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100 anni di Gianni Rodari: il tributo alle sue Filastrocche in un album. Il progetto di Francesco Locane

23-10-2020

Di Redazione

Il 23 ottobre del 1920 nasceva ad Omegna, sulle sponde del lago d’Orta, uno dei personaggi più iconici della letteratura per bambini: Gianni Rodari. Giornalista per L’Unità, pedagogo, riformatore sociale, e abile narratore che ha fatto dell’uso della filastrocca un acuto espediente nella lotta di uguaglianza sociale. Al centenario dalla nascita, il sua lascito viene omaggiato con un progetto ideato e curato dal giornalista Francesco Locane.

Le storie del libro Filastrocche in Cielo e in Terra, edito nel 1960 da Einaudi con illustrazioni di Bruno Munari, sono state trasposte in musica nel 1972 con un album curato da Virgilio Savona e Lucia Mannucci (Quartetto Cetra). Da qui la genesi del tributo collettivo in chiave musicata Rifilastrocche in Cielo e in Terra. Il disco è disponibile in esclusivo download digitale su Bandcamp dal 18 Settembre 2020, e contiene reinterpretazioni delle opere di Rodari firmate da artisti della scena musicale italiana, tra cui Dente, Colombre & Maria Antonietta, I Camillas, e molti altri.

La traccia su cui hanno lavorato i Camillas è dedicata a Mirko Bertuccioli “Zagor”, tragicamente scomparso quest’anno a causa del Covid.

Il progetto è mosso da un intento benefico, i proventi dei download infatti saranno destinati all’impresa sociale Con i bambini, impegnata nel contrasto della povertà educativa minorile in Italia. Tema questo particolarmente in linea con l’ideologia dello stesso Rodari, il quale ha incentrato la sua arte sulla sottile commistione tra educazione e rivoluzione socio-politica, ma più precisamente, dedicandosi ad un messaggio di inclusione dei ceti meno abbienti e in particolare alla cura dei bambini.

Ad anticipare l’uscita dell’album c’è stato il videoclip del singolo Filastrocca impertinente nella versione del cantautore fidentino Dente, pubblicato il 14 Settembre. La traccia è accompagnata da un video animato: un viaggio che attraversa il mondo di tutte le filastrocche musicate, popolato dagli animali e dai personaggi protagonisti in ogni traccia dell’album.

La società bolognese Housatonic ha realizzato il video e la coloratissima copertina, disponibile anche in versione bianco e nero, pronta da colorare dai bambini di oggi e da quelli di ieri.

 

“I miei genitori mi hanno regalato la musicassetta delle Filastrocche in Cielo e in Terra di Gianni Rodari verso la metà degli anni ’80. Ero piccolo, ma i libri del poeta e scrittore di Omegna li conoscevo già: i suoi personaggi facevano parte della mia vita, le sue filastrocche e i suoi racconti hanno contribuito alla mia crescita e a quella di tantissimi bimbi in tutto il mondo”.

Questo racconta Francesco Locane, giornalista ed esperto di musica, curatore dell’iniziativa con cui abbiamo fatto due chiacchiere per scoprire qualcosa in più sulle Rifilastrocche in Cielo e in Terra:

 

Ci racconti come è nata l’idea di questo progetto-tributo? 

“Ho iniziato a pensare alle ‘Rifilastrocche’ un anno fa, nell’ottobre 2019. Il nome di Rodari era spuntato tra i commenti sul profilo Facebook di un’amica e mi è venuto in mente ancora una volta ‘Filastrocche in Cielo e in Terra di Gianni Rodari’, un disco uscito nei primi anni Settanta in cui Lucia Mannucci e Virgilio Savona, marito e moglie nel leggendario Quartetto Cetra, mettevano in musica alcune delle filastrocche uscite nella raccolta del 1960.

Ho pensato che sarebbe stato bello se alcune delle musiciste e dei musicisti contemporanei si fossero messi al lavoro su quelle composizioni, reinterpretandole. Un po’ alla volta questa fantasia ha iniziato a prendere contorni più definiti, fino a che non ho fatto la prima telefonata a uno delle artiste coinvolte, convincendola nel giro di un minuto. Ed è cominciato tutto sul serio”.

 

Gli esordi di Rodari sono nel giornalismo, che affinità personali e professionali senti?

“Sono già felice e imbarazzato per essere indegnamente affiancato al nome di Rodari per questo disco, parlare di affinità professionali è qualcosa che mi riesce difficile. Credo che la professione del giornalista, senza togliere nulla alle responsabilità personali, sia indissolubilmente legata ai tempi raccontati e mi pare che, per molti versi, il mondo vissuto da Rodari sia davvero lontano dal nostro. Personalmente chissà com’era: sarei felice solo di avere un pizzico della sua curiosità e intelligenza”.

Francesco Locane | Foto di Lorenzo Burlando

Gianni Rodari, oltre ad essere l’unico italiano insignito del premio Hans Christian Andersen per la letteratura infantile, è stato anche reporter, pedagogo e riformatore educativo e sociale in un periodo critico della storia Italiana. La sua narrativa è stata infatti considerata chiave di svolta nell’integrazione e l’educazione delle classi meno abbienti. Quale dei suoi messaggi ritieni essere tutt’ora validi e in quale forma?

“Direi che la stragrande maggioranza dei contenuti espressi da Rodari siano validi anche oggi: oltre alla forma, il punto è vedere se, come, quando, e da chi, vengono coltivati. Pensiamo al concetto di libertà, a quanto è puro (sebbene calato nella realtà) nelle parole di Rodari e a quanto sia volgarizzato oggi. Per Rodari la libertà era un valore da raggiungere, proteggere e tramandare. Oggi è una parola talmente abusata che rischia di svuotarsi, diventando talvolta un semplice grimaldello dialettico per sostenere le proprie posizioni in dibattiti più o meno seri”.

 

Le Rifilastrocche in Cielo e in Terra è un progetto culturale, artistico e solidale, a sostegno dell’associazione Con I Bambini. Ci parli di questo connubio tra arte e beneficenza? 

“Non saprei cosa dire sul connubio tra arte e beneficenza in senso ampio, ma posso dirti che questo progetto è nato con la volontà di raccogliere denaro e di destinarlo a un’associazione, un organismo o un ente che si occupasse della salute e dell’educazione dei bambini. L’impresa sociale beneficiaria è stata scelta di comune accordo dalla maggioranza dei partecipanti al progetto”.

 

Il primo capitolo in video delle Rifilastrocche è stato pubblicato il mese scorso, con il brano di Dente. Tanti artisti noti sono stati reclutati per il progetto. Cosa ci puoi raccontare del dietro le quinte delle varie collaborazioni?

“Le persone che ho scelto per il progetto sono amici o conoscenti di vecchia data, persone che ho conosciuto quando mi occupavo di musica in radio e con cui ho costruito dei rapporti, più o meno intensi, anche al di fuori dell’ambito strettamente professionale. Oltre a ciò, sono persone che hanno una certa sensibilità per le parole dette e scritte, e spesso sono cresciute come me insieme ai libri di Rodari.

Quando le ho radunate tutte per distribuire i brani del disco originale, ho detto che sarebbe stato matematicamente impossibile che ognuno avesse il pezzo che più sentiva vicino, ma comunque ho chiesto che mi inviassero una lista di tre canzoni preferite. D’accordo, più di qualcuno mi ha dato carta bianca, ma alla fine tutte le canzoni che sentite rientrano nelle preferenze di chi le aveva espresse. Ancora non mi capacito di come sia possibile”.

 

Tra le 19 tracce presenti nella tracklist dell’album digitale, in quale ti identifichi e perché?

“Non posso scegliere: ti assicuro che, mentre arrivavano nella mia casella di posta elettronica una dopo l’altra, settimana dopo settimana, mi hanno emozionato profondamente tutte”.

 

Qui sotto in anteprima e sul nostro IGTV trovate la performance video con introduzione del brano Ferragosto di Moro (Massimiliano Morini) dei Moro & the Silent Revolution!

La tracklist completa

1 – L’accento sulla A – Alessandro Grazian

2 – Il gatto inverno – Francesca Bono

3 – La scuola dei grandi – Alessandro Fiori e Stefano Santoni

4 – Teledramma – Silva / Phill Reynolds

5 – Il gioco dei “se” – Matteo Fiorino

6 – Ferragosto – Moro & the Silent Revolution

7 – Sul duomo di Como – Pecori Greg feat. Serena Altavilla

8 – Re Federico – I Camillas

9 – I colori dei mestieri / Gli odori dei mestieri – Colombre & Maria Antonietta

10 – Pesci, pesci – Laura Loriga

11 – Dopo la pioggia – Cristallo

12 – Il ragioniere a dondolo – Naddei Naddei

13 – Il malatino – Fabio Cinti

14 – Il vagone letto – Canarie

15 – Filastrocca impertinente – Dente

16 – Il giornale dei gatti – Setti

17 – L’uomo di neve – Francesca Amati (comaneci)

18 – Un tale di Macerata / Un signore con tre cappelli – Angus McOg e Meike Clarelli

19 – La bella addormentata – OoopopoiooO

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