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Bologna Musica d’Autore. Vince Neno. Mogol: “in un artista cerco la capacità di emozionarmi”. Il racconto della serata

28-10-2019

Di Claudia Palermo
Foto di Laura Bessega e Beatrice Belletti

È il giovanissimo Neno il vincitore della terza edizione di Bma – Bologna musica d’autore, il contest per giovani cantautori organizzato dagli studi di registrazione Fonoprint. Si è guadagnato anche il premio per la miglior performance live con il fortunato brano Inadeguato che gli ha regalato, quindi, dieci giornate di registrazione negli studi Fonoprint con il contributo di fonografici italiani, e la possibilità di registrare un live sempre in Fonoprint e di pubblicarlo.

Ad aggiudicarsi la Borsa di studio al Cet, Centro Europeo di Toscolano, la scuola di musica fondata da Mogol, per il miglior testo, Nebbiolo con la poesia del brano Più ci penso.

I due artisti hanno presentato i loro brani davanti a una giuria presieduta da Mogol durante la finalissima di questa terza edizione cominciata con un potente gioco di luci. Siamo nella magica atmosfera del Teatro Duse, ad aprire la serata il cantautore Luca Carboni che, nonostante la febbre, ci ha ipnotizzato tutti con il suo inconfondibile timbro raccontando i suoi inizi.

“Ho cominciato a frequentare Fonoprint come autore degli Stadio, Lucio Dalla registrò la mia voce e mi dissero che potevo cantare quello che scrivevo. Anche Lucio aveva sognato di scoprire nuovi talenti. Parlando di Fonoprint, Bologna, giovani artisti, voglio fare un omaggio proprio a lui con un brano tratto dal primo album che lo ha consacrato cantautore, ‘Quale Allegria’”.

Ha omaggiato anche Fonoprint, Carboni, con la canzone Chicchi Di Grano, registrata proprio negli studi Fonoprint. “Vorrei fare un grande in bocca al lupo agli otto finalisti con l’augurio di poter cambiare sempre rimandando sempre se stessi”.

Luca Carboni sul palco di Bma 2019 | Foto di Beatrice Belletti

A condurre la serata Matteo Bordone che ha illustrato in breve quelle che sono state le tappe precedenti, perché quella di quest’anno è stato un vero e proprio percorso che ha permesso agli otto finalisti di esibirsi in vari posti della musica a Bologna, fino a portarli al Duse per la tappa decisiva davanti a Mogol che ha dichiarato: Capisco se c’è talento in un cantautore se mi da emozioni, credo sia la cosa più importante, e ci si riesce con il sapere e lo studio, la musica è un mestiere che si impara piano piano”.

In giuria insieme al maestro, Alessandro Ceccarelli (Bpm Concerti), Matteo Romagnoli (Garrincha Dischi), Parix Hilton (artista e produttore) e Sergio Cerruti (Presidente Afi).

Oltre ai due artisti vincitori sono saliti sul palco: il rappar Sid con Identikit; il duo Vergine con la psichedelica Contemporaneamente; Cardo con il brano dalle sfumature rock Dammi da bere; Il numero diciotto con 7 Ottobre, la fine di un amore; Miglio, tra contaminazioni di rock e cantautorato, con Il Bar sui binari Nibirv che ha portato il suo new pop con il brano Nuvole nere.

Secondo ospite della serata Ainé, emozionato per la presenza di Mogol, saluta il maestro e ringrazia i ragazzi della band che ha accompagnato tutte le esibizioni della serata.

Dopo l’ultimo in gara, i Viito, che, arrivati a Bologna sei mesi fa, raccontano, hanno subito scritto Bolo Centrale. Con l’ultimo brano, Bella come Roma, hanno fatto alzare in piedi tutta la platea.

In chiusura è intervenuto anche il presidente di Fonoprint, Leo Cavalli: “È un nostro grande orgoglio essere arrivati alla terza edizione. Rispetto alle altre edizioni siamo stati più sintetici, sicuramente avrete apprezzato. Siamo onorati dalla presenza di Mogol, che da un anno è presidente della Siae, realtà di grande importanza per i diritti d’autore”.

“Si sta minando la cultura – aggiunge lo stesso Mogol – se a questi ragazzi non si dà la possibilità di sostentarsi, la cultura potrebbe finire e questo è un dramma grave. Bisogna pagare il diritto d’autore. Il nostro governo non si è ancora espresso su questo”.

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