Dal 12 ottobre al 3 novembre, le città di Bologna e il comune di Budrio saranno protagoniste della settima edizione di CLOSER – Dentro il reportage, il festival di fotografia sociale e documentaria. L’evento, organizzato dalle APS TerzoTropico e Tempo e Diaframma, con la Pro Loco di Budrio, offre una rinnovata edizione biennale con un programma ricco di esposizioni, workshop, e incontri, tutto incentrato sul potere narrativo della fotografia.
Il festival si distingue per la sua attenzione ai fotografi emergenti, consolidando la sua vocazione di piattaforma per narrazioni visive potenti e necessarie, che ispirano, educano e offrono una prospettiva critica sulla società contemporanea. Le inaugurazioni si terranno venerdì 11 ottobre alle 18:00 presso la QR Photogallery di Bologna e domenica 13 ottobre alle 11:00 nella Sala Ottagonale delle Torri dell’Acqua di Budrio.
Le esposizioni si articoleranno su due location principali: QR Photogallery, via Sant’Isaia 90 – Bologna e presso Sala Rosa (via Marconi 3B), Chiesa di Sant’Agata (via Marconi 35), Torri dell’Acqua (via Benni 1), e Palazzo Gandolfi Chiusoli (via Bissolati 108) – Budrio.
Il cuore del festival è rappresentato dalle mostre fotografiche, che vedranno la partecipazione di sei artisti di fama internazionale, i cui lavori esploreranno temi che spaziano dai conflitti globali all’Intelligenza Artificiale. Scopriamo i protagonisti dell’edizione 2024 e i loro lavori:
Federico Borella – RelationChip: uno sguardo critico sul rapporto tra umanità e AI. Il progetto esplora come le nuove tecnologie stiano modificando le relazioni umane, sostituendo o influenzando l’intimità e le emozioni. Analizza l’impatto della tecnologia su diversi aspetti della vita quotidiana, dalle interazioni sociali all’assistenza sanitaria.
Fulvio Bugani – Guaijro: una narrazione visiva sulle comunità indigene. Bugani documenta la vita dei “guajiro”, i contadini-cowboy cubani, offrendo un ritratto autentico di una comunità che vive in armonia con la natura. Il progetto celebra la resilienza e la semplicità di queste persone radicate nella terra.
Fatoumata Diabaté – Le Studio Photo de la rue: un omaggio alle strade di Bamako. Diabaté reinventa il ritratto africano, mescolando elementi vintage e moderni per creare immagini senza tempo. Lo studio di strada offre al pubblico un’esperienza fotografica interattiva e poetica, celebrando la tradizione fotografica africana.
Ellisif Rannveig Wessel – Vita e lavoro nei paesi di confine: esplorazioni di vite ai margini. Wessel documenta la vita multiculturale e povera nei territori di confine tra Norvegia, Finlandia e Russia a cavallo tra XIX e XX secolo. Le sue fotografie offrono uno spaccato storico della regione di Finnmark, oggi considerate un tesoro nazionale.
Stefano Stranges – Ben non va alla guerra: una storia di pace in un contesto di guerra. Il reportage racconta la storia dei giovani refusenik israeliani, che rifiutano di partecipare alla leva obbligatoria. Stranges esplora le conseguenze sociali e personali di questa scelta pacifista, mostrando il loro impegno per una realtà diversa.
Paolo Patruno – Birth is a Dream: un progetto che racconta le sfide della maternità nei paesi in via di sviluppo. Patruno documenta la crisi della mortalità materna nell’Africa subsahariana, mostrando le difficoltà affrontate dalle donne durante la gravidanza e il parto. Il progetto sensibilizza su questa emergenza sanitaria legata alla mancanza di strutture adeguate.
Inoltre, la QR Photogallery ospiterà le opere dei fotografi selezionati nella call internazionale Closer 2024, tra cui Franco Buoncristiani, Luca Catalano Gonzaga, Cristina Garzone, Lara Lasala, e Claudio Rizzini.
L’edizione di quest’anno propone anche due workshop: il 20 ottobre “Documentary Street Photography” con Fulvio Bugani. Il 27 ottobre “Il Reportage in Bianco e Nero” con Federico Borella.
I partecipanti avranno l’opportunità di imparare tecniche fotografiche avanzate e nuove modalità di narrazione visiva.
A Budrio, il 27 ottobre si terrà una mostra mercato di materiale fotografico usato e da collezione, insieme a esposizioni di volumi di fotografia. Questo appuntamento, pensato per appassionati e professionisti, sarà un’occasione per scambiare attrezzature, condividere esperienze e celebrare l’arte della fotografia in tutte le sue forme.
CLOSER si propone come un punto di riferimento nazionale per la fotografia sociale e documentaria. Gabriele Fiolo, Art Director del festival, sottolinea l’importanza del fotogiornalismo come strumento di riflessione e memoria: “Il fotogiornalismo non solo documenta il presente, ma stimola riflessioni profonde sul mondo in cui viviamo”.
Non perdere l’appuntamento con CLOSER e scopri come la fotografia di reportage possa diventare un potente strumento per comprendere il mondo e le sue complesse realtà.
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