sfogliare in cui è possibile invertire i ruoli di autore e spettatore, facendo incidere il lettore sul racconto. ZimmerFrei propone invece due episodi: LUMI | duo e LUMI | trio, due conversazioni tra ragazzi e ragazze di diverse origini che ruotano attorno ai temi delle multi identità e intrecci tra somiglianze e differenze.

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