E’ nato un nuovo festival online solidale. Musica Che Cura Streaming Festival è il progetto ideato da Django Concerti che prenderà vita il 10 e 11 aprile 2020 sul web a partire dalle ore 18:30.
Django Concerti propone con #MusicaCheCura un evento di due giorni di musica live che vedrà la partecipazione di oltre 30 artisti della scena nazionale e internazionale darsi il cambio su un palco digitale, dalla comodità di casa propria.
Musica Che Cura Streaming Festival non è solo intrattenimento ma un meraviglioso progetto di supporto, grazie alla campagna di raccolta fondi promossa per sensibilizzare verso l’emergenza Covid19.
In line up ad intervallarsi in questa staffetta di show da casa ci saranno molti nomi noti della scena musicale tra cui Murubutu, Claver
Gold, Davide Shorty, Mama Marjas, Dj Gruff, Nandu Popu (Sud Sound System), Marianne Mirage, Massimo Zamboni, Goodblesscomputers, fino a superare i confini con i contributi internazionali di Clinton Fearon (Jamaica), Chico Trujllo (Cile) Eskorzo (Spagna) e molti altri.
Le due giornate di live termineranno con dj set e si legheranno con un filo rosso tra le diverse performance, i messaggi di giornalisti e artisti come Kris Reichert, Petra Loreggian (Radio 105), Carlo Pastore (MI AMI Festival / Niente di strano), Moko (Radio 105), Giovanni Ansaldo (Internazionale), Federico Durante (Billboard), Seun Kuti, Leonardo Zellino (TG2 – Rai), Don Ciccio e Michele Wad (Radio Deejay), che presenteranno e ricorderanno al pubblico l’obiettivo della due giorni di Django Concerti: contribuire attraverso la raccolta fondi attiva su GoFundMe a sostenere il Dipartimento della Protezione Civile nell’impegno per l’emergenza Coronavirus.
[E’ già possibile donare il proprio contributo attraverso questo link]
Il live streaming è disponibile sulla Pagina Facebook di Django Concerti e su quelle dei diversi artisti e media partner che hanno aderito all’iniziativa. [Sì, anche sulla nostra pagina facebook di ABOUT!]
Inoltre il festival sarà trasmesso anche su LepidaTV (sito e canale YouTube LepidaTV OnAir e sul canale 118 del digitale terrestre o 5118 di Sky) e sulla Pagina di Emilia-Romagna Music Commission grazie alla collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Bologna Città della Musica UNESCO.
Abbiamo chiacchierato con Amedeo Sole, tra gli organizzatori di Musica Che Cura Streaming Festival, per farci raccontare qualcosa in più:
Da dove è nata l’idea del festival?
“Osservando i tanti streaming, che tutti abbiamo visto (e spesso anche odiato…) nei primi giorni di chiusura forzata. Si è pensato: perché non creare un vero e proprio festival di 2 giorni che può servire anche come aiuto in questo momento particolare? Poi l’idea si è allargata con tanto di presentatori, partner, line up, artisti emergenti, produzione, enti locali a supporto, arrivando così a comprendere praticamente tutte le figure che eravamo abituati a vedere nei festival “dal vivo”. Un vero e proprio staff in connessione tra le varie case”.
Quale messaggio vuole mandare al pubblico Italiano in questo momento di grande crisi collettiva?
“Il messaggio, in questo tempo che ci costringe chiusi a casa dentro i “confini” delle proprie mura domestiche, è di continuare a costruire legami, intrecciare reti sociali e dare una solidarietà attiva a chi sta vivendo in questo momento delle sofferenze di qualsiasi tipo, con un pensiero particolare a chi si trova negli ospedali”.
Oltre ad una ricca line up di artisti nazionali e internazionali, il festival è aperto anche agli emergenti con una selezione. Come si partecipa?
“La ricerca è stata fatta partendo da chi aveva voglia di portare un contribuito creativo solidale in questo momento difficile per tutti. Si è creata spontaneamente una line-up orizzontale dove ogni musicista ha trovato il suo spazio e la sua forma artistica che meglio si adattava ai nuovi palcoscenici casalinghi”.
Qual è secondo te la sfida maggiore che l’industria musicale sta affrontando oggi?
“La sfida più grande, che ci dovrebbe portare a ragionare in questo periodo, è provare a ripensare ad alcuni meccanismi dell’industria musicale in termini differenti. Dare più valore a cosa la musica trasmette alle persone rispetto al conteggio delle visual di Youtube o Spotify o al numero di “paganti” che può fare un artista. Provare a scommettere su progetti che vanno in altre direzioni rispetto a quello che è piu trend o va di moda all’interno del Music Business”.
Ci fai un pronostico di come sarà la vita post Covid-19? Come cambieranno le nostre abitudini nella fruizione e nel fare musica?
“Qualcosa sicuramente cambierà, ma non riesco a fare dei pronostici su quando/cosa potrebbe cambiare. Purtroppo non siamo noi a dare una data di “restart”, ma tutti non vediamo l’ora di risentire quel “contatto umano” che ci trasmette il mondo della musica dal vivo, in tutte le sue varie fasi. Dalle mille chiamate, al momento di salire sul palco fino al ritorno a casa, si inizia a sentire persino la mancanza dei ritardi di Trenitalia!”
Facciamo un po’ gli idealisti… La musica può salvare il mondo?
“Non avrei mai pensato di dover citare Elettra Lamborghini nella mia vita. Di solito preferivo delle citazioni Pasoliniane, ma il senso della frase: “Musica (e il resto scompare)” è semplice, ma nello stesso tempo contiene una forte profondità. Se si pensa all’effetto che a volte può fare una canzone sulla nostra mente, come può aiutarci in alcuni momenti difficili, come riesce a farci compagnia, o ci aiuta a ricordare delle cose care, come ci può risollevare e in questo caso, perché no, anche salvarci…”
Lasciaci 3 canzoni dalle vostre playlist di sopravvivenza alla quarantena
“Cigarette After Sex – Apocalypse | Claver Gold & Murubutu – Ulisse | Chet Baker – Almost Blue”
Abbiamo inoltre chiesto a Django Concerti, ai media partner di Musica Che Cura e ad alcuni artisti, di regalarci un pensiero, una citazione, motivazione o un pezzo di una canzone che sia una riflessione o uno spiraglio di speranza su quello che sta succedendo. Sono tutti qui raccolti in questa gallery!
Condividi questo articolo