Design & Moda

Forbici, colla e riviste anni Cinquanta. I Collage Vintage di Maria Grazia Preda

25-07-2018

Di Matilde Govoni

L’eleganza, il rock’n roll, i blue jeans e l’affascinante James Dean.

Sì, stiamo parlando degli anni Cinquanta, un periodo di estremo ottimismo e rinascita che Maria Grazia Preda ha riportato tra noi attraverso la tecnica del collage.

È tempo di sorridere, è ricostituente e fa proprio bene!

I Collage Vintage di Maria Grazia Preda attraverso l’ironia vogliono riportare alla luce un decennio pieno di ottimismo e di rinascita. La figura della donna gioca un ruolo fondamentale: femminile, emancipata e battagliera accostata a loghi, parole e immagini lancia messaggi positivi che stimolano lo spettatore ad attingere alle infinite risorse interiori che ogni individuo è capace di manifestare, anche e soprattutto in circostanze avverse.

“Vorrei contagiare le persone con la positività, attraverso i miei Collage Vintage“, dice.

Di che materiali hai bisogno per la realizzazione dei tuoi quadri?

Forbici, colla e riviste anni Cinquanta”.

Come mai la scelta proprio degli anni Cinquanta?

“Mi sono innamorata dell‘eleganza e della perfezione che avevano le figure femminili sulle riviste di moda”.

Com’è inizita questa attività?

“Stavo allestendo una vetrina di intimo e decisi di abbellirla con uno dei miei quadri. Un passante lo ha notato e ha chiesto se era in vendita, e da lì è iniziato tutto”.

Cosa ricordi con piacere di Collage Vintage?

“L’anno scorso ho deciso di partecipare insieme ad altri artisti a Paratissima 2017 e ho vinto il premio Rocca Vintage come migliore artista emergente. Un’emozione indescrivibile che ricordo con estrema felicità”. 

La creatività hanno portato Maria Grazia ad una nuova interpretazione degli anni Cinquanta: moderna, fresca ed innovativa. Oggi i suoi lavori si possono acquistare e ammirare da RiSalto Bottega Creativa in via Rialto 13/b e da Giò Studio, Galleria Cavour a Bologna.

Una donna indipendente, ottimista che trasmetta positività, non solo nelle sue opere.

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