L’Estragon Club di Bologna, uno tra i punti di riferimento per la musica live in Italia, presenta una nuova avventura artistica per la stagione autunnale/invernale della città: ASTRALE. Si tratta di un festival che va oltre il semplice concerto, un’esperienza multisensoriale pensata per coinvolgere il pubblico attraverso suoni, immagini e installazioni. Ideato e curato da Pasquale Pezzillo (fondatore dei JoyCut) alla direzione artistica, ASTRALE si propone come un momento di condivisione culturale che animerà le prossime serate infrasettimanali bolognesi.
L’evento, che si terrà all’interno dello storico club, sarà suddiviso in due aree: una riservata agli spettacoli dal vivo con posti a sedere, e una zona più dinamica dedicata al movimento, pensata per il pre e post show, dove installazioni artistiche, mostre fotografiche, proiezioni e taproom si intrecceranno con l’accurata selezione musicale di BLU, alias Matilde Benvenuti, dj e producer italiana. Un concept innovativo che unisce linguaggi diversi, in un’atmosfera coinvolgente e allo stesso tempo sostenibile: “ASTRALE è un evento trasformativo a zero rifiuti”, sottolinea Pezzillo, “progettato per celebrare lingue e suoni, creatività, immaginazione, meraviglia, sperimentazione, pluralità delle arti e libertà di espressione. Con lo scopo di combattere pregiudizi e discriminazioni, promuovere la pace, l’unità e la sostenibilità ambientale.”
In che modo le installazioni, le mostre e le proiezioni interagiranno con le performance musicali per creare un’esperienza davvero integrata per il pubblico?
“L’immaginario “Astrale” ha determinato ogni istanza di scelta, dall’individuazione del suono alle sinestesie artistiche, le cui consonanze scultoree, nella fattispecie, elevano, nuovamente, la materia analogica a presenza fossile; in contrasto con l’evaporazione di una epoca liquida, fortemente violata dalla digitalizzazione inanimata.
L’interazione fra multi-percettività e sensibilità emotiva del fruitore, con il contenitore industriale ed il suo contenuto espressivo, offerto dagli artisti, il cui approccio delicato, tenue, cordiale, rappresenta una costellazione in equilibrio cosmico: il “senso” del format.” Ci ha raccontato Pezzillo.
Un programma ricco di artisti nazionali e internazionali
Il calendario di ASTRALE, che è in continuo aggiornamento, si è ufficialmente aperto il 9 ottobre con due nomi di spicco della scena musicale elettronica internazionale: Steve Hauschildt e Niklas Paschburg. Hauschildt, noto per la sua ricerca sonora che fonde musica sperimentale e video arte, proporrà un live incentrato sull’ultimo album Nonlin. L’artista americano esplora le possibilità dei sintetizzatori modulari, offrendo un sound stratificato, ricco di arpeggi e texture sonore. Al suo fianco, il compositore e pianista tedesco Niklas Paschburg, che presenterà i brani di Panta Rhei, il suo ultimo album, un omaggio ai paesaggi del nord Europa e alle atmosfere rarefatte delle sue composizioni, che si muovono tra la musica classica e l’elettronica ambient.
Quali criteri hanno spinto la scelta artistica del festival e come pensate che il pubblico risponderà a questo mix di generi e sonorità?
“I medesimi criteri: aprirsi alla meraviglia della scoperta, riportando il Club ed il suo pubblico al centro del tessuto della comunità cittadina.
Non solo un “luogo” dove si tengono concerti ma, soprattutto, un avamposto di esplorazione ove determinarsi e ritrovarsi, anche di mercoledì, in fiducia con una programmazione estesa, che offra uno squarcio di malinconia e disincanto.
Ultimi romantici, innamorati della musica, in un tempo osteggiato da una crisi umana spaesante.”
Il 20 novembre, sarà la volta del cantautore britannico Douglas Dare e del polistrumentista francese Stegonaute. Douglas Dare, una delle voci più raffinate dell’electro-pop contemporaneo, presenterà il suo nuovo lavoro Omni, un disco che segna una svolta nel suo percorso artistico, grazie all’uso di sintetizzatori e drum machine che rendono i suoi brani profondi e carichi di emotività. Stegonaute, conosciuto per il suo uso di tecnologie obsolete come registratori a nastro e cassette, offrirà un set che mescola atmosfere pacifiche e sonorità oscure, portando sul palco un approccio quasi artigianale alla musica elettronica.
La line-up continua il 4 dicembre con gli italiani Julie’s Haircut e i greci Sugar For The Pill. I Julie’s Haircut, band iconica del panorama indie italiano, proporranno il loro inconfondibile sound fatto di psichedelia e sperimentazione, miscelando elementi di rock, elettronica e minimalismo. Attivi dagli anni ’90, sono diventati una colonna portante della scena musicale alternativa. Con loro, i Sugar For The Pill, giovane band shoegaze di Atene che ha conquistato la critica internazionale con il loro album di debutto Wanderlust, un viaggio sonoro tra riverberi, distorsioni e atmosfere eteree.
L’ultimo evento ad oggi annunciato sarà l’attesissimo live di The Lemon Twigs l’11 dicembre, in quella che sarà la loro unica data italiana. Il duo newyorkese formato dai fratelli D’Addario porterà in scena il nuovo album A Dream Is All We Know, una raccolta di brani che mescola sapientemente chitarre elettriche, armonie solari e arrangiamenti complessi, dimostrando la crescita artistica dei due musicisti. I loro live sono noti per la carica e l’energia che trasmettono al pubblico, rendendo ogni concerto un’esperienza indimenticabile.
BLU in residenza artistica e la sostenibilità
Tra gli aspetti che rendono ASTRALE unico ci sarà anche la presenza di BLU, alias Matilde Benvenuti, in residenza, che curerà l’atmosfera musicale pre e post concerto ad ogni appuntamento. Con i suoi dj set che spaziano dall’ambient alla deep minimal, contaminati da influenze afro e tribali, BLU sarà la colonna sonora perfetta per accompagnare il pubblico nei momenti di relax e riflessione, creando un filo conduttore tra le diverse esibizioni live.
Altra caratteristica degna di nota è l’impegno del festival per l’ambiente. La manifestazione, infatti, è stata progettata per essere a zero rifiuti, puntando su materiali riciclati e riducendo al minimo l’impatto ecologico. Questo si riflette non solo nella gestione logistica, ma anche nella scelta dei materiali per le installazioni e l’allestimento delle due aree del festival. L’obiettivo, come sottolinea Pasquale Pezzillo, è quello di sensibilizzare il pubblico su temi importanti come la sostenibilità ambientale e l’inclusività, attraverso l’arte e la musica.
Come si conciliano le esigenze tecniche di uno show così complesso con l’impegno a zero rifiuti del festival?
“Estragon da tempo adotta, all’interno della venue, misure virtuose per ridurre, solo per fare un esempio, l’impatto provocato dalla plastica e dal suo scellerato monouso.
Alla stessa stregua l’esperienza decennale del BOtanique, con la sua filosofia green, offre un modello consolidato che non è stato affatto difficile replicare, adottare ed applicare per Astrale.”
Con un cartellone di appuntamenti che si estenderà nei prossimi mesi, ASTRALE promette di essere molto più di un semplice festival musicale: sarà un viaggio attraverso diverse forme d’arte, un’esperienza immersiva e trasformativa per il pubblico, che potrà scoprire nuovi suoni, idee e stimoli, in un contesto innovativo e basso impatto ambientale. In attesa delle prossime date ascolta la playlist ufficiale del festival!
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