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12 scatti per 12 mesi. Il 2022 visto dai fotografi bolognesi

31-12-2022

Di Redazione

Il 2022 è un anno denso di eventi che hanno lasciato una forte impronta di cambiamento nel mondo.

Dalla guerra tra Russia e Ucraina, a una grave crisi alimentare globale, dalla cancellazione del diritto all’aborto negli Stati Uniti alla peggiore siccità degli ultimi 500 anni in Europa, e ancora il raggiungimento del tetto di 8 miliardi di persone sulla terra, la nascita di un fondo internazionale per compensare i paesi più colpiti dal cambiamento climatico, il primo occhio bionico per i non vedenti e l’accesso in Italia al suicidio medicalmente assistito.

Quello che vi proponiamo oggi è una visione collettiva, sono frammenti visivi che riescono a raccontare grandi storie universali e personali. Dodici fotografi e fotografe che vivono a Bologna, uno per ogni mese, hanno scelto una sola immagine che rappresentasse il loro 2022.

Alessandro Ruggeri

In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, a Bologna, dove la comunità Ucraina è tra le più numerose d’Italia si è attivata una gara di solidarietà tra i cittadini per far giungere alle popolazioni colpite dalla guerra generi di prima necessità.

Migliaia di scatole di medicinali, pacchi di vestiti, coperte sono stati raccolti nella chiesa di San Michele de’ Leprosetti a Bologna e nella chiesa di Santa Maria del Gesso a Zola Predosa, per poi essere smistati e caricati su tir in partenza di notte per l ‘Ucraina. Un lavoro incessante e continuo a cui hanno partecipato centinaia di persone nel silenzio e talvolta tra le lacrime.

Biografia

Dopo gli studi al Dams di Bologna ed essermi formato nella fotografia pubblicitaria e di architettura ho deciso di dedicarmi al fotogiornalismo. Come freelance ho pubblicato su diversi quotidiani nazionali: La Repubblica, Corriere della Sera, Qn – Il Resto del Carlino, Il Sole 24 Ore e diversi settimanali tra cui Il Venerdì di Repubblica, Donna Moderna e Internazionale.


Francesca Sara Cauli

Se c’è una lezione che abbiamo imparato dopo due anni di pandemia è che la musica dal vivo non può esistere senza ciò che forse si è dato sempre per scontato: il pubblico.

Il 2022 ha segnato il ritorno ad una dimensione che avevamo scordato e forse avevamo dato per persa, fatta di centinaia di lcorpi ammassati sotto un palco che per il tempo di un concerto si muovono, sudano e cantano assieme.

Tornare a fotografare la musica live per me ha significato prevalentemente questo: l’abbattimento di ogni distanza fisica e con essa l’addio a ciò che più mi aveva cambiato in questo periodo storico, ovvero la paura della vicinanza degli altri.

Biografia

Francesca Sara Cauli è una fotografa bolognese d’adozione. Si occupa prevalentemente di reportage di musica dal vivo, backstage e ritratti per artisti. Ogni anno ritrae decine di musicisti, sia sul palco che dietro le quinte. Segue la scena rock internazionale, in particolare l’ambiente indipendente ed underground. Scatta principalmente per Sentireascoltare, Rumore, RockIt, Bologna Jazz Festival e Beaches Brew.


Fulvio Bugani

Zami e Yarima osservano la fila di persone che sperano di poter comprare il pane. Affacciandosi dalla finestra dell’edificio in cui vivono in Centro Havana valutano le ore che il fratello impiegherà per entrare nella bottega. Havana, Cuba, marzo 2022.

Lavoro a Cuba dal 2009. Considero Cuba la mia seconda casa. Con la pandemia ho dovuto interrompere i miei viaggi e sono tornato solo quest’anno ed ho trovato una situazione molto difficile per i cubani.

Oggi la vita sull’isola è molto difficile. La pandemia ha isolato Cuba e ha bloccato il turismo, una delle più importanti fonti di reddito del paese. Un embargo che dura da 60 anni soffoca l’Isola e Trump ha imposto nuove sanzioni che Biden non ha cambiato. Tutto questo, insieme alla carenza cronica di prodotti di base, ha fatto nascere un diffuso sentimento di pessimismo e rassegnazione. I fratelli Castro non sono più al potere e una nuova generazione di cubani nati dopo la fine dell’Unione Sovietica, circa un terzo della popolazione, è meno ideologica delle precedenti e spera di poter cercare fortuna altrove.

Senza cibo e senza risorse Cuba sta affrontando una crisi mai vista prima.

Un numero record di cubani ha lasciato l’isola quest’anno: circa 250.000 sono entrati negli Stati Uniti.

Biografia

Fulvio Bugani è un fotografo indipendente con base a Bologna. Il suo lavoro esplora principalmente gli aspetti sociali e culturali e le interazioni tra la gente e la società. Ciò che maggiormente lo affascina è la vita di quotidiana della gente comune che, se analizzata con attenzione, rivela sempre storie straordinarie. Collabora attivamente con ONG come Medici Senza Frontiere e Amnesty International, per i quali ha coperto diversi progetti sui diritti umani e l’immigrazione illegale, lavorando principalmente in Africa. Ha vinto diversi premi tra cui il World Press photo, il Leika Oscar Barnak Award e il PoY. È International Leica Ambassador dal 2017.


Giulio Di Meo

Gibuti è un piccolo stato del Corno d’Africa, conosciuto per la sua importanza strategica: la ex colonia francese ospita basi militari americane, cinesi, francesi spagnole e italiane per il controllo della navigazione tra il Mar Rosso e l’Oceano Indiano. Città nella città, Balbala con le sue casette di lamiera è il quartiere bidonville alla periferia della città di Gibuti. La vita di tutti i giorni scorre tranquilla, nella convivenza pacifica di due etnie molto diverse, gli Issa (somali) e gli Afar, (dei territori del Nord, Eritrea, Tigrai etiope).

Nel suo ospedale di riferimento “Cheiko” da più di dieci anni la ONG Patologi oltre Frontiera, con i suoi medici patologi e tecnici di laboratorio, ha progetti di cooperazione sanitaria tra cui la formazione e il training di personale sanitario locale. La trasformazione da ospedale per le emergenze a ospedale di cura per le malattie non trasmissibili, tra cui principalmente il cancro, sempre più frequente sia tra gli adulti che tra i bambini, richiede infatti la nascita di nuove strutture diagnostiche, come il laboratorio di patologia, necessarie per piani terapeutici mirati. Per aggirare le restrizioni dovute al COVID , e continuare anche a distanza la diagnostica, la ONG ha introdotto l’uso della telepatologia, con l’invio dei casi urgenti tramite un microscopio digitale collegato alla rete internet.

Biografia

Giulio Di Meo, fotografo impegnato da quasi vent’anni nell’ambito del reportage e della didattica. Organizza incontri e workshop di reportage in Italia e all’estero, e laboratori per bambini, adolescenti, immigrati e disabili per promuovere la fotografia come strumento di espressione e inclusione. Crede nella fotografia come strumento di cambiamento personale, sociale e politico.


Guido Calamosca

Una imponente parete di ricordi distrutti dalla violenza dell’alluvione si staglia davanti ai nostri occhi. Per la seconda volta le Marche vengono colpite dall’esondazione di fiumi. Il cambiamento climatico ci trova ormai inermi e impreparati.

Biografia

Guido Calamosca è un fotografo professionista. Nasce a Senigallia nel 1981, una città dalla forte tradizione fotografica. La fotografia per lui è materia viva, così come lo è ciò che ritrae. Per questo motivo non considererà mai terminato il suo percorso di ricerca teso alla costruzione di uno stile e di un punto di vista soggettivo ben definito.


Laura Bellotti

Questa foto fa parte del mio ultimo progetto Sogno o son desta? dove luoghi e persone a me cari si fondono coi colori di un caldo tramonto dando vita a immagini oniriche. L’immagine rappresenta le mie estati in Appennino, passate a rinfrescarci sulle sponde del Limentra. In un tiepido pomeriggio di settembre Nora osserva il corso del fiume da una piccola diga.

Biografia
Vivo e lavoro a Vergato in provincia di Bologna. Fin da piccola l’arte ha fatto parte della mia vita. Ho ereditato dai miei genitori la predisposizione per il disegno che mi ha portata a frequentare le scuole d’arte, dal liceo artistico all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove ho seguito un corso di fotografia. Dalla polaroid di mia nonna alle macchinette usa e getta, fin da giovanissima amavo fermare istanti. La scintilla vera e propria è scattata durante un viaggio a Roma appena diciasettenne quando istintivamente scattai una foto analogica che feci sviluppare molto tempo dopo e che mi entusiasmo: il riflesso di una statua in una pozzanghera con il sole in controluce che ne definiva la sagoma. Da lì ho avuto come un illuminazione che mi ha portata a vivere la fotografia come una vera e propria esigenza.

Lorenzo Burlando

La Calabria è uno degli ultimi posti in Italia in cui è ancora possibile scoprire paesaggi selvaggi e incontaminati. Scenari che ogni giorno rischiano di scomparire bruciati da un incendio o trasformati in discarica. Era proprio questo il destino dei Calanchi del Marchesato, riscoperti dall’omonima associazione, che dal 2020 ha iniziato a riappropriarsi di questo patrimonio di straordinaria bellezza restituendolo alla comunità. In questo paesaggio in cui il tempo sembra essersi fermato, è ancora possibile ripercorrere le innumerevoli storie che lo hanno attraversato e immergersi nello spettacolo della natura.

Biografia

Nasce a Dolo in provincia di Venezia. Da sempre appassionato di cinema inizia la sua attività di fotografo nel 2007 per la Fondazione Cineteca di Bologna. Dal 2012 è tra i soci fondatori della cooperativa Kilowatt, organizzazione che raccoglie imprese e professionisti del terzo settore attivi nei campi della comunicazione, dello sviluppo sostenibile e dell’industria creativa.


Malì Serena Erotico


Muro del Pianto, Gerusalemme 2022. Uno scatto rappresentativo dei nostri tempi, dove sacro e profano si incontrano e si scontrano, stridono e si accompagnano o, semplicemente, convivono con l’ironia degli opposti. Nella società contemporanea niente è più sacro di sè stessi, anche, o forse soprattutto, quando ci si rivolge a forze sovrannaturali.

Biografia

Ritrattista di artisti, soprattutto musicisti, e fotografa di eventi, si è dedicata anche al reportage sociale e alla produzione di video. Negli anni ha pubblicato nelle più importanti riviste ed esposto in Italia e all’estero.


Margherita Caprilli

Pensieri.

A tutte noi

che vogliamo e dobbiamo avere il diritto di camminare per strada di notte e di giorno

di svelarci e rivelare i nostri segreti al mondo

di sentirci Vive, Libere, senza paura, controcorrente

di sentirci Marea.

Alla fine di quest’estate sono andata in Nepal. Un’estate troppo bella per essere vera. Estate che mi ha fatto sentire cosa voleva dire sentirsi invincibili tanto quanto sentirsi persi con l’arrivo di Settembre. Ripiombare con velocità nella Realtà può essere straniante.

Però qualcosa resta. La mia ricerca, quella pratica fotografica che sta prendendo sempre più forma, mi sono accorta che non funziona più solo a Bologna, dove grazie alle tante persone, realtà, comunità, posso sperimentarla e affinarla ogni giorno. Ha funzionato anche a Kathmandu. Funziona ogni volta che vado a Roma.

Ho scelto questo scatto perchè questi occhi mi ricordano una persona che non c’è più, di guardare sempre avanti e che serve tempo.

Tempo per Viaggiare, per Respirare, per Lottare, per Ricostruirsi. in modo continuo, e naturale.

Corteo nazionale Contro la violenza maschile sulle donne e di genere, 26 novembre 2022, Roma.

Biografia

Margherita Caprilli è una fotografa documentarista toscana di base a Bologna. Tratta di tematiche culturali, sociali, politiche e ambientali.


Max Cavallari

Lunedì 24 Ottobre 2022, un gommone ormai sgonfio carico di 113 persone viene soccorso dalla ONG Sos Humanity nel Mar Mediterraneo. È il secondo di tre salvataggi della missione durata ben 40 giorni tra ottobre e novembre, nella quale sono state soccorse 179 persone, la maggior parte minori provenienti da Pakistan, Bangladesh, Egitto e Gambia. 

40 giorni di missione, 21 richieste ufficiali di un porto sicuro senza risposta, 14 giorni di attesa prima dello sbarco e altri 4 prima che potessero sbarcare tutti, compresi i 35 esseri umani definiti dal Ministro dell’Interno Piantedosi “Carico Residuale”.

Una cronaca di un paese che ancora sa stupire in quanto a disumanità.

Biografia

Max Cavallari è un fotografo documentarista di base a Bologna. Collabora con l’agenzia Getty Images e per ANSA in Emilia Romagna. È focalizzato su tematiche che mettono l’essere umano a confronto con ciò che gli sta intorno e con i suoi simili, tratta di immigrazione, tecnologia e ambiente.


Michele Lapini


Gli idranti delle forze dell’ordine si abbattono sulla marcia per il clima e sulla Siccità alla Mostra del Cinema di Venezia. Quest’anno sarà l’anno più caldo di sempre. Sin dai primi mesi dell’anno abbiamo avuto una siccità a livelli record: il fiume Po a febbraio registrava valori simili a quelli di giugno. Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più radicali e sempre più vicini, nonostante la nostra immobilità e poca consapevolezza del problema. Da anni movimenti sociali, ambientalisti e realtà ecologiste mettono in campo azioni, manifestazioni, blocchi e conflitto affinché il tema ambientale diventi priorità nell’agenda politica degli Stati. L’urgenza di soluzioni radicali e immediate è inversamente proporzionale all’indifferenza della politica che si limita a dichiarazioni a mezzo stampa e a disseminare la parola “green” un po’ ovunque.

Una foto che rappresenta per me la forza dell’essere comunità e le contraddizioni del nostro presente.

Biografia

Michele Lapini è un fotografo freelance di base a Bologna. Nato in Valdarno in Toscana ha studiato Economia dello Sviluppo e Cooperazione Internazionale prima a Firenze e poi a Bologna. Il suo lavoro fotografico si interseca con l’interesse verso le questioni sociali, ambientali e politiche che caratterizzano il mondo attuale. Ha lavorato in città come Londra, Barcellona, ed è uno dei fotografi del libro Genuino Clandestino uscito a marzo 2015 con TerraNuova Edizioni. I suoi lavori sono stati pubblicati su Internazionale, The Guardian, Stern, El Pais Vice, Le Monde Diplomatique, L’Espresso, Aftenposten, Repubblica.it e altri. Ha vinto l’Environmental Photographer of the Year 2021 nella categoria “Paesaggi futuri” e il concorso Italian Sustainability Photo Award 2021 come miglior fotografia singola. Al lavoro di fotogiornalista affianca l’attività espositiva e collaborazioni in diversi settori: cinema, editoria e arte pubblica.


Silvia Bordin

La serie realizzata per i Korobu è per Silvia un lavoro molto personale, come una chiacchierata tra amici. Silvia e Christian Battiferro – uno dei componenti della band, di professione regista – sono infatti legati da un’amicizia duratura, e hanno già collaborato a numerosi progetti di fotografia e video. Quando si sono reincontrati dopo il lockdown, Christian ha raccontato di aver sfruttato il periodo di isolamento per fondare una band, e di essere prossimo all’uscita del primo album. Il servizio fotografico si è svolto in maniera molto spontanea, dando spazio a ciascuno per far emergere la propria personalità.

Biografia

Silvia Bordin è una fotografa di moda e ritratto. Ama fotografare soprattutto artisti, in progetti in cui arte, moda, musica, design si integrano. Ha lavorato per numerosi brand e agenzie, realizzando campagne per Cafè Noir, Betty Blue, Coop Adriatica, Sony Entertainment, Irma Records, oltre a ritratti di artisti come Neffa, Ninfa, Maxim Mirono ecc. La sua ricerca si concentra da sempre sul rapporto tra abito e identità, sull’abbigliamento come costrutto sociale che regola le nostre interazioni. Oggi lavora tra Bologna, Milano e Londra.

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