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Fumettisti fantastici e dove trovarli. Bilbolbul porta a Bologna i supereroi

12-11-2018

Di Giulia Fini

No, non c’entra niente Harry Potter, ma il mondo fantastico in cui è immerso un po’ sì.

Alcuni autori, come J.K. Rowling, riescono a costruire altri mondi, un altrove che però ha molti punti di contatto con la nostra realtà. A loro è dedicata questa 12ᵃ edizione di BilBOlbul, il festival internazionale di fumetto, ideato e organizzato da Hamelin Associazione Culturale. Dal 22 al 25 novembre in diversi luoghi della città ci si potrà immergere nel mondo del fumetto con mostre, incontri, workshop, spettacoli, proiezioni, un convegno, attività per bambine e bambini, scuole e biblioteche e un ricco calendario di eventi off.

David B.

Nelle sale cinematografiche ormai sono onnipresenti, e quest’anno per la prima volta sbarcano anche all’interno del festival: sono i supereroi. Per l’occasione sarà allestita la mostra Mostri, uomini, dei, dedicata a “the King of comics” Jack Kirby, il papà degli eroi dei fumetti Marvel che fanno ormai parte della cultura pop, tra cui i Fantastici Quattro, Thor, Hulk, Iron Man e gli X-Men. Inaugurerà il 24 novembre alle 12 negli spazi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con una selezione di oltre 70 tavole.

Jack Kirby

 

“Nel mondo del fumetto contemporaneo spesso si dà spazio ai racconti realistici. Il rischio è non considerare il valore di un fumetto quando crea un altro mondo – dice Emilio Varrà, presidente dell’associazione Hamelin – Si può utilizzare il fantastico anche e soprattutto per raccontare la frustrazione del vivere presente”.

L’esplorazione di fantastico inaugura il 22 novembre alle 15 con una lectio magistralis di David B. uno dei più importanti autori mondiali di graphic novel; continua poi con la prima mostra mondiale di Mat Brinkman autore contemporaneo che mischia alle influenze del fantastico quelle dei videogiochi e del punk: dopo tanti anni ha acconsentito a ristampare i propri libri ed esporre le proprie opere, e farà la sua apparizione anche durante il festival. Una mostra e un convegno all’Accademia delle belle arti sono dedicati a uno dei grandi maestri del fumetto italiano, Guido Buzzelli che con il suo La rivolta dei racchi del 1966 ha realizzato il primo graphic novel della storia. Presenti anche le fumettiste emergenti, due Alice nel paese delle meraviglie contemporanee: Amandine Meyer creatrice di strambi universi, colorati ed eccessivi e i lavori di Emelie Ostergren, dove l’inconscio ha il sopravvento sul mondo reale.

Mat Brinkman

Ci sarà spazio anche per i disegnatori italiani contemporanei, tra cui Francesco Cattani, che ha realizzato il manifesto per questa edizione del festival, Gianluca AscioneCristina Portolano, con mostre e incontri. Quest’anno anche il primo Ping Pong tra autori, un ciclo di incontri che fa dialogare coppie di fumettisti mettendo a confronto le loro storie in programma per giovedì 22 alla libreria Modo Infoshop (via Mascarella). Tra gli incontri off segnaliamo la presentazione delle 30 tavole realizzate da Simone Massi per il documentario La Strada dei Samouni di Stefano Savona di cui via avevamo già parlato.

Francesco Cattani, manifesto 12a edizione Bilbolbul

Che cosa c’entra la scienza con l’arte del fumetto? Ve lo spiegheranno venerdì 23 novembre gli autori di Erccomics, progetto finanziato dall’Unione Europea, che vuole valorizzare la comunicazione scientifica attraverso la narrazione visuale: fumettisti e scienziati uniti per creare nuovi modi di comunicare, attraverso il fumetto digitale.

Anche cinema e musica sono coinvolti: in collaborazione con il Cinema Lumiere sarà organizzata una serata speciale per ripercorrere la carriera di Bonvi in cui verranno proiettati alcuni episodi della serie animata di Sturmtruppen; inoltre venerdì 23 sarà presente Gipi per presentare al pubblico di Bologna il suo ultimo film Il ragazzo più felice del mondo. Ad unire fumetto e musica invece il progetto Segnosonicoin collaborazione con il Bologna Jazz Fest, il 20 novembre al Teatro Testoni un gruppo di studenti e studentesse porteranno in scena un concerto disegnato, risultato del laboratorio di improvvisazione grafica e musicale.

Amandine Meyer, dalla sere “Jardin”

“Il festival punta sempre di più a ‘defestivalizzarsi’ – spiega Varrà – abbiamo una progettualità annuale. Vediamo che è molto richiesta una formazione sul tema del fumetto in biblioteche, librerie e scuole”. È proprio il lavoro di formazione dedicato ai giovani un altro dei tasselli del festival, attraverso incontri e laboratori che intendono affrontare temi delicati come violenza di genere, educazione alle differenze e relazione con l’altro.

Per informazioni e iscrizioni ai laboratori si può scrivere a bbbragazzi@bilbolbul.net. Mentre il programma completo con tutti gli incontri e le mostre lo travate sul sito.

 

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