Design & Moda

Dalla natura nascono le lampade-scultura di Kera Ecodesign

10-12-2017

Di Silvia Santachiara

“Era l’estate del 2010. Passeggiavo sulla spiaggia e dopo diverse esperienze in studi di architettura non sapevo davvero come continuare il mio percorso professionale, poi guardando quei due tronchi ne ho visto subito una lampada. E sono tornata a Bologna con il bagagliaio dell’auto dei miei stracolmo di rami». Sorride con l’entusiasmo di chi è riuscito a dare una svolta alla propria vita professionale, quasi per caso. Con quei tronchi, poi levigati, assemblati e dipinti a mano, Laura Cera, 38 anni, architetto e designer, ha realizzato le prime lampade da tavolo scultoree e lanciato la linea “Trunky”, oltre al suo marchio Kera Ecodesign

Poi…

“Ho iniziato a sperimentare…la lampada Nido è realizzata con aghi di pino marittimo intrecciati a mano che riprende, per materiali e forma, un vero e proprio nido d’uccello. Poi c’è la linea Pallekt di lampade a parete realizzate con pallet decorato con rami sottilissimi che gli si avvolgono intorno, foglie o cortecce. Oppure le lampade Orimono, in cui la struttura in metallo bianco si contrappone alla dinamicità della decorazione con rami di salice e foglie di palma. E ancora rami suggestivi diventano protagonisti delle illuminazioni a parete Hikari, Sono tutte lampade, arredi e complementi realizzati con materiali naturali di recupero come tronchi, rami, foglie, cortecce, a cui dò nuova vita”.

 

 Dal 2013 utilizzi la bricola, il legno di rovere dei pali della laguna di Venezia. Come ti sei avvicinata a questo materiale?

“Ero al Macef quando si è avvicinato un signore che mi ha detto: “Sei l’unica qui che recupera legno. Io rappresento un’azienda che si occupa di recupero della Briccola e, oltre ai rivestimenti, vorremmo realizzare altro”….così è nata la nostra collaborazione…”

 Da una collaborazione ad un marchio tuo…

“Si, quell’esperienza poco dopo si interruppe ma grazie a lui mi sono innamorata di questo materiale unico al mondo. Così ho creato con il mio compagno il marchio Bricale e abbiamo lanciato la collezione Continuo alla Venice Design Week 2015. Molte aziende utilizzano il legno di briccola, ma in maniera grezza e solitamente per realizzare tavoli. Anche noi abbiamo iniziato utilizzandolo grezzo, con la sedia Ethereal, una seduta scultorea realizzata in legno e plexiglass che abbiamo esposto anche a Londra e New York. In seguito ci siamo orientati su fogli di briccola più sottili e su una concezione innovativa di questo materiale. Tutte le mie linee si possono vedere su www.keraecodesign.com”

 

Spiegaci meglio…

“In Continuo Collection la briccola viene utilizzata come un foglio unico ripiegato che aderisce e segue la forma del vetro. La continuità del legno rimane così inalterata, nel tempo e nello spazio, da cui il nome “Continuo” della collezione. Oltre a lampade, una serie esclusiva di tavolini da salotto, tavoli da pranzo e consolle realizzati grazie ad una tecnica speciale. La novità, infatti, è che il foglio di briccola è fissato al vetro, non inglobato, per essere toccato con mano in tutta la sua spettacolarità materica. Un mollusco che si nutre del legno lo scolpisce in modo irripetibile e ogni pezzo è davvero unico”.

Tre parole per descrivere il tuo brand.

“100% Made in Italy, ecosostenibile, innovativo”.

Un’ultima curiosità. Perché Kera?

“Lo pseudonimo KERA, all’evidente assonanza con il mio cognome, unisce il significato in giapponese di blocco di acciaio dal quale viene forgiata la katana, la tradizionale spada dei samurai. Come una spada del bene, voglio condividere il mio amore per la natura. Un amore che è nato da bambina, quando i miei genitori, ogni estate, mi portavano in campeggio”. (sorride)

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