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Art City 2024, che la maratona abbia inizio! La nostra guida agli eventi da non perdere

31-01-2024

Di Beatrice Belletti

Dall’1 al 4 febbraio 2024 torna, per la dodicesima edizioneART CITY Bologna, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere, in occasione di Arte Fiera, che quest’anno compie 50 anni.

Ed è proprio per celebrare questo storico traguardo che ART CITY Bologna ha scelto di omaggiare l’artista moderno più importante nato e vissuto nella nostra città, Giorgio Morandi (1890 – 1964), nel 60° anniversario della morte, proponendo un programma a lui ispirato.

In questa edizione Cinque special project esplorano e reinterpretano il lavoro del Maestro attraverso differenti linguaggi del contemporaneo: Virgilio Sieni per la performance, Joel Meyerowitz e Mary Ellen Bartley per la fotografia, Tacita Dean per la video arte, Mark Vernon per il suono. Ad affiancare i cinque special project è in programma il focus espositivo Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia a Casa Morandi.

Esplora il tabloid esplicativo dedicato ai 5 main projects qui.

Come di consueto nei giorni di ART CITY Bologna, sarà l’intera città a farsi palcoscenico per la cultura contemporanea grazie alla partecipazione di numerose realtà istituzionali pubbliche e private, gallerie d’arte e spazi indipendenti. L’ingresso agli eventi è sempre gratuito o agevolato.

ART CITY White Night: la notte bianca realizzata da BolognaFiere, quest’anno è in programma il 3 febbraio e il pubblico potrà fruire della proposta artistica diffusa in città anche nelle ore serali.

Mark Vernon. Saturnine Orbit

20 apputamenti imperdibili in città

1. MAMBO – MUSEO D’ARTE MODERNA DI BOLOGNA

Ludovica Carbotta. Very Well, on My Own

1,2,4 febbraio h 10-20
sabato 3 febbraio h 10-23

Nella Sala delle Ciminiere il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta la mostra Ludovica Carbotta. Very Well, on My Own, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì, progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. In un ampio affondo antologico, la personale presenta oltre 100 opere che ripercorrono la poliedrica produzione dell’artista torinese incentrata sull’esplorazione del concetto di immaginazione. Scultura, architettura, disegno, performance e scrittura convivono in un’unica linea di ricerca che fonde finzione e realtà generando riflessioni sul senso della comunità e su quello dell’individuo, sui concetti di identità, corpo, spazio urbano e ambiente abitativo.

La mostra sarà visitabile fino al 5 maggio, è gratuita solo nei giorni di Artcity (qui i dettagli).

Ludovica Carbotta. Very well, on my own.


2. GALLLERIAPIÚ

Via del Porto 48a/b
Gallleriapiù OFF | Speciale Performativo di KAMILA KARD, LUCA PAGAN, MARCO GINEX

giovedì 1, venerdì 2 febbraio h 10-19
sabato 3 febbraio h 10-23
domenica 4 febbraio h 10-18

Gallleriapiù abbraccia una decade e si mette in discussione. Mette in OFF l’attività espositiva ma accende lo spazio con un programma transdisciplinare di talk, performance, laboratori, live set e screening. Il cubo si è sbeccato: la galleria torna salotto, spazio attraversabile, aperto a nuove conoscenze.

È un’occasione per ripensare allo spazio espositivo, accogliendo figure che lo hanno attraversato durante questi 10 anni e attivando nuove collaborazioni con crew locali e partner virtuosi che guardano al contemporaneo da prospettive inedite. La sottotraccia della ricerca del programma che accompagnerà i tre mesi di attività è il corpo in relazione alle nuove tecnologie, i linguaggi e le sottoculture digitali.

Il programma è attivo fino all’11 febbraio (qui i dettagli).

KAMILA KARD, LUCA PAGAN, MARCO GINEX. GALLLERIAPIU OFF | SPECIALE PERFORMATIVO


3. GALLERIA D’ARTE MAGGIORE G.A.M

Via d’Azeglio 15
Allen Jones. Forver Icon mostra a cura di Alessia Calarota

giovedì 1, venerdì 2, sabato 3 febbraio h 10-13 e 14:30-19:30
domenica 4 febbraio h 10-13 e 14:3-18

Allen Jones torna in Italia alla Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. per la prima volta dopo la grande antologica a lui dedicata dalla Royal Academy di Londra nel 2014.

Una serie di opere iconiche mostrano la carriera di uno dei più grandi rappresentanti mondiali della Pop Art, incluso il mitico scatto fotografico che immortala Kate Moss trasformata in scultura da un’armatura, simbolo e immagine della rassegna londinese e di un’intera epoca. Un connubio che si rinnova, quello tra Allen Jones e Maggiore G.A.M. Già nel 1999 qui espose alcune opere inedite e nel 2002 presentò un sunto della sua produzione dal 1966 a quel momento.

La storia della sua arte attraversa progetti diversi: dai manichini alle sculture, dai dipinti alle piatte pitture degli anni ’60. Un cromatismo costruito su larghe campiture di ascendenza matissiana e un costruttore di immagini in movimento di ascendenza futurista. Con un’ironia dissacrante punta a scardinare i giochi di ruolo tra uomo e donna – e di conseguenza l’immagine della donna oggetto che esiste negli occhi e nella mente di chi la vuole tale – per inserire la sua arte in tematiche di grande attualità, come la parità di genere, le dinamiche relazionali.

La mostra è attiva fino al 26 aprile (qui i dettagli).

Allen Jones. Forever Icon


4. BIBLIOTECA ITALIANA DELLE DONNE

Via del Piombo 5 
Chiara Fumai: Inviting Evil Spirits mostra a cura di Associazione Traditum est

1,2,3, 4 febbraio h 18-22

Chiara Fumai: Inviting Evil Spirits è una dedica dell’associazione Traditum est a Chiara Fumai, artista femminista, scomparsa nel 2017 a 39 anni. Le installazioni video delle performances Shut up, Actually Talk (2012-13) e The book of evil spirits (2015) abitano gli spazi storici della Biblioteca Italiana delle Donne, centro di documentazione femminista tra i più importanti nel panorama europeo, che ha in archivio alcune delle opere delle autrici evocate da Chiara Fumai durante la sua indagine performativa, generando un dialogo soprannaturale tra la messa in scena delle performance e l’ambiente in cui sono riprodotte. La mostra, curata da Antonio Lamparelli, si propone lo scopo di promuovere l’accesso pubblico ai servizi della Casa delle Donne per non subire violenza.

La mostra è attiva solo nei giorni di Artcity (qui i dettagli).

Chiara Fumai: Inviting evil spirits


5. GARAGE BENTIVOGLIO

Via del Borgo di San Pietro 3/A
Agostino Iacurci | Ruinenlust 2024 mostra a cura di Davide Trabucco

1,2,3,4 febbraio h 10-23

È dedicata al protagonista del Neoclassicismo italiano anche la “finestra sull’arte” proposta al garage BENTIVOGLIO con l’intervento di Agostino Iacurci garage BENTIVOGLIO | Ruinenlust, 2024. L’immaginario e i mondi che l’artista abita e costruisce hanno numerose similitudini con il lavoro di Felice Giani: entrambi hanno spesso come fondamento i modi e le forme dell’architectura picta, che si mischiano e si arricchiscono delle loro differenti ossessioni.

La mostra è attiva fino al 24 febbraio (qui i dettagli).

Agostino Iacurci, Ruinenlust 2024


6. SPAZIO B5

Vicolo Cattani 5/b
Mons Jorgensen | This is not a fairytale  mostra a cura di Spazio B5 Laboratorio delle Idee

giovedì 1, venerdì 2 e domenica 4 febbraio h 10-19

sabato 3 febbraio h 10-24

Il mito, la fiaba di tradizione nord-europea e la maschera – filo conduttore di questa prima esposizione italiana realizzata anche grazie alla collaborazione di Laboratorio delle Idee – sono il terreno che Jorgensen scandaglia nel suo lavoro:una memoria collettiva filtrata dalla sensibilità personale dell’artista e tradotta in immagini spesso bidimensionali, frontali e dalla composizione ipnoticamente rivolta al centro. Icone contemporanee generate da una concezione sacrale e insieme popolare del mondo, soglie di una dimensione “altra” in cui le identità fluttuano in perpetua metamorfosi.

La mostra è attiva fino al 24 febbraio (qui i dettagli).

Mons Jorgensen This is not a fairytale


7. GALLERIA CAVOUR 1959

Via Giovanni Massei 1
PIETRO TERZINI. I’LL BE HERE ANYTIME performance a cura di Galleria Cavour 1959

giovedì 1, venerdì 2, sabato 3, domenica 4 febbraio h 17-24

sabato 3 febbraio h 19.30-21.30 in occasione della ART CITY White Night, Galleria Cavour 1959 presenta un talk con Pietro Terzini | evento su prenotazione al link fino ad esaurimento posti. 

Care when/ they don’t/ Chase a dream/ Love beyond/ Stay strong/ Live free/ I’ll be here/ any time.

Dal 19 dicembre 2023 all’8 febbraio 2024 una scritta luminosa in verticale campeggia sulla facciata di Galleria Cavour 1959 a Bologna. Parole dell’artista milanese Pietro Terzini che invitano a prendersi cura dell’altro anche se gli altri non lo fanno, a inseguire i propri sogni, a essere forti e allo stesso tempo ad amare e vivere liberi.

A cura di Galleria Cavour 1959 l’installazione realizzata da Visivalab vuol lanciare un messaggio universale che tiene conto del site specific bolognese. Galleria Cavour 1959 da sempre spazio di ritrovo e di vita, di flusso per la città, con questa installazione “parla” direttamente a chi la frequenta attraverso la frase che dà anche il titolo all’opera “I’ll be here/ any time”. Una chiusa che esprime il carattere di un luogo da sempre solido punto di riferimento per la città, metafora di quel sostegno che ognuno di noi nella vita cerca attraverso i propri affetti. L’installazione, visibile ogni sera, accende l’attenzione di tutti sul bisogno di pace e cura – dell’ambiente e delle persone – in un momento che vede anche tante guerre in corso.

L’installazione pubblica è visibile fino all’8 febbraio (qui i dettagli).

Pietro Terzini. I’ll be here any time


8. SPAZIO LABO’

Strada Maggiore 29
Julia Mejnertsen | Hun mostra a cura di Laura De Marco

giovedì 1, venerdì 2 febbraio h 10-13 e 16-19
sabato 3 febbraio h 16-24
domenica 4 febbraio h 16-1

HUN è una risposta al commento di mia madre, quando una volta disse che cacciare il suo primo animale è stato come partorire la prima volta. HUN è un progetto che affronta il complesso e invisibile legame che costruiamo con la nostra famiglia.
HUN intende la famiglia come una cosmologia, il che significa tutto ciò che è vivo e che ci circonda.

La mostra è attiva fino all’11 aprile (qui i dettagli).

Julia Mejnertsen, Hun


9. ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI

Via Belle Arti 54
Voglio essere l’ultima. Voci contro la violenza performance a cura di Accademia delle Belle Arti

sabato 3 febbraio h 20-24 (repliche h 21, 22, 23)

Nella Notte Bianca dell’Arte, l’Accademia di Belle Arti invita il pubblico a partecipare, nel suggestivo spazio settecentesco dell’Aula Magna, all’allestimento scenico “Voglio essere l’ultima. Voci contro la violenza”, con letture tratte da “Ferite a morte” di Serena Dandini insieme a un testo e alla partecipazione di Alessandro Bergonzoni.

Personalità protagoniste nei più diversi ambiti, dalla politica all’arte dal mondo economico a quello culturale della città di Bologna, insieme a studentesse, studenti e docenti,  interpreteranno le voci di donne “ferite a morte”, esprimendo con questa azione il proprio impegno contro la violenza verso le donne (repliche alle ore 21, 22, 23 e ingresso libero fino a esaurimento posti).

La performance si inserisce nella ricca programmazione di ABABO Art Week (qui i dettagli).

Voglio essere l’ultima. Voci contro la violenza


10. NEVVEN

Via Strada Maggiore 28
Mikael Lo Presti. Home as a silhouette mostra a cura di Mattia Lullini

giovedì 1, venerdì 2 febbraio h 13-19
sabato 3 febbraio h 11-23
domenica 4 febbraio h 11-19

La galleria italo-svedese NEVVEN è orgogliosa di presentare nella sua nuova sede bolognese Home as a Silhouette, la prima mostra personale di Mikael Lo Presti in Italia.

L’artista, rappresentato da alcuni dei musei e delle gallerie più importanti della Scandinavia, come Astrup Fearnley Museum e STANDARD(OSLO), in occasione dell’esposizione adatta e sviluppa due dei temi a lui più cari, che lo hanno reso uno tra i giovani pittori più promettenti nel nord Europa: la natura morta e il ritratto.

Entrambe queste serie fanno parte di una poetica che usa oggetti e situazioni comuni come significanti, simboli e metafore di ricordi, sensazioni e storie autobiografiche. Le arance sbucciate, che ricorrono così spesso nelle sue opere, diventano per il pittore memorie d’infanzia legate al padre, immigrato italiano in Svezia, e l’intera mostra, a suo modo, si costruisce e trova il fulcro nel bagaglio culturale ed emozionale di Lo Presti con l’Italia. Una terra che egli conosce benissimo ma solo da lontano, come le silhouettes di case che, monodimensionali e all’orizzonte, appaiono nei suoi nuovi dipinti, e che aprono a riflessioni su temi di identità e migrazione, origini e ritorni.

La mostra è attiva fino al 13 marzo (qui i dettagli).

Mikael Lo Presti. Home as a silhouette


11. L’ALTRO SPAZIO

Via Nazario Sauro 24/F
Concetta Russo | Tessere d’identità sconosciute progetto a cura di Stella Ingino

giovedì 1, venerdì 2, domenica 4 febbraio h 11-13 e 15.30-18.30
sabato 3 febbraio h 11-13 e 15.30-18.30 e 20-24

Il progetto “Tessere d’identità sconosciute” unisce l’arte pittorica e la fotografia istantanea.

Attraverso piccole tessere ad acquerello, Concetta Russo crea volti immaginari in cui potersi rispecchiare e identificare: interagendo con le opere, il visitatore può scegliere quella che maggiormente riflette sé stesso e farsi scattare una fotografia istantanea.

L’acquerello e la fotografia, affiancate e unite in un passepartout, costituiranno una nuova opera originale e irripetibile, una nuova tessera d’identità.

Il progetto è una vera e propria esperienza artistica in cui il pubblico è parte attiva nel processo creativo. Volgendo lo sguardo su di sé e sulle tessere esposte, il visitatore ricerca il proprio alter ego pittorico a cui affiancare la propria immagine fotografica, diventando egli stesso oggetto e soggetto dell’opera finale realizzata.

La mostra è attiva solo nei giorni di Artcity (qui i dettagli).

Concetta Russo | Tessere d’identità sconosciute


12. RACCOLTA LERCARO

Via Riva di Reno 57
Orama  di Lucia Bubilda mostra a cura di Barbara Pavan

1,2,3,4 febbraio h 10-13 | h 15-19

Il termine ORAMA rimanda tanto alla veduta quanto alla proiezione e suggerisce che per vedere con consapevolezza sia necessario esplorare anche il verso delle cose, l’ombra. È questo ‘doppio’ a rivelare la mutevolezza, l’impermanenza e la vera natura di ogni manifestazione visibile, la pluralità del reale che un’osservazione superficiale, un solo punto di vista, non può restituire.

Lucia Bubilda Nanni dà corpo a questa riflessione con un’imponente installazione di più di duecentocinquanta ritratti in cui il visitatore è invitato ad entrare per ritrovarsi osservato. 

La mostra è attiva fino al 25 febbraio (qui i dettagli).

Lucia Bubilda Nanni | Orama


13. ALESSANDRO COSTENARO EDITORE

Via Francesco Rismondo 2
Martina Bertacchi. Fotografie di moda – icone moderne mostra a cura di Alessandro Costenaro e Caterina Tomaello Salvi

giovedì 1 e venerdì 2 febbraio h 18-23

sabato 3  febbraio h 18-24

domenica 4 febbraio h 15-23

È la memoria del classico che osserviamo di fronte alla fotografia di Martina Bertacchi. Memoria che dai cicli che ci hanno preceduto è rimasta radicata nello sguardo dell’inconscio, espressa nei gesti del nostro vivere.
Volti, il cui sguardo rivolto al figuralismo vittoriano, quello che lascia spazio a più interpretazioni, riaccende la precaria relazione del preraffaellismo con il potere esegetico dell’immagine. Scrittura di luce che pone l’accento su ogni elemento presente, quella che coinvolge i volti e i corpi di donne, nuove icone per un’altra moda. Volti sempre un po’ distanti, astratti dal mondo dell’emozione; assurti ad un iperrealismo che in nome di una testimonianza del vero pare cedere talvolta sensibilità nei confronti di una bellezza ideale. Nuove icone, ferme nella dimensione dell’immagine ci richiamano una prospettiva inversa, come spiega Panofsky: l’osservato non si concede oltre. È l’osservatore che deve giungere all’icona trovando nel percorso la sua fede.

La mostra è attiva fino al 12 maggio (qui i dettagli).

Martina Bertacchi | Fotografie di Moda


14. LA BANCA DEL LEGNO

Via Santo Stefano 38c
Mariano Andres Araneo | La Banca del Legno performance a a cura di La Banca del Legno in collaborazione con Cooperativa Agriverde

giovedì 1, venerdì 2 febbraio h 15-21
sabato 3 febbraio h 15-23
domenica 4 febbraio h 15-19

Il progetto La Banca del Legno ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza alla creazione di una filiera virtuosa del legno urbano. Ogni anno il 3% del patrimonio arboreo di Bologna (circa 3500 alberi) viene abbattuto e smaltito, ossia bruciato o cippato, come previsto dalla normativa nazionale.

La performance ha come obiettivo quello di attivare un dibattito sull’attuale manutenzione del verde urbano in favore di una gestione più razionale e sostenibile del legno: una risorsa da tutelare e valorizzare nel suo intero arco di vita.
Durante la performance verranno tagliate dal vivo, da un fusto, sottili sezioni di legno a simulare l’emissione di una nuova moneta: una nuova valuta custodita dai cittadini che così diventano diretti responsabili del carbonio fissato al suo interno. Il valore della moneta si basa su questo fondamentale servizio svolto dal legno, l’assorbimento della CO2.

Attraverso un QR code le persone avranno accesso ad un sito dove approfondire tutti i dettagli sul ruolo fondamentale che il legno svolge nella battaglia contro il cambiamento climatico.

La performance è attiva solo durante Artcity (qui i dettagli).

La Banca del Legno


15. PALAZZO DE’ TOSCHI

Piazza Minghetti 4/d
Patrick Tuttofuoco | Abbandona gli occhi  mostra a cura di Davide Ferri

giovedì 1 febbraio h 10-20

venerdì 2 e domenica 4 febbraio h 10-21

sabato 3 febbraio h 10-24

la Sala Convegni Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi ospita ‘Abbandona gli occhi‘, un progetto speciale di Patrick Tuttofuoco, uno degli artisti italiani più noti e apprezzati della sua generazione.
La mostra, a cura di Davide Ferri, presenta forme e modalità emblematiche della pratica di Tuttofuoco fin dagli esordi: l’utilizzo di materiali industriali e sintetici come il neon, il ferro e la plastica; l’inclinazione a coinvolgere lo spettatore, ad abitare la mostra, più che a porsi come osservatore distaccato.
Le opere di Tuttofuoco traducono in immagini un tema che da qualche anno percorre il lavoro dell’artista, quello della trascendenza, di uno stato di semi-coscienza capace di liberare suggestioni e punti di vista inediti da cui guardare alla quotidianità e al presente.

La mostra è attiva fino al 18 febbraio (qui i dettagli).

Patrick Tuttofuoco. Abbandona gli occhi


16. OREA MALIÀ

Via Ugo Bassi 15
Marco Morosini | Reflex mostra a cura di OreART

giovedì 1 e venerdì 2 febbraio h 10-18

sabato 3 febbraio h 20-24

domenica 4 febbraio h 15-18

Marco Morosini (Pesaro 1972) presenta una serie di opere Site specific nello storico spazio OREA MALIÀ di Bologna. Un’ immersione nell’arte con la serie “uominiuomini” inaugurata nel 1998, che si configura come un’affascinante indagine sull’alienazione umana, abbracciando uno stile grafico contemporaneo. Le opere, frutto di un processo industriale, ritraggono figure maschili nate da un antico pittogramma giapponese, rielaborato in una rappresentazione contemporanea: un uomo senza lineamenti, in completo a due pezzi, apatico e indifferente.

La mostra è attiva fino al 30 novembre (qui i dettagli).

Morosini, Reflex


17. CRIPTA DI SAN ZAMA

Via dell’Abbadia 3
Anna Caterina Masotti | A single moment mostra a cura di Alessia Locatelli

giovedì 1, venerdì 2 e domenica 4 febbraio h 10-13 / 16-20

sabato 3 febbraio h 10-13 / 16-22.30

La fotografia è uno strumento capace di restituire l’effimero, rendendo eterno il momento in un procedimento di appropriazione concettuale. Masotti delinea paesaggi a lei cari, si riappropria dei suoi affetti e dei suoi spazi. In un percorso dal buio alla luce, attraverso l’uso di un bianco e nero che coniuga le componenti di una visione estetica e poetica. Restituendo momenti di vita personale l’artista permette di godere e riflettere sulla quotidianità, condividendo l’istante di intimità tramutato in sentimento collettivo, una sospensione temporale per una riflessione sul singolo momento.

La mostra è attiva fino al 4 febbraio (qui i dettagli).

Anna Caterina Masotti. A single moment


18. SCURO COCKTAIL BAR

Via Galliera 11
StorAge mostra a cura di GeaVision e Scuro

3, 4 febbraio h 20:00-00:00

StorAge è una collezione di 12 opere audiovisive di arte generativa, realizzate attraverso l’uso di algoritmi di machine learning in grado di generare immagini in funzione di richieste testuali. Per ogni lavorazione avviata, l’Intelligenza Artificiale ha prodotto centinaia di immagini, che, unite in sequenza, hanno costituito i fotogrammi di 12 video. Ogni opera ha l’ambizione di raffigurare in maniera astratta un episodio evolutivo della vita sulla Terra, dalla formazione del pianeta, all’evoluzione delle sue forme di vita e le catastrofi ambientali che ne hanno segnato di volta in volta l’estinzione.

La mostra è attiva fino al 24 febbraio (qui i dettagli).

https://www.instagram.com/p/C2p5qgoMRuS/


19. PALAZZO PEZZOLI-LUPARO

Piazza Santo Stefano 7
Hotspot mostra a cura di Sascia Deleo

venerdì 2 febbraio h 18:00-22:00
sabato 3  febbario h 11:00 – 01:00
domenica 4 febbraio h 11:00 – 19:00

Hotspot è un arrocco strategico di connessioni con la storia ed il contemporaneo attraverso sculture, fotografie e musica, che simulano e riferiscono. Le sculture di Andrea Poggipollini, la Musica di Federico Poggipollini e le fotografie di Gianluca Perrone, che rimarcano quell’affermazione di Roland Barthes che sottolinea come “le fotografie siano un certificato di presenza”. Detto così, sembrerebbe che la foto possa essere una scatola chiusa, controllata, delimitata (un Hotspot, appunto). Ma in questo caso emerge piuttosto una presenza che è sempre filtrata e soggettivata, una tattica dell’occhio e un compromesso della percezione – come tattica e compromesso sono la messa in scena delle cose.

Hotspot


20. TIRO PRODUCTION

Via Val d’Aposa 1
Word Catching mostra a cura di Elisabetta Eliotropio e Francesca Mandas

giovedì 1, venerdì 2, domenica 4 febbraio h 10-18
sabato 3 febbraio h 10-24 | finissage: 4 febbraio h 17 

Word Catching è una mostra d’arte internazionale che si terrà negli ampi spazi di Tiro Production, nel cuore di Bologna. Frutto di una collaborazione appassionata tra professionisti e artisti provenienti da tutto il mondo, la mostra è nata spontaneamente dall’incontro tra immaginazione e parola.

Oltre 10 artisti italiani e internazionali partecipano con la loro interpretazione all’esposizione con altrettanti linguaggi e tecniche espressive.

La mostra è attiva fino al 4 febbraio (qui i dettagli).

Word Catching


Speciale Fuori Porta

Oltre a quelli per noi imperdibili del centro di Bologna, vi abbiamo fatto una mini selezione fuori dalle mura del centro storico.

La mostra collettiva Minority Shouts Louder presso Want Unconventional Lab, Eva va in Scena mostra realizzata da Giuseppe Palumbo insieme a un team di donne migrate a Bologna e con il sostegno della casa editrice Astorina, presso il Teatro Mazzacorati 1763. 

Alla Casa di Quartieri “Katia Bertusi” il progetto Dusty Dancing – Images from silence di Gabriele Fiolo, e nella nella Sala delle Catacombe del Cimitero Monumentale della Certosa sarà presentata l’opera video The Last Lamentation di Valentina Medda.

Concludiamo con Tempi Nuovi, progetto site specific di Stefano Non composto da due mostre allestite in due sedi: “Menopermenougualepiù (Costruire sull’assenza del referente)” da CUBO in Torre Unipol, mentre “Giraffa con giraffine cosmiche al Museo terrestre” presso la sede di CUBO in Porta Europa. Le due mostre sono parte della settima edizione della rassegna das – dialoghi artistici sperimentali.

 

Altre iniziative

La Cineteca di Bologna, che prosegue la sua indagine sui rapporti tra il cinema e le arti visive, promuovendo al Cinema Lumière e al Modernissimo la rassegna ART CITY Cinema: un omaggio a Eugenio Riccòmini, con i film Dai Carracci a Morandi e La piazza narrata, diretti da Giovanni Mazzanti. E poi il film su Guercino di Giulia Giapponesi, i ritratti di Van Gogh, firmato da Julian Schnabel, Anselm Kiefer, firmato da Wim Wenders, e Jeff Koons, firmato da Pappi Corsicato (calendario completo sul sito cinetecadibologna.it).

Il Sottopasso di via Rizzoli, il nuovo spazio espositivo curato dalla Cineteca di Bologna, ospita la mostra Bologna Fotografata, che sarà affiancata, dal 3 al 25 febbraio, dalla mostra World Press Photo 2023, promossa in collaborazione con Foto Image e World Press Photo Foundation, con gli scatti premiati – nell’anno appena trascorso – dal più prestigioso concorso fotogiornalistico internazionale. 

Negli stessi giorni di ArtCity negli spazi di DumBO ci sarà BOOMing con una doppia performance di Giulio Boccardi e Leonardo Panizza. 

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