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Music Is The Best. Abbiamo fatto un salto al Mercato Sonato per la seconda tappa del contest per artisti emergenti

15-02-2022

Di Matilde Pasqualin
Foto di Beatrice Belletti

Domenica 13 febbraio, al Mercato Sonato di Bologna, si è tenuta la seconda tappa di Music Is The Best, un contest per artisti emergenti provenienti dalla provincia bolognese organizzato da Panico Concerti. I 27 artisti selezionati, dopo la prima fase della competizione conclusasi a gennaio, hanno ora l’occasione di esibirsi in 7 venue della regione, dove vengono valutati da una giuria di addetti ai lavori. Dopo le varie tappe, verranno selezionati 9 progetti che passeranno alla fase successiva.

La serata al Mercato Sonato ha visto esibirsi 4 progetti: Sunbernardo, una band che unisce lo stile cantautorale italiano alla musica elettronica ed elettroacustica, Hey!Hymalaya, una band dai suoni eterei, elettronici e sperimentali, Kyotolp, progetto solista dalle sonorità avvolgenti e cupe allo stesso tempo, e Kiwi666, progetto che spazia dal pop psichedelico anni 60 al cantautorato anni 90 con un tocco di lo-fi. Li abbiamo incontrati prima del live per fare loro qualche domanda.

Iniziamo, però, dalla piccola intervista alla componente rosa della giuria: Eleonora Conti (comunicazione e management presso Garrincha Dischi), Camilla Stolfi (communication manager dell’Orchestra Senzaspine) e Cecilia Esposito (ufficio stampa di Music Is The Best).

Per scoprire tutti progetti selezionati e le date in Emilia-Romagna clicca qui.

Hey!Hymalaya

Hey!Hymalaya

Cosa cerchi in un artista emergente?

Cecilia Esposito: «io, più che pensare a cosa cerco, mi concentro su cosa posso trovare in un emergente: deve avere quella scintilla che mi fa dire “c’è del talento”, ma deve esserci anche personalità e umanità, nonché potenza comunicativa. Ovviamente, l’empatia che un artista riesce a trasmettere al pubblico sul palco è un elemento chiave». 

Eleonora Conti: «a parte l’aspetto dell’empatia e della sensibilità, io rimango stupita se un progetto che non conosco ha la capacità di esplorare nuovi mondi artistici e, a livello di suoni, trovo qualcosa di nuovo, delle fusioni di genere o delle contaminazioni». 

Camilla Stolfi: «concordo con le mie colleghe. La contaminazione di generi mi ha sempre affascinato».

Eleonora Conti: «negli ultimi anni abbiamo ascoltato molti artisti-fotocopia e, a volte, mi sono resa conto di annoiarmi mentre ascolto un pezzo. Trovare qualcuno che abbia il coraggio di osare è difficile, quindi apprezzo anche chi prova a fare qualcosa di diverso, non ascoltando quello che fanno gli altri. Apprezzo inoltre chi ha influenze estere». 

Kyotolp

Kyotolp

Quindi, l’elemento di unicità può anche essere scollegato dal trend di mercato? 

Tutte: «sì».

Cecilia Esposito: «ovviamente, noi lavoriamo con delle realtà che vendono musica, però l’unicità è sempre fondamentale, anche perché a volte si trova un progetto che è coerente con le tendenze attuali o che è molto vendibile o accattivante, ma se è la fotocopia di altri mille non è considerabile puro o autentico, che è quello a cui aspiriamo».

Camilla Stolfi: «per me è anche importante vedere quanto un artista è continuativo nel tempo, perché può succedere ci siano degli exploit che poi però non durano, soprattutto in questo momento storico, dove, a causa della tecnologia, è tutto un flash».

 

Quali sono i vostri criteri di giudizio di stasera?

Eleonora Conti: «è un mix tra la scrittura, la performance, la presenza scenica, il potenziale e ovviamente se progetto accattivante dal punto di vista del mercato. Inoltre, ho un focus sulla crescita dell’artista o del progetto, trovare un’evoluzione personale è un elemento importantissimo».

Kiwi666

Kiwi666

E adesso conosciamo i concorrenti:

Quali sono le vostre influenze musicali?

Hey!Himalaya: «ovviamente è differente per ogni componente della band, però, in generale: Verdena, iosonouncane, Radiohead, anche Sufjan Stevens, la scuola cantautorale italiana (in particolare Battiato e De André)».

Kiwi666: «principalmente vengo dal mondo del cantautorato anni ’90. Prima, suonavo in una band grunge con la quale “pestavo” un po’ di più, ora sono nella mia dimensione da cameretta. Tra i miei idoli Beck, Verdena, il Teatro degli Orrori».

Sunbernardo: «le nostre influenze spaziano da Bon Iver a Ben Howard; di italiani invece iosonouncane, Andrea Laszlo de Simone e Morricone».

Kyotolp: «in questo periodo sono molto vicina alla musica cinematica e a livello italiano sicuramente ho una forte attrazione verso iosonouncane, poi ascolto tanta musica sperimentale che unisce l’elettronica ad altri generi. Mi ispiro anche a Paolo Angeli, che ha cercato di studiare tutte le varie influenze e sfaccettature della chitarra sarda e con questa ha creato uno strumento unico. A livello internazionale, sicuramente i Radiohead, i Moderat, Gazelle Twin e The Soft Moon».

Sunbernardo

Sunbernardo

Cosa sperate vi dia questa esperienza?

Hey!Himalaya: «innanzitutto un palco, che di questi tempi è tantissimo. Poi, conoscere gente e immettersi in questo mercato. Diciamo anche vincere (ridono)».

Kiwi666: «sicuramente mi ha dato l’occasione di conoscere tanti altri musicisti, di suonare in un bel locale e di mettermi alla prova, poi l’obiettivo è far conoscere la mia musica a più persone possibili e suonare su palchi importanti».

Sunbernardo: «vogliamo fare una bella esperienza di live nel nostro territorio dopo un lungo periodo di assenza dai palchi e divertirci!».

Kyotolp: «sicuramente conoscere realtà interessanti. Già dalle selezioni, mi ero accorta ci fossero molti progetti validi e quindi magari mi piacerebbe trovare collaborazioni e po’ più di visibilità».

 

Cosa significa essere degli artisti emergenti di questi tempi?

Hey!Himalaya: «fare molta fatica, cercare di trovare i canali giusti e collocarsi in uno spazio adatto al progetto».

Kiwi666: «allora, è difficile dal punto di vista dell’incertezza sull’apertura/chiusura dei locali; ma, dall’altra, la pandemia ha dato la possibilità agli artisti di avere molto tempo per riflettere su se stessi. Nel mio caso è stata una fortuna perché il mio progetto è nato proprio durante la prima quarantena, in cui mi sono trovato da solo con una chitarra e una scheda audio per registrare».

Sunbernardo: «responsabilità e cruccio. Non è per niente semplice essere emergenti in questo momento storico, poi in generale il mercato è un po’ saturo, quindi proviamo a portare qualcosa di diverso. Inoltre, adesso si deve essere artisti, production manager, social media manager, simpatici, carini, automuniti (ridono). Scrivere e cantare non basta più: che da un lato è una bella cosa, ma dall’altra è estenuante«.

Kyotolp: «è difficile, questo è un ambiente complicato. Con i social ci sono dei vantaggi: hai la possibilità di esporti in maniera indipendente, ma allo stesso tempo c’è tantissima concorrenza e questo non permette di emergere, ed è inutile girarci attorno, ci vogliono anche i soldi. Il COVID sicuramente non ha aiutato, ma speriamo la situazione si sblocchi soprattutto per quanto riguarda i live, che sono la dimensione musicale a cui tengo maggiormente».

Rimanete connessi sui canali ufficiali di Music Is The Best per scoprire chi passerà le selezioni.

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