Design & Moda

Gioielli in corteccia e cemento. Lindanera fa convivere natura e città

05-03-2018

Di Bruna Orlandi

Valentina Andrea Toni ci tiene a ribadirlo: LINDANERA si scrive tutto attaccato.

È importante!

Il nome che l’artigiana ha scelto per le sue creazioni richiama, infatti, un omonimo paesino fantasma situato alle pendici dell’Aspromonte, un luogo dove una fitta vegetazione si fa largo tra vecchie case in sasso in una dicotomia che esprime appieno la filosofia di Valentina, nelle cui collezioni la natura è rappresentata dalla corteccia e la città dal cemento.

Valentina realizza dalla A alla Z orecchini, collane e qualche paio di gemelli e la sua ricerca parte dal materiale. Il cemento lo crea in laboratorio e i pezzi di corteccia li va a cercare durante le sue camminate e i suoi viaggi.

La prima volta che ho avvistato le sue collezioni vagavo in un mercatino artigianale e mi ha stupito che uno dei materiali che più amo, con cui ho realizzato il top della mia cucina (e il top della cucina per me è sacro) potesse trasformarsi in un bijoux.

Si forma all’Accademia di Belle Arti di Bologna ma la vera anima delle sue creazioni sono i luoghi in cui ha vissuto, che lei si porta fieramente dietro e addosso.

Da cosa trae spunto l’idea?

Dal paesaggio che mi circonda: vivo in un piccolo paesino nella provincia reggiana, un paese inglobato dalle industrie ceramiche ma anche delicatamente disteso tra il fiume e le colline, che dopo poco cedono il passo all’Appennino. Ho voluto quindi ricreare una sorta di metafora in cui i materiali che utilizzo rappresentano la natura e la città, e dove secondo me le due realtà devono coesistere in sintonia, l’una insieme all’altra. Lindanera si propone di concretizzare la battaglia quotidiana tra civiltà e natura proprio tramite l’utilizzo degli scarti di questo scontro. Nobilitare ciò che è ignorato, che è impunemente simbolo di brutalità ma anche di convivenza”.

Hai scelto corteccia e cemento, entrambi molto materici e poveri. Come mai questi due materiali? E quale hai utilizzato prima?

“Sono entrambi poveri e apparentemente senza valore, ma che trasformo in qualcosa di prezioso e unico da indossare. Mi affascina il fatto che siano materiali insoliti per creare gioielli e questo incuriosisce le persone quando li osservano. I primi gioielli, realizzati in corteccia, sono nati quando frequentavo l’Accademia di Belle Arti. L’idea è venuta da alcune fotografie microscopiche: mi incuriosivano molto le linee geometriche e mai casuali che la natura poteva assumere così, partendo da quelle forme, ho iniziato a fare degli schizzi e dei bozzetti. Inizialmente volevo utilizzare il legno, poi ho optato per la corteccia, materiale insolito che non avevo mai visto usare per dei gioielli e la cui texture mi ricordava le fotografie da cui ero partita. Il cemento arriva dopo per dare un netto contrasto sia visivo che concettuale. Abito in una zona industriale e la maggior parte delle persone che conosco lavora nel campo ceramico: volevo creare qualcosa che richiamasse quella parte della mia vita. Nei miei gioielli cerco di far convivere le due facce del mio paese e del mio carattere. Vivo la città, mi muovo, viaggio ma quando questa vitalità si esaurisce devo sempre ritornare alla natura e al mio Appennino”.

 

Se vedi una corteccia in giro, sai da subito cosa diventerà?

“Non sempre, spesso raccolgo delle cortecce che poi si rivelano fragili e non adatte per essere lavorate, non è semplice trovare quelle giuste. Le forme che assumeranno i gioielli me le suggerisce la corteccia stessa durante la fase di taglio, infatti seguo le linee e la texture della superficie del materiale”.

Se faccio la doccia indossando un oggetto Lindanera, si rovina?

“Dipende, io lo sconsiglio, soprattutto per i gioielli con l’oratura che sono più delicati. Per quanto riguarda quelli in cemento grezzo, però, molte ragazze mi hanno detto che li tengono anche al mare o sotto la doccia”.

Ho cercato Lindanera su Google e ovviamente del paese nemmeno l’ombra.

Dei gioielli invece sì.

Oltre che online su Etsy, la collezione Lindanera la si può trovare a Bologna da GrucciaAlterna in Strada Maggiore 58/a e nei mercatini di design autoprodotto e non convenzionale proposti in città, dove Valentina ama raccontare quello che sta dietro ogni gioiello.

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