Design & Moda

“Dacci la tua visione del futuro”. L’invito di Kosmos per le sue magliette in edizione limitata

15-06-2021

Di Sara Santori
Foto di Kosmos

KOSMOS è un brand giovanissimo, nato qualche mese fa da un’idea di Daniele Di Somma, giovanissimo anche lui.

«Il periodo Covid ha portato con sé tanta informazione, tanta distanza, tanti problemi.

KOSMOS è nato durante questo periodo e vuole essere la luce in fondo al tunnel, il pensiero positivo, la visione di un futuro radioso», mi racconta Daniele durante la nostra intervista telefonica.

KOSMOS è un brand di magliette e felpe in edizione limitata.

Lo scopo è quello di dare la visione di un futuro migliore tramite l’arte e la cultura.

Oggi esce il secondo drop di magliette ed è dedicato a Bologna. Il termine drop, dall’espressione inglese “far cadere”, indica proprio la messa in vendita di prodotti in edizione limitata e in piccole quantità.

«Abbiamo ideato una maglietta legata a Bologna, ha collaborato con noi Luca Suppini, un illustratore bravissimo che ha utilizzato la silhouette del Nettuno in contrasto con il nostro logo, con una texture di stelle nello spazio cosmico.

Sull’etichetta la stazione di Bologna».

Perchè proprio magliette e felpe?

«Non era mia intenzione creare un brand canonico, non sono uno stilista. Volevamo creare qualcosa che si possa essere fieri di portare “a petto in fuori”.

Oltre al capo di abbigliamento è importante il senso di identità che si genera in una realtà che ci vuole distanziati. Ci piacerebbe molto anche sviluppare riflessioni su tematiche sociali, su piccola e larga scala, quali uguaglianza di genere, diritti e lotta al razzismo sostenendo realtà, enti o associazioni attive in questi ambiti tramite la vendita di magliette create ad hoc per manifestazioni, eventi o ricorrenze».

 

Daniele parla al plurale perché mi spiega che, anche se non ha un team strutturato, è circondato da diversi collaboratori che supportano il progetto.

 

La scelta di produrre in edizione limitata da dove nasce?

«Sono un collezionista e sono affascinato dal pezzo unico, dalle serie con un inizio e una fine.

Ad esempio, ispirandomi a Borders, il tema della nuova edizione di Robot Festival con cui mi piacerebbe collaborare, immagino una tiratura limitata di magliette, prodotte solo in quell’occasione. Chi le acquista si sentirebbe fiero di quello che indossa, sarebbe un “lusso” accessibile solo a chi ha partecipato a quell’evento.

Ciascuna edizione limitata ha poi la sua etichetta creata ad hoc, e utilizzata solo in quell’occasione.

Aggiungo che la cosa per me importante è anche che la maglietta non sia merchandising fine a se stesso, ma che sia una maglietta brandizzata, che rappresenti dei valori».

Ora però ci racconti che cosa collezioni?

Colleziono carte Pokemon da quando ero bambino, ricordo di quando andavo a comprarle in edicola con mio nonno; fumetti manga, una collezione ereditata da mio padre; Funko Pop, statuette dedicate a personaggi legati al mondo musicale; poster di Shepard “Obey” Fairey; il set 2021 Everyone is awesome della Lego per il Pride Month e altro ancora.

Rispetto a quanto dicevo prima, i lavori di Shepard Fairey sono un esempio: sono sempre a sostengo di una causa, penso ad esempio a quanto successo con la vendita all’asta per il supporto alle vittime del Bataclan».

Il nome “Kosmos” nasce da un gruppo WhatsApp, «con alcuni amici avevamo ritrovato uno spazio tutto nostro, per parlare di diversi temi davanti a un bicchiere di vino. E ci siamo chiesti “perché non creare eventi dove le persone possano confrontarsi?”. Trattavamo temi universali e così ho chiamato la chat Kosmos, che poi è diventato il nome del brand».

Il logo del brand sono due “K” che si incontrano verticalmente dando vita a un occhio, su base bianca o nera.

L’occhio guarda e viene guardato, «vorremmo avere uno sguardo sul mondo, “supervisionare” quello che non va e dare soluzioni. Rimanda a un geroglifico, qualcuno l’ha criticato, non a tutti piace, ma poi una volta capito il significato le persone cambiano idea».

Il logo è camaleontico, da stravolgere a seconda delle collaborazioni con artisti, illustratori, fotografi.

L’invito è: «Dacci la tua visione del futuro, mettendoci dentro il logo».

Daniele Di Somma

Il primo drop di magliette prodotte è stata la serie Spectrum, che racconta il periodo che stiamo vivendo. All’interno del logo sono racchiuse immagini che rappresentano l’ambivalenza tra buio e luce, tra burrasca e calma, come lo skyline di New York che si staglia scuro su un cielo al tramonto. La prospettiva è sempre positiva, le cose negative volgono al meglio.

Quali sono stati i riscontri su questa prima serie?

«Abbiamo stampato 28 magliette. È stato un successo, le abbiamo vendute quasi tutte. Abbiamo attivato anche alcune collaborazioni distribuendo magliette per sondare il terreno e fare qualche spoiler, ad esempio con alcuni deejay e con Maciste dischi». 

Abbiamo visto in anteprima la grafica del prossimo drop di magliette e possiamo anticipare che anche quella sarà legata a Bologna. Ma non possiamo svelare di più.

Il progetto futuro è di non limitarsi a felpe e magliette ma creare eventi e serate, legate a festival e progetti.

«Ci potremo considerare arrivati quando il Coachella ci chiederà di fare le magliette del festival».

 

Le magliette si possono acquistare con contatto diretto sulla loro pagina Instagram @kosmos.bo e Facebook KOSMOS oppure sul sito dove a breve sarà attivato lo shop online.

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