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Odeon Gallery, la galleria d’arte contemporanea diffusa nei Cinema Odeon, Europa, Rialto e Roma

18-06-2025

Di Carolina Casadio

Per chi frequenta il Cinema Odeon, questo articolo andrà a narrare una realtà forse conosciuta. Ma forse ancora molti non sanno che custodisce un tesoro.

Infatti, poco dopo l’entrata, scendendo qualche rampa di scale, ci si ritrova in quello che di primo acchito ha tutta l’aria di un salottino d’altri tempi, con divanetti rossi e tavolini tondi in vetro. Una stanza sotterranea del cinema che sembra rimasta ferma nel tempo…ma appena si alza lo sguardo alle pareti, si è circondati da opere in stile pop art.

Siamo all’Odeon Gallery, galleria d’arte contemporanea situata all’interno dello storico Cinema Odeon, uno spazio creato nel 2015 quando fu ristrutturato il cinema e che si propone di unire la cinematografia con tutte le altre arti, seguendo la scia di uno spirito artistico e culturale che da sempre questo cinema persegue.

I primi anni, però, non è stato utilizzato. Fino a quando Erica Fuschini nel 2017, dopo una carriera nel mondo della moda ma da sempre con la passione per la pittura, ha pensato di usufruire di questo spazio per fare una mostra con i suoi dipinti. L’evento ha avuto successo, ma la bravura di Erica è andata oltre, nell’intuire il potenziale di questo luogo. “Perchè poi lasciarlo così?” – ha pensato-. “Perché non pensare di trasformarlo in un vero e proprio spazio espositivo in modo permanente?”

Nell’ottobre del 2017 quindi Erica ha inaugurato Odeon Gallery, decidendo di trasformare per sempre questi locali del cinema, un tempo appartenuti a suo nonno, e che per lei sono sempre stati “di famiglia”.

Dopo aver lasciato il lavoro da stilista, ha ripreso in mano il pennello e, uscendo dal vorticoso mondo della moda, ha trovato il modo di ridare voce alla sua creatività con una rinascita in nome della libertà di espressione.

Questo spazio quindi è capitato, come si suol dire, “al momento giusto”, poichè, sulla scia di un “ritrovamento creativo”, ha accolto Erica a braccia aperte e lei ha fatto in modo che accogliesse anche altri dopo di lei, creando un “salotto-galleria”.

Erica Fuschini, curatrice della galleria, mi ha raccontato quale evento della sua vita le ha fatto capire di dover cambiare strada e come le ha dato la spinta per realizzare questo progetto.

A Parigi, dove mi trovavo per lavoro, ho conosciuto quella che ora è una mia amica pittrice. Dalla vetrina di un vernissage sono stata “chiamata” da questi bellissimi quadri e, parlando con lei, ho scoperto che lei a sua volta aveva lasciato il mondo della moda per dedicarsi alla pittura. Un segno del destino”.

Questo spazio è un luogo di scambio culturale e di espressione libera. Gli artisti possono esporre qui le proprie opere gratuitamente. Inoltre questa galleria mira a promuovere l’incontro tra diversi artisti, organizzando interventi di natura musicale, letteraria e gastronomica.

Odeon Gallery si propone dunque come un “palco temporaneo” su cui si danno il cambio molteplici artisti e si incontrano arti di diversa natura, che si alimentano vicendevolmente. 

Ogni mostra dura in media due mesi, quindi hanno uno spettro piuttosto lungo. Questo dà la possibilità di creare eventi variegati che siano tematicamente legati e, dunque, complementari in qualche modo alla mostra in corso. Così si crea un dialogo fra più universi: il pubblico, gli esperti e l’artista in mostra. 

Amiamo collaborare con persone entusiaste di condividere i propri prodotti, le proprie conoscenze e la propria arte, persone che si mettono a servizio della mostra e del tema che essa vuole indagare, per esplorare un lato forse anche nuovo e inedito della propria materia, arricchita dalla commistione con un ambiente che funge da stimolo per diversi tipi di artisti. In questo ambiente c’è un continuo dialogo fra le opere esposte e gli eventi che vengono organizzati, dove il ruolo di contorno e di protagonista si scambiano e confondono – continua Erica-. Sono stati fatti incontri con autori di libri, produttori di vino o birra artigianale, eventi dove l’autore delle opere esposte è sempre invitato, così da poter incentivare quel dialogo meraviglioso e fondamentale. Diverse realtà si uniscono all’arte e viceversa. In questo modo la mostra di ogni artista viene tenuta viva nel tempo”

Questa galleria inoltre si trova anche in una posizione di Bologna culturalmente molto prolifica. Infatti ci sono state già delle collaborazioni con altre realtà presenti in Via Mascarella che ormai ne costituiscono l’essenza artistica. Ad esempio anni fa è stata realizzata, in collaborazione con il Bravo Cafè, la sfilata “Capsule ss 2021 UNITY IN DIVERSITY”, insieme all’associazione Vicini D’Istanti, in occasione del Salotto del Jazz, che è stata accompagnata per l’occasione dalla bellissima voce della cantante Lisa Manara. 

Ma l’arte dell’Odeon non si limita a Via Mascarella. Da quest’anno, infatti, c’è una grandissima novità: Odeon Gallery diventa “galleria diffusa”. 

Nell’atrio di tutti gli altri cinema del Circuito Cinema Bologna (Europa, Rialto e Roma) si possono infatti trovare altri quadri dell’artista in mostra, come un “preludio” che rimandi al cuore dell’esposizione presente all’Odeon. La galleria, in tutte le sue sedi, è aperta tutti i giorni e fruibile negli orari di apertura dei diversi cinema del circuito, gratuitamente.

Ma c’è di più: una volta entrati in sala, sullo schermo troviamo un trailer ad hoc della mostra. In questo modo il cinema stesso crea e sostiene quel fil rouge che lo spettatore deve solo seguire per scoprire e vivere l’arte proposta all’Odeon Gallery.

Questa galleria, oltre ad avere come “teatro” un cinema, viene impreziosita ulteriormente da un importante dialogo con realtà esterne. Odeon Gallery infatti collabora con la Galleria Pallavicini 22 di Ravenna, il cui direttore artistico, Roberto Pagnani, mi ha raccontato come è nato questo speciale legame.

Erica aveva già iniziato a fare esposizioni, però senza una vera e propria programmazione continuativa. Tramite questa collaborazione abbiamo espanso l’iniziativa, creando uno scambio continuo fra la rete bolognese e quella romagnola in nome dell’arte – spiega Roberto-. Quando abbiamo creato la fusione dei nostri progetti con una relativa calendarizzazione, abbiamo progettato un sistema grazie al quale diamo la possibilità a molti artisti di esporre le proprie opere nelle nostre rispettive gallerie. Ci passiamo il testimone, sempre in nome di questo dialogo artistico. Il progetto si fonda sullo stimolo reciproco e sui legami che si riescono a creare grazie all’arte. Io ed Erica, essendo entrambi artisti, ci sentiamo sempre incentivati alla ricerca di nuova arte e questa fame ispira a sua volta anche gli artisti con cui veniamo a contatto, che spesso vengono da diverse città d’Italia e non solo”. 

Cerchiamo sempre artisti che siano disponibili al dialogo, che partecipino attivamente all’ambiente di condivisione che costituisce l’anima di questo progetto. Dagli artisti con cui abbiamo già collaborato abbiamo visto che questo posto ha rappresentato per loro un ludus creativo, da cui hanno potuto loro stessi trarre ispirazione divertendosi a conciliare la loro arte con un ambiente che li ha incuriositi ed entusiasmati fin da subito. Si è venuto a creare quel confronto col nuovo che li ha profondamente stimolati. E per un artista, gli stimoli, sono fondamentali”.

Opera di Mirco Campioni

Fino a settembre all’Odeon Gallery è in mostra “True Beyond Insanity”, un’esposizione di Mirco Campioni, organizzata proprio in collaborazione con Pallavicini 22 Art Gallery e Associazione CARP. L’artista indaga la potenza dell’imperfezione come specchio di verità, talvolta provocatoria. L’eroe diventa antieroe, libero dalla gabbia costringente di una presunta e ostentata illusione di perfezione, rivelando la propria realtà: sporca, irregolare, ruvida, ribelle, e pertanto autentica ed inevitabilmente rock.

Per Mirco Campioni sembra essere l’eroe il pericolo da contenere e affida all’antagonista il compito di salvarci dall’illusione della perfezione.

Da ogni quadro infatti emerge una personalità forte e poliedrica. Mirco infatti, oltre ad essere pittore e musicista, è a sua volta co fondatore di WANT Unconventional Lab, uno spazio di contaminazione artistica nella quale coesistono diverse espressioni creative: uno spazio dedicato al tatuaggio, uno all’esposizione di capi di abbigliamento e una galleria d’arte contemporanea non convenzionale.

«Io ho pensato e costruito questo progetto seguendo il mio istinto e il mio percorso di rinascita – conclude Erica-. In anni di lavoro, non siamo venuti a contatto ancora con un progetto simile. Esistono e ci sono state esperienze di esposizioni dentro ai cinema, ma di carattere più passeggero, se vogliamo impersonale. L’attenzione qui viene posta alla creazione di incontri e  rapporti. Ed è questo che rende Odeon Gallery per noi speciale”.

 

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