“ciao io sono Sara. Ziggy non c’è, non le piace apparire”
“Chi?”
“Ziggy Citaristi, la mia complice. Ci tiene all’anonimato”
“Ma che razza di nom….?”
“hai ragione, è da un po’ che si fa chiamare così, resta sempre lei: Severina.
“ehm..”
“ma potresti conoscerla anche in un altro modo: ti dice niente Quella Sporca Cozzina?”
“…”
“sorvoliamo sui misteri. sono qui per vuotare il sacco..”
“me la stavo già vedendo brutta..dai, tema libero: siete IN NOME DEL POP ITALIANO. perchè?”
“un pomeriggio. l’ennesimo di sfogo riguardo le nostre depressioni professionali”
“davvero?? se volete esprimere malessere, vi viene male..”
“ci mancherebbe! avevamo bisogno di altro, di oltre. svago, riscoperta. Poi sì, anche sana nostalgia..”
“dammi un soggetto, o un complemento oggetto”
“il nazional-popolare. cultura, costumi, curiosità di quello che ci circondava da piccole”
“rischiava di essere una semplice, seppur simpatica, venerazione a qualcosa di già edito..”
“infatti attualizziamo il pop, creiamo meme, colleghiamo vecchie icone alla realtà di oggi. politica e sociale”
“come si sfiorano i 30 mila fan, solo su facebook?”
“stando sul pezzo e senza tirare fuori un euro per sponsorizzare i post”
“avete 3 anni abbondanti”
“contavamo di stancare in 6 mesi. invece l’originalità tira sempre, e la cronaca pure”
“esempio?”
”Lino Banfi che interpreta il commissario Auricchio, chiamato frocione dall’ignaro menestrello”
“Fracchia La Belva Umana: sontuosa, quella scena..”
“ma già inflazionata. le dedichiamo un post, certo. la personalizziamo con uno sfondo arcobaleno, e nel giorno del riconoscimento dei matrimoni gay negli Stati Uniti, lo agghindiamo con un bel BENVENUTI”
“risate, citazioni, ricordi. ok. ma pure posizioni..”
“non facciamo campagna elettorale, ma siamo per i diritti e non perdiamo mai di vista il presente. e lo perculiamo, perculiamo tanto..”
“qualche sgarro?”
“con Facebook? una volta. ci hanno rimosso la foto di Marina Ripa di Meana nuda. il più pelo per tutti non fa per i loro standard, evidentemente..”
“Sara perchè, ora, tendiamo a confondere il pop con il commerciale?”
“lo è sempre stato, ma solo nel contemporaneo si mischia con il trash. prima era eleganza, era competenza”
“individuiamo un limite, un confine”
“Drive In. La differenza tra la Cuccarini e le ragazze Fast Food”
“però quello era volutamente un programma di rottura..”
“Vero, ma nei ’90 copiarlo è diventato la norma. Si è abbassato ogni livello”
“dai, passiamo al vostro utente tipo”
“commenta e condivide. e ci sgrida se ha già visto un nostro contenuto altrove.. e dire che siamo proprio noi ad aver visto nascere intere pagine sulla falsariga della nostra! copiare non ci diverte, quindi non ci interessa proprio”
“siete una comunità rilevante, avete quasi delle responsabilità..”
“è proprio così. per ringraziare i più assidui abbiamo anche prodotto e regalato t-shirt celebrative, caricature rigorosamente in edizione limitata”
“chi celebrano?”
“da Calà alla Leosini, da Jimmy il Fenomeno a Magalli. Gegia, pure!”
“a proposito..può essere che abbia visto delle maschere di carta in giro, o in foto..”
“certo, ci passo i venerdì pomeriggio a ritagliarle, io! anzi, se conosci una copisteria… Le diamo alle feste che organizziamo al Cassero”
“dimmi di più”
“vengo a vivere a Bologna e un amico di mio cugino mi dice che il nostro progetto può diventare un marchio, una serata..”
“tutti, ma tutti proprio, hanno un amico di un cugino che sta a Bologna!..”
“quello, sicuro! ma non tutti sono Mario Vox! così, ogni mese al Cassero c’è musica di artisti italiani, visual di vecchi film, e un banchetto con i volti della Carrà, di Pierino, Pupo.. L’ obolo per l’offerta và alla ricerca per combattere la SLA”
“onore a voi. altri progetti?”
“il 25 Aprile al Cavaticcio c’è stata la Maratona Mentana”
“cioè? un maxischermo per qualche elezione? non ne ric..”
“macchè.. 300 metri di corsa! E tutti con, sul volto, la maschera del buon Enrico”
“Lui non lo sa, immagino..”
“Eccome, invece! Guarda, ho ancora lo screenshot della sua benedizione!”
“Bologna è pop?”
“per chi la vede da fuori, soprattutto. ma il cinema in piazza, gratis, è la cosa più pop di tutto e tutti”
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