Design & Moda

Come una vecchia giacca da uomo diventa un capo in stile urban. L’upcycling di St.ile per la redazione di About.

17-09-2024

Di Sara Santori
Foto di Laura Bessega

È inutile negarlo, li abbiamo tutti, stanno lì nell’armadio da anni. Non li indossiamo e non li elimin… No! Non fatelo! Non buttateli! Abbiamo la soluzione per voi: si chiama Menabòh, è un marketplace online di upcycling, grazie al quale è possibile recuperare e modificare capi d’abbigliamento affidandosi a designer diversi per stile, approccio e tecniche utilizzate. L’abbiamo provato e ora guardiamo quegli abiti dimenticati nell’armadio come un piccolo tesoro in attesa di essere scoperto.

Le designer che ci hanno seguito in questa avventura sono Ilenia Petti e Stefania Masetti, in arte St.ile, con base a Bologna. L’obiettivo era quello di creare un capo in stile urban, street, come il nostro magazine. Abbiamo scovato alcuni capi inutilizzati: una giacca di jeans, un vestito nero, una polo blu, una vecchia giacca da uomo in lana. Inaspettatamente la scelta è ricaduta sull’ultima: “più la sfida è difficile più ci attrae!”. Spalline anni ’80, decisamente démodé e decisamente lontana dallo stile che volevamo ottenere. Eppure. “Vedrete che creeremo un bellissimo capo in stile About!”, ci hanno rassicurato Ilenia e Stefania, già entusiaste all’idea di metterci mano.

Il marketplace Menabòh nasce da un’idea dell’imprenditrice toscana Gaia Rialti, che ha creato un punto di incontro tra il lavoro creativo dei designer e chi desidera dare nuova vita ai propri capi, trasformandoli in pezzi unici e sartoriali; con un approccio responsabile e rendendo i consumatori parte attiva del cambiamento. Non si tratta di riciclo (o downcycling), ma di upcycling, il processo grazie al quale si trasformano gli oggetti per creare un prodotto di qualità maggiore. “Si portano i capi al massimo della potenza, livello Super Saiyan per intenderci”, dice Ilenia ridendo.

Come funziona Menabòh? Per prima cosa si sceglie il designer. Di ciascuno si trova una breve descrizione personale, un portfolio di capi realizzati, l’elenco dei servizi proposti e la relativa fascia di prezzo: pittura, ricamo, cambio taglia, cambio silhouette, materiali speciali, upcycling libero. “Il nostro punto forte è che siamo in due e quindi copriamo tutte le lavorazioni”, mi spiega Ilenia quando ridendo dico loro che sono presenti in tutte le sezioni.

Si compila poi un questionario, fornendo foto e indicazioni relative al capo che si desidera modificare e alla propria figura. A questo punto il designer, in un paio di giorni, invia una proposta grafica di rielaborazione del capo e il preventivo. Una volta accettata la proposta, il cliente paga e porta il capo nel punto di ritiro più vicino, con etichetta creata da Menabòh per la spedizione. Nel giro di qualche giorno i designer preparano il capo e lo spediscono rinnovato al cliente.

Nel nostro caso, per seguire il processo in modo ravvicinato e poterlo raccontare, ci siamo incontrate dal vivo nel laboratorio dove Ilenia e Stefania lavorano e che hanno allestito con tutte le loro cose.

Una volta scelto di lavorare sul blazer, hanno condiviso con noi le moodboard e le proposte grafiche di rielaborazione del capo. L’idea è stata quella di creare una corrispondenza tra la giacca e il nostro magazine, trasformandolo in un modello contemporaneo, dallo stile urban, con richiami alle testate giornalistiche. Hanno tolto le spalline e ridotto il giro delle spalle, pur mantenendo il taglio “over”, poi hanno applicato tessuto denim di recupero con scritte in stile pittorico handmade che riportano concetti legati all’arte e alla sostenibilità.

Sul retro è stato fatto un intervento pittorico e di ricamo con colore in forte contrasto: una grande scritta About in colore magenta, con le lettere BO ricamate. Il colore magenta è stato ripreso sul fronte del blazer con piccoli dettagli (cuciture, bottoni, filo di lana sulle spalle) e con l’asterisco del nostro logo dipinto sulla tasca.

L’intervento è stato curato nei dettagli, elaborato e implementato strada facendo. Una volta terminato, il blazer è stato consegnato con confezione ed etichetta Menabòh: è diventato un nuovo capo in tutto e per tutto.

Ilenia e Stefania sono state preziose nel processo, mettendo a nostra disposizione le loro competenze e soprattutto il loro entusiasmo contagioso. Lavorano insieme da poco, ma il loro affiatamento è palpabile. Quando si raccontano durante l’intervista ciascuna evidenzia le qualità dell’altra: “Ilenia ha un grandissimo estro creativo, quando ci inviano le foto dei capi, lei visualizza già come si possono trasformare, lo vede e lo disegna, e alla fine viene quello che lei ha disegnato”, dice Stefania. “Per le modifiche sartoriali devo confrontarmi con Stefi, lei sicuramente sa come fare”, mi dice Ilenia quando ci confrontiamo sul blazer. “Insieme ci connettiamo molto velocemente, le idee si allineano in modo naturale, ciascuna anticipa e segue quello che laltra sta pensando!” mi dicono entrambe.

Si sono conosciute ad un corso alla Fondazione Fashion Research Italy (F.FRI) a Bologna per esperti moda e sartoria. Lavorando insieme a un progetto hanno capito che potevano fare qualcosa insieme. È iniziata così la loro collaborazione.

Ilenia, caschetto stiloso e determinato, origini pugliesi, dopo la laurea in Design e discipline della moda a Urbino, lavora nella moda e nell’ufficio stile, poi vince un concorso per un’esperienza lavorativa a Londra, dove casualmente conosce e poi collabora con Orsola De Castro, “regina dell’upcycling”. L’amore per il recupero dei materiali rimarrà, anche al suo ritorno in Italia.

Stefania, occhi luminosi e sorriso contagioso, bolognese doc, ha una preparazione in Design della Moda, poi per tanti anni cambia ambito e lavora come grafica. Con il corso alla Fondazione FRI ritrova il suo primo amore, di quando da bambina cuciva vestitini per le bambole, insieme ai nonni, entrambi sarti. “In mezzo ha fatto anche un sacco di corsi di sartoria!” aggiunge Ilenia, “e girato tanti mercatini a cercare vecchi tessuti, aggiunge Stefania.

La loro collaborazione con Menabòh inizia così: “ci hanno dato da modificare un pezzo difficilissimo!” mi dicono ridendo, “ma è stata una bellissima soddisfazione, lo abbiamo trasformato in un abito da sera”.

Chiedo loro se c’è qualche capo in particolare sul quale vorrebbero lavorare, “abbiamo fatto prove su tutto! Ma sicuramente sai cosa vorremmo modificare? Un abito da sposa!

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