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“Crepe Sentimentali”: quando l’ironia aggiusta le emozioni

18-11-2025

Di Carolina Casadio

Credo che capiti a tutti , nella vita di ogni giorno, di avere un collega che ci fa arrabbiare, gestire una lite col proprio partner, incontrare qualcuno che fa rumore sul treno, una situazione che ci fa fermare e dire… “che fatica le persone”. 

Ecco, questo è l’esempio di una “crepa”, un pensiero che si insinua come un piccolo squarcio nel bianco della nostra tela. Immaginiamo ora che ogni giornata sia un quadro bianco e che tutti gli avvenimenti del giorno possano far materializzare una frase, una parola, un’emozione che ci aiuti a fare nostro quell’evento, ma anche ad esorcizzarlo, magari con un commento sarcastico. La tela diventa più o meno nera, a seconda delle giornate.

Dove la vita si incrina, nasce un sorriso.

Possiamo tenere quest’immagine nella nostra mente pensando a quello che Rebecca Dallolio, di professione violinista, ha creato sui canali social. Se andiamo a vedere la pagina instagram di Crepe sentimentali, infatti, ci si staglia davanti un insieme di crepe disegnate su fogli bianchi accompagnate da frasi, scolpite nette sulla carta, che vanno a fare da contorno alle situazioni più disparate della vita quotidiana. 

La filosofia che accompagna questo progetto è la seguente: “Nella vita, se non ci si conforta con un po’ di sana ironia, non si sopravvive!”.

Crepe sentimentali, infatti, cerca di esorcizzare ironicamente le varie difficoltà dell’esistenza, lanciando una frase semplice e diretta, che possa essere condivisa da qualsiasi persona la legga.  

Com’è nato “Crepe sentimentali”?

Questo progetto è nato per scherzo. Più o meno due anni fa ero parte di una produzione musicale, per cui erano previste, come sempre, ore di prove con gli altri componenti dell’orchestra. Stai a contatto un po’ tutti i giorni con uno, con l’altro… e spesso questo porta alla nascita di frequentazioni! Insomma, ho avuto anche io un piccolo flirt con una persona…che però dopo un mese mi dice “guarda, mi dispiace, ma la mia ragazza mi ha scoperto, quindi non possiamo più vederci”. Da lì mi è venuto d’istinto, avendo un foglio davanti, di disegnare una crepa con la penna nera. Poi, dopo un secondo di meditazione, ci ho scritto di fianco “questa incredibile storia d’amore che è finita ancora prima di iniziare”. E quella è stata la prima crepa.

Da questo episodio come è andata avanti?

Da quel momento ogni volta che mi capitava qualcosa di particolare, disegnavo una crepa e scrivevo una frase. Ad un certo punto ho deciso di mettere le foto dei disegni che avevo fatto su instagram e, con sorpresa, ho visto che molte persone hanno iniziato a seguire la mia pagina, fino a chiedermi se non avessi pensato di mettere queste crepe su degli oggetti. Così è nato anche lo shop, dove si possono acquistare maglie, quadretti per l’arredamento, collane e orecchini, candele, felpe e tote bag con le frasi di Crepe. Vendo online e ogni tanto riesco a partecipare ad alcuni mercatini che sono sparsi per la città di Bologna.

Come nasce una crepa?

Nasca prima di tutto dall’ironia. Io vivo sempre tutto con grande sarcasmo, è per me una costante per affrontare le cose, belle o brutte che siano. Dalla vita quotidiana scaturisce sempre un commento, un pensiero che ci porta a riflettere su quello che ci accade. Io quando succede, prendo un foglio, disegno una crepa e scrivo i miei pensieri. E quelle che poi diventano “crepe” hanno origine quasi sempre dalle relazioni fra le persone. Questo vuol dire che qualcosa che io posso dire per scherzo o con ironia su una situazione, può andare a colpire o a risvegliare altre emozioni in altre persone che leggono il commento. Alla fine anche per questo si chiama così, perchè sempre di sentimenti si parla, nel bene e nel male.

Anche se è nato da un’occasione abbastanza casuale, possiamo dire che tutte le tue crepe siano accomunate da un cinismo e sarcasmo verso le situazioni. Pensi che sia un modo per esorcizzare un po’ quello che la vita ci mette davanti?

Sono forse quei commenti interiori che tutti vorremmo fare ma che non possiamo fare. Una dimensione personale che ognuno di noi vede nero su bianco sulla pagina. Ogni crepa ha l’obiettivo di esorcizzare i fastidi del quotidiano con una vena ironica, un po’ per riderci su. Il focus, comunque, è la relazione fra due persone, di qualsiasi tipo, con un’incidenza maggiore per quelle amorose, statisticamente.

Perchè secondo te un disegno che è nato in modo così semplice e spontaneo ha avuto così tanto riscontro?

Credo che un motivo sia che le crepe accadono a tutti. Accade ad ognuno di noi di innamorarsi di qualcuno che non corrisponde, di essere lasciati o di affrontare degli ostacoli in una relazione. Ma non solo: capita a tutti di avere una giornata no e di perdere la calma o di pensare di essere stanco già di lunedì mattina. Inoltre credo che una forza di Crepe sentimentali sia stata fin dall’inizio la semplicità del disegno, è molto diretto, volutamente bianco e nero (come molte emozioni che spesso proviamo nei confronti di una cosa, bianca o nera).

Se dovessi scegliere 3 crepe sentimentali che ti rappresentano di più quali sarebbero?

Per prima sicuramente sceglierei “La calma è la virtù degli altri”, perché so che la tranquillità non è un mood che mi sia mai appartenuto, quindi mi ci rispecchio particolarmente. 

Poi direi “Sì, ok, ma mi stai già annoiando”, perché io ho sempre bisogno di stimoli e di fare qualcosa di nuovo, ho sempre iniziato miliardi di cose e non ne ho finita una. Ecco, questo bisogno di avere intrattenimento lo ricerchiamo anche nelle conversazioni con le persone…ma sappiamo che non sempre è così, e quindi….crepa.

Per ultima metterei “Fastidio”, in quanto sensazione che abbiamo tutti, in entità diverse, in tanti (troppi forse) momenti della vita e da cui in fondo ha avuto origine, poi, questo bisogno di dare sfogo ai pensieri con Crepe!

Qual è il futuro di Crepe sentimentali?

Mi piacerebbe ampliare il più possibile il pubblico perché, raccontando situazioni e sentimenti di persone comuni, ognuno possa avere potenzialmente qualcosa, una collana, una maglia, che virtualmente ci leghi nella condivisione di questa vena ironica, di questa attitudine verso ciò che ci accade. Non perché siano oggetti utili in sé, ma per il mood che c’è dietro, che può essere uno status da affermare in base a come si sta in quella giornata e un plus che ci porteremmo dietro semplicemente indossandoli. 

In base al momento della vita in cui sei, all’orario della giornata, a quanto sei stressato, puoi trovare un crepa che in fondo ti tiri un po’ su. E alla fine, così, ti rendi conto che siamo tutti sulla stessa barca.

Ridiamoci su!

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