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Dieci eventi selezionati in dieci luoghi. Ma anche mostre, installazioni, performance in tutta la città. E un progetto speciale. E’ Art City Bologna

25-01-2018

Di Silvia Santachiara

Dieci eventi selezionati in dieci luoghi per esplorare il contemporaneo, tra mostre, installazioni e performance.

Ma anche un fitto calendario di appuntamenti in tutta la città. E un progetto speciale.

Dal 2 al 4 febbraio torna Art City Bologna, il programma di eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, con il coordinamento dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.

Novità di quest’anno un progetto speciale che vede protagonista l’artista russo Vadim Zakharov con la performance esilarante e sovversiva “Tunguska Event, History Marches on a Table”, ideata in occasione del centenario della Rivoluzione russa. Presentato recentemente alla Whitechapel Gallery di Londra, lo spettacolo è visibile in prima assoluta per l’Italia con tre repliche, da venerdì 2 a domenica 4 febbraio, negli spazi dell’ex GAM. Invita a sedersi intorno a un insolito palcoscenico – un tavolo rettangolare lungo diversi metri, sopra il quale agisce un cast di attori e ballerini – e gli spettatori assistono alla rievocazione di alcuni eventi avvenuti nella prima metà del Novecento, in un viaggio umoristico attraverso il tempo e la storia.

Progetti curatoriali, monografici e ideati ad hoc per un determinato luogo. Questo invece il fil rouge che accomuna i dieci eventi selezionati che porteranno a Bologna le migliori manifestazioni artistiche e le contaminazioni tra i linguaggi del contemporaneo con alcuni dei più nomi più interessanti della scena nazionale e internazionale: Katarina Djzelar, Yuri Ancarani, Jacopo Mazzonelli, Erin Shirreff, Luca Pozzi, Home Movies + Giuseppe De Mattia, Hana Lee Erdman, CT (Matteo Ceretto Castigliano), Roberto Pugliese e Alessandra Messali.

Nella Cappella di Santa Maria dei Carcera a Palazzo Re Enzo sarà presentata invece la video-installazione “La malattia del ferro“, di Yuri Ancarani, arricchita dal wall drawing permanente di David Tremle.

Il Museo internazionale e biblioteca della musica accoglierà l’intervento Sonografia di Jacopo Mazzonelli, a cura di Chiara Ianeselli, che si concentra sul segno musicale inteso come alfabeto sonoro.

Nel Salone Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi continua la prima personale in Italia dell’artista di origine canadese Erin Shirref, a cura di Simone Menegoi. La mostra si compone di due parti: un video, proiettato in dimensioni cinematografiche, e una serie di sculture.

The Grandfather Platform è un progetto site specific concepito da Luca Pozzi per la Sala dei Carracci di Palazzo Magnani, curato da Maura Pozza e promosso da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit nell’ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani. La piattaforma permette, da una parte, di ammirare a distanza ravvicinata gli affreschi carracceschi, dall’altra di iniziare un viaggio dimensionale quantistico tra tempi diversi non linearmente interconnessi

C’è poi l’intervento di arte pubblica STREET/FRAMES ideato e curato da Home Movies + Giuseppe De Mattia. L’installazione si compone di sequenze di pellicole 8mm e 16mm, selezionate dall’Archivio di Home Movies, tra migliaia girate a Bologna da tanti cine-occhi amatoriali

Alla Fondazione Collegio Artistico Venturoli, l’artista e coreografa Hana Lee Erdman presenta Animal Companion and Telepathic Elegance, una performance che invita i partecipanti a espandere il proprio repertorio relazionale, apprendendo e applicando i principi che informano i rapporti tra animali appartenenti a specie diverse per esplorare forme non discorsive della relazione. La performance, a cura di Chiara Vecchiarelli con Galerie (Simon Asencio e Adriano Wilfert Jensen) e co-prodotta da Art City e Arte Fiera, si inserisce nel ciclo The Intensive Curses, una serie di performance in forma di workshop ideate per il programma di Arte Fiera Polis / Special Projects: Performing the Gallery.

Negli spazi della Velostazione Dynamo ci sarà B-wall, il format che prevede di invitare un artista, con cadenza annuale, per realizzare un’opera murale nella sala all’ingresso. Sarà CT (Matteo Ceretto Castigliano) a partecipare quest’anno, la cui ricerca, nata nell’ambito del graffiti writing, si è evoluta verso forme astratte e di stampo minimalista.

Roberto Pugliese presenta invece Transanatomy, un progetto espositivo, a cura di Felice Moramarco, incentrato sui processi di ibridazione tra uomo e macchina, animato e inanimato, naturale e artificiale.

Il programma di Art City  si conclude con Lo Slancio, ideato da Alessandra Messali per il Museo della Specola, a cura di Giulia Morucchio e Irene Rossini. L’intervento, che si ispira alle molteplici possibilità di lettura di un contesto museografico, mette al centro la figura dell’astrofilo e ha come tema il rapporto tra osservazione, conoscenza e rappresentazione, tra attività amatoriale e professionismo. A consolidare questa narrazione, all’interno della collezione permanente della Specola sono inseriti alcuni materiali e produzioni amatoriali, raccolte in collaborazione con realtà astrofile italiane.

Sabato 3 febbraio torna invece la notte più lunga dell’anno dedicata all’arte con l’apertura straordinaria di 14 gallerie, ma anche spazi espositivi, palazzi storici e negozi. Parliamo ovviamente di Art City White Night, la notte bianca dell’arte.

Il tutto in concomitanza con Arte Fiera, la fiera d’arte moderna e contemporanea che si svolge dal 2 al 5 febbraio nei padiglioni 25 e 26 di BolognaFiere. E che da 42 anni è fulcro del mercato dell’arte nazionale.

Saranno 152 le gallerie, a cui si aggiungono 30 espositori per un totale di 182 presenze.