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La notte e le sue vite nascoste. “La Città sul Retro”, il corto underground di Marameo

22-07-2020

Di Stefano Laddomada
Un apicoltore, un cuoco di tacos, un cavallo e due ragazzi in vespa.
Bologna, in versione notturna, nel ruolo di protagonista e scenografia nel quale si sviluppa la storia di questi personaggi nel cortometraggio di Marameo “La Città sul Retro”. 
La dimensione nella quale veniamo trasportati dalle immagini colpisce subito per la familiarità che molti di noi hanno con la città. Diverse le storie che ci vengono presentate, dal piccolo mondo di Sabor Latino, chiosco di cucina Sud Americana sui viali, alle passerelle in Vespa sgasando in piazza Santo Stefano. Poi ancora quello che sembra essere un apicoltore, intento a cacciare suoni su via Saragozza trainato dal suo microfono come un rabdomante dall’acqua. Le location le conosciamo tutti, l’immaginazione di Marameo ci racconta però una Bologna diversa, inaspettata e surreale. Chi torna a casa alle 5, dopo aver fatto serata, forse capirà.
Da dove è nato il tuo desiderio di documentare questo aspetto della città e come ha influenzato la tua attività artistica?

“Tutto è iniziato con i graffiti, la notte, lo spazio urbano e le persone. Trascorrevo lunghe notti in giro per la città a dipingere e con il passare del tempo ho percepito che non si trattava solo di graffiti, bensì dei luoghi, delle storie e delle persone che incontravo. Continuavo a incrociare personaggi unici che inseriti nei loro contesti urbani creavano il tessuto sociale di Bologna notturna ed ho capito che erano storie da documentare. La libertà di agire in strada è stato ciò che di Bologna più mi abbia influenzato. Quasi anarchica direi, la libertà di fare qualsiasi cosa in strada: nel bene e nel male. Se cammini in città a dorso di un elefante e hai una buona storia pronta in mente da raccontare come giustificazione, fatti avanti, basta che sia notte. Bologna ha la capacità di ricevere eventi e accadimenti in maniera non letterale”.

Come mai hai scelto Marameo come nome d’arte?

“Non voglio dirlo, preferisco che ognuno lo interpreti a modo suo”.

Cosa rappresenta per te Sabor Latino?

“Sabor Latino non rappresenta qualcos’altro, rappresenta se stesso: è magia.  La luce al neon, il traffico, il tempo sembra in attesa di scorrere”.

Cosa si prova ad avere un proprio corto-metraggio in programma a Cinema Sotto le Stelle?

“Ancora non so cosa pensare, ho bisogno di vedere e ascoltare la reazione del pubblico. Il tutto prenderà senso solo in quel momento. Da qui alla proiezione succederanno altre cose in città…”

La città sul retro è un omaggio a Bologna tra punk e romanticismo, un atto d’amore verso la città che superficialmente spicca alla mente per i suoi tetti rossi e per i tortellini e che in questa nuova dimensione rapisce chi la vive in profondità.

Per chi vuole vedere La città sul Retro sul maxi schermo, l’appuntamento è in piazza Maggiore martedì 28 luglio alle ore 21, prima della proiezione di “E Allora Mambo”, all’interno della rassegna Cinema Sotto le Stelle.
Qui invece, per chi non può aspettare