Esistono affinità che si riconoscono al volo, connessioni che nascono perché due sguardi, pur arrivando da percorsi diversi, riconoscono lo stesso bisogno di raccontare il presente: con ironia, con rabbia, con disincanto, con quella verità che hanno solo gli artisti quando mettono in fila la vita. È dentro questa energia che si muove il nostro format: un artist on artist che mette al centro le relazioni creative.
Dopo avere aperto questo ciclo con una coppia che abita l’underground bolognese, torniamo allo stesso intento: dare la parola a chi sta tenendo vivo il racconto della scena, a chi non si limita a pubblicare un disco ma prova a costruire un immaginario condiviso. Perché crediamo davvero che la cultura nasca così, dal basso e in orizzontale, quando chi crea si parla tra pari e non dall’alto di un palco.
In questo secondo capitolo a sedersi al tavolo è Matteo Fallica, stand-up comedian che nel 2023 è stato fra i comici scelti per aprire gli spettacoli del tour “Salutava Sempre” di Alessandro Cattelan, mentre tra il 2024 e il 2025 gira l’italia con il suo secondo show di stand-up comedy, RANDOM. Una voce curiosa, allenata a fare domande che spostano il centro. Dall’altra parte del tavolo invece c’è CIMINI, che in questi mesi ha rimesso in moto il suo mondo e torna con il suo nuovo disco: “Mondo Tragico Quasi Magico” (Garrincha 373 / Ada Music Italy).

Matteo Fallica e Federico Cimini
Una scrittura che parte dal personale e finisce sempre per toccare un noi, che racconta amori brevi e paure lunghe, balli fino all’alba e un desiderio ostinato di rinascita. Un mosaico emotivo di contrasti: malinconia e speranza, ribellione e disillusione, leggerezza e disperazione.
È proprio da qui che parte la conversazione: da come si tiene insieme il tragico e il magico dentro la stessa canzone, da come si fa a parlare di guerra, clima, ansie collettive restando pop, da come si trasforma un vissuto privato in una festa condivisa.
Fallica e Cimini si incontrano al Cafè de Musici su questo crinale: uno spinge con le domande, l’altro apre le porte del disco e del MAGICO TOUR che lo porterà nei Club di tutta Italia – il 13 novembre al Locomotiv di Bologna (Qui per acquistare il biglietto) – per far diventare quelle canzoni un’esperienza collettiva, da cantare e ballare insieme.

Matteo Fallica e Federico Cimini
Chi, meglio di Matteo Fallica, poteva dialogare con CIMINI su questi temi? L’ironia intelligente e disincantata di Matteo Fallica, messa a confronto con la malinconia lucida e poetica di Cimini. Due modi diversi di guardare lo stesso mondo, due sensibilità diverse che si incontrano sullo stesso terreno — la complessità di vivere.

Matteo Fallica- Credits GiorgiaZamboni
Il tuo ultimo disco si chiama “Mondo Tragico quasi Magico”. Cosa significa per te questo dualismo magico e tragico?
Il tragico è una condizione di partenza che non ti fa vedere il bicchiere effettivamente mezzo pieno, mentre il magico è un modo alternativo di vedere le cose – almeno nel caso del nostro mondo di oggi – e che ti fa dire “ma sai che potrebbe essere anche mezzo pieno?”.
Se potessi descrivere il disco come se fosse un piatto tipico della cucina bolognese, cosa sarebbe?
Il friggione, che è una salsa fatta da cipolla, pomodoro e altre sostanze che ignoro e che evito di chiedere. Proprio come, in fondo, suggerisce Ernesto De Martino nel suo “Mondo Magico”: ci sono “verità” a cui devi credere e basta.
Qual è il pezzo che ti rappresenta di più e perché?
Io sono gli altri, perchè parla del sentirsi incompresi, quando incompresi forse lo siamo tutti.

CIMINI
Io sono un comico e spesso nel tuo modo di scrivere c’è ironia. Ti piace la comicità? Ci sono spunti comici nel tuo disco?
Io credo di essere comico nella mia quotidianità, quando mi relaziono con gli altri, forse anche sul palco. La comicità per me è una maschera che mi si addice sicuramente, mentre dentro di me nutro e nascondo malinconia. Per questo nei miei dischi non metto spunti comici, ma ironici o sarcastici.
Tempo fa Simona Ventura chiese a Lady Gaga “ci sarà un tour?”. Mi sento obbligato a rivolgerti la stessa domanda: ci sarà un tour?
Risponderò proprio come fece Lady Gaga: “naturalmente e sono molto eccitata di essere nella capitale della moda mondiale, a Milano” e, aggiungo, nella capitale della musica, Bologna.
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