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Dietro le quinte della residenza artistica tra Godblesscomputers e North of Loreto (aka Bassi Maestro)

18-10-2021

Di Redazione

«Se giochi da solo non hai mai uno stimolo che non sia solo quello che fai tu direttamente e i tuoi soliti riferimenti»Bassi Maestro

Sabato 16 ottobre ha visto accendersi le luci sul palco del Binario Centrale di DumBO per una notte di musica elettronica in una residenza artistica esclusiva con due artisti di eccellenza in un carismatico incontro tra generi, influenze e generazioni.

Godblesscomputers, aka Lorenzo Nada, dj e producer bolognese ha incontrato per la prima volta sul palco Bassi Maestro, dj e produttore considerato uno dei massimi esponenti della scena hip-hop e rap underground italiana, nelle vesti del suo moniker elettronico North of Loreto.

Godblesscomputers e North of Loreto (Bassi Maestro) | Foto Beatrice Belletti

Lo scambio creativo e artistico è stato realizzato grazie a un progetto dell’Associazione Shape (ROBOT Festival), vincitore del Bando Nuove Produzioni Musicali del Comune di Bologna, per cui gli artisti hanno avuto la possibilità di far dialogare i propri linguaggi attraverso una residenza di tre giorni negli spazi post-industriali di DumBO (Bologna), culminata nel set back to back del 16 ottobre.

Siamo andate a trovarli all’alba dello show, vi abbiamo dato un’anteprima sul nostro canale Instagram e abbiamo fatto una chiacchierata.

Foto Sabrina Ferro

Dietro questa residenza si cela l’idea di uno scambio generazionale, siamo curiose: quale è stato reciprocamente il primo approccio alla musica dell’altro?

Godblesscomputers: «Quando mi sono avvicinato all’Hip Hop i suoi dischi li ho ascoltati subito. Quello è stato il mio primo approccio alla sua musica, poi chiaramente ne ho sempre seguito l’evoluzione».

North of Loreto: «Per me è stato il contrario. Quando mi chiesero: “Ma tu conosci Godblesscomputers, che arriva dal nostro mondo? ” In realtà ai tempi avevo fatto due più due, perchè mi ricordavo per conoscenze comuni. L’ho scoperto come una di quelle belle realtà che partono dall’hip hop, in tempi non sospetti tra l’altro, e si mettono a fare un’elettronica che per noi che arriviamo dal mondo hip hop può essere molto di riferimento, perchè i gusti e le basi sono comuni e secondo me funziona, anche come interscambio».

Foto Sabrina Ferro

Quale particolare di questa collaborazione vi ha arricchito di più, anche artisticamente?

Godblesscomputers: «In generale è sempre interessante confrontarmi con persone che fanno quello che faccio io ma che lo fanno chiaramente con riferimenti e vissuti differenti, ma anche vedere come altri interpretano la produzione e come i tuoi suoni possano essere reinterpretati con un’altra sensibilità».

North of Loreto: «L’arricchimento è sempre nel confronto e nel fatto che ti rimetti sempre in gioco. E se giochi da solo non hai mai uno stimolo che non sia quello che fai tu direttamente e i tuoi soliti riferimenti. Nel momento in cui ti rimetti in gioco con persone con cui, come in questo caso, non hai mai collaborato in precedenza, c’è sempre un’attenzione anche al lavoro dell’altro e alla scoperta di tanti aspetti che non conoscevi della produzione o anche solo dell’organizzazione mentale, che possono assolutamente essere di stimolo e di riferimento».

Foto Sabrina Ferro

Un aspetto personale, oltre che professionale, che avete scoperto l’uno dell’altro?

North of Loreto: «Beh io sapevo che tu eri un precisino e l’hai confermato ulteriormente in queste sessioni».

[ridono]

Godblesscomputers: «Anche tu sei preciso, forse è per quello che mi piace lavorare insieme. Avendo entrambi i nostri rispettivi percorsi, date e lavori di produzione, abbiamo lavorando anche a distanza e l’organizzazione è tutto. Siamo riusciti a incastrarci molto bene e a ottimizzare secondo me».

North of Loreto: «Anche secondo me. Siamo molto precisi e scrupolosi, la differenza è che poi musicalmente abbiamo due cose che sono compatibili ma non necessariamente simili, e questo porta ad una diversità artistica che in un confronto di questo tipo ci vuole. Se fossimo esattamente la stessa cosa sarebbe anche meno interessante per chi ci viene a vedere, per chi ascolta i nostri lavori, abbiamo fatto dei remix di brani reciproci come inediti. Il discorso è che lui è molto più soulful, io sono un po’ più freddo in generale nell’approccio, nelle produzioni, ecco questa cosa lavorando sul materiale reciproco è venuta fuori».

 

Ci sarà un’evoluzione di questa residenza che potete anticiparci?

North of Loreto: «Speriamo di sì, se la risposta sarà buona come ci auguriamo. Ci abbiamo messo tanto impegno, e si è creato un buon rapporto».

Foto Sabrina Ferro

Entrambi gli artisti hanno un ultimo album uscito nel 2020, ma per questa particolare occasione hanno proposto al pubblico del DumBo una selezione di inediti e remix di tracce create ad hoc, in un vero e proprio sound clash mischiando boom bap, rare grooves, house, soul &l nu jazz, elettro funk.

Il progetto di Shape nasce dalla volontà di connettere e mettere a confronto due artisti di generazioni differenti che si stimano a vicenda e che hanno una passione comune per la musica black. L’obiettivo è realizzare qualcosa di totalmente nuovo che dia valore allo scambio e alla commistione dei linguaggi e possa, in questo modo, generare interesse in entrambe le comunità di riferimento dei singoli artisti.

L’evento, targato ROBOT, si avvale della collaborazione di Totally Imported srl, che si occupa di management, produzione, editoria e promozione musicale in tutte le sue sfaccettature.

Foto Sabrina Ferro

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