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Sempre più confusi e persi. Bilbolbul 2019 contro la crisi dell’immaginario. La nostra guida agli eventi

29-11-2019

Di Giulia Fini

Il fumetto come forma espressiva ha ormai raggiunto la piena maturità artistica, ora la sfida per gli illustratori è quella di riuscire ad esprimere la complessità del presente.

È quello che Bilbolbul, Festival Internazionale di Fumetto, cerca di fare quest’anno per la sua 13a edizione, mettendo in mostra le migliori produzioni del fumetto d’autore che tentano di indagare il tema dello spaesamento, una condizione in cui ci troviamo tutti, di perdita di memoria storica e di crisi generale dell’immaginario che rende difficile pensare al futuro ma che, contemporaneamente, apre a nuove forme di espressione artistica.

Sono tantissimi i luoghi del centro storico in cui sono organizzati eventi, incontri con gli autori, proiezioni, live e laboratori per ragazzi a cura dell’Associazione Hamelin, in programma dal 29 novembre al 1 dicembre.

Novità di quest’anno è la radio del festival nata dalla collaborazione con Usmaradio, webradio dell’Università della Repubblica di San Marino. Oltre a una selezione musicale ad hoc, trasmetterà le dirette degli incontri principali, interviste agli ospiti e una serie di interventi in cui autori come Gianluca Morozzi, Tiziana Lo Porto, Vincenzo Filosa e Paul Gravett consiglieranno al pubblico cinque fumetti per loro significativi.

La Biblioteca Salaborsa sarà sia il quartier generale, il bookshop e punto informazioni. Si potranno anche acquistare alcune delle autoproduzioni internazionali e i libri dei protagonisti del Festival, o partecipare ai firmacopie con gli autori.

Quest’anno Bilbolbul allarga le sue collaborazioni con due spazi in città: il Das – Dispositivo Arti Sperimentali (via del Porto 11/2), uno spazio di produzione artistica che ospiterà due momenti di scambio tra fumetto e letteratura e Spazio b5 (vicolo Cattani 5/b), studio-store creativo dedicato al design, all’architettura e alla fotografia nel cuore di Bologna, che diventa vetrina centrale del Festival con la mostra dedicata a Chris Reynolds.

 

Qui vi consigliamo alcuni degli eventi tra i più curiosi:

Alberto Breccia. Il signore delle immagini | mostra 

Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (via Delle Belle Arti 54)
30 novembre 2019 – 7 gennaio 2020
Inaugurazione sabato 30 novembre alle 12

Ha realizzato graphic novel quando ancora non esistevano, creando un ponte tra fumetto popolare e fumetto d’autore. Tra le sue opere più conosciute, le riduzioni da Lovecraft e da Poe, le serie scritte da Oesterheld come Sherlock Time, Mort Cinder e una nuova versione de L’Eternauta, le biografie del Che, realizzate con il figlio Enrique, e di Evita.

Classe 1919, Alberto Breccia ha raccontato visivamente un’epoca oscura. È stato amato da intellettuali italiani come Oreste del Buono, Umberto Eco e Fruttero & Lucentini, che lo hanno considerato fuori dal coro di chi ha fatto del narrare per immagini semplicemente un lavoro.

È dedicata a lui la mostra organizzata da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con il sostegno di Comune di Bologna – Istituzione Biblioteche Bologna a cura di Daniele Brolli.

Tavola da "I miti di Cthulhu" di Alberto Breccia, in mostra al Festival del fumetto Bilbolbul 2019

I miti di Cthulhu di Alberto Breccia


BBB Room di Mariachiara Di Giorgio e Kalina Muhova | mostra

Albergo Al Cappello Rosso (via De’ Fusari 9)
Inaugurazione 1 dicembre alle 19,30

L’albergo Al Cappello Rosso fin dalle prime edizioni di BilBolbul è diventato una sorta di carnet degli ospiti del festival: invita gli artisti e le artiste a lasciare una traccia del loro passaggio nelle BBB Room, stanze a tema che ogni anno vengono trasformate, ridisegnate, riallestite. Un progetto in collaborazione con due editori, Topipittori e Canicola.

Quest’anno tocca a Mariachiara Di Giorgio, illustratrice per l’infanzia, autrice di Professione coccodrillo vincitore del Premio Andersen come miglior libro senza parole, che popolerà una delle stanze coi suoi personaggi. La camera accanto raccoglierà le illustrazioni realizzate dagli ospiti dell’edizione 2018, in un set creato ad hoc da Kalina Muhova.

Tavola da "Professione coccodrillo" di Mariachiara Di Giorgio, in mostra al Festival del fumetto Bilbolbul 2019

Professione coccodrillo di Mariachiara Di Giorgio


Quando tutto cambia | mostra bibliografica

Biblioteca Salaborsa Ragazzi (Piazza Nettuno 1)
18 novembre – 23 dicembre

Una mostra che raccoglie i libri selezionati per il progetto Quando tutto cambia: cinque autrici di fumetto italiane e internazionali hanno incontrato le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori di Bologna per discutere insieme di fumetto, identità, e narrazione.

A partire dai fumetti delle autrici ospiti, si sviluppano quattro percorsi di lettura che spaziano tra diversi linguaggi (graphic novel ma anche romanzi, film, poesie e serie tv) ed esplorano quattro temi: la scoperta di sé, la scoperta dell’altro, il corpo e l’identità.

Tavola da "Shhh! L’estate in cui tutto cambia" di Magnhild Winsnes, in mostra al Festival del fumetto Bilbolbul 2019

Shhh! L’estate in cui tutto cambia di Magnhild Winsnes


In principio era la gioia | incontro con Yvan Alagbé

Centro delle Donne / Biblioteca italiana delle donne – Aula Magna di Santa Cristina (via Del Piombo 5)
30 novembre alle 10,30

Apocalypse des Oiseaux è un progetto a cui Alagbé lavora da più di otto anni nel tentativo di disegnare una storia universale dell’amore. Un incontro per scoprire il messaggio più radicale e rivoluzionario dell’autore franco-beninese. Si discuterà dell’amore come forza artistica e politica in un confronto con la giornalista e traduttrice Tiziana Lo Porto.

Le tavole del libro ancora inedito sono esposte per la prima volta al festival all’Accademia delle Belle Arti dal 30 novembre al 20 dicembre.

Yvan Alagbé è anche l’autore del manifesto di quest’anno del festival: l’immagine è la rielaborazione del Marron inconnu de Saint-Domingue, la statua realizzata nel 1967 per celebrare la liberazione di Santo Domingo dai francesi. Raffigura uno schiavo in fuga, che ha deposto a terra l’arma e lancia un richiamo: un tributo al linguaggio come strumento di emancipazione.

Il manifesto di Bilbolbul 2019: illustrazione di Yvan Alagbé, è la rielaborazione del Marron inconnu de Saint-Domingue, la statua realizzata nel 1967 per celebrare la liberazione di Santo Domingo dai francesi

Yvan Alagbé, manifesto Bilbolbul 2019


La voce del castoro | presentazione

Factory (via Castiglione 26)
30 novembre alle 22

Stefano Ricci ed Ettore Dicorato presentano il loro disco/libro La voce del castoro (Rizosfera, 2019). Un’opera sperimentale dove la foresta e la palude diventano propulsori di creatività. Un evento live che unisce disegno, suono e immagini in movimento.

Copertina del disco/libro "La voce del castoro" di Stefano Ricci ed Ettore Dicorato, in live al Festival del fumetto Bilbolbul 2019

La voce del castoro


Tra le mostre off vi segnaliamo quella di P. La mia adolescenza trans, un libro che mette in scena senza censure e pietismi la vita dell’autrice, Josephine Yole Signorelli, in arte Fumetti Brutti, in particolare l’attraversamento di quella linea d’ombra che l’ha portata alla consapevolezza di sé e alla sua trasformazione.

Sabato pomeriggio l’autrice sarà presente dalle 17 a Lavì! City in via Sant’apollonia 19, per incontrare chi vuole conoscere il suo lavoro e firmare i cataloghi. La mostra I vestiti nuovi di P. è visitabile fino a domenica 1 dicembre, dalle 15,30 alle 19,30.

Tavola di "P. La mia adolescenza trans" di Fumetti Brutti, in mostra al Festival del fumetto Bilbolbul 2019

P. La mia adolescenza trans di Fumetti Brutti

In mostra anche due raccolte di tavole che coinvolgono diversi artisti intorno allo stesso tema, inaugurano entrambe il 28 novembre alle 18,30.

La prima è Giocattoli diventata un’antologia di Diamond Dogs, uscita in esclusiva a Lucca Comics 2019. Raccoglie le opere originali degli artisti del collettivo e di autori ospiti (Gianluca Ascione, Elena Pagliani, Federica Bellomi, Z. Wax, Armadilly, Federico Guerri, Marco Libardi, Margherita Meini, Claireisj), che hanno dato sfogo al loro immaginario tra fumetti, illustrazioni e vignette a tema. È visitabile da Berberè fino al 14 dicembre.

La seconda è S-hero. Contro la violenza di genere che raccoglie le opere delle tre vincitrici del concorso per fumettiste e grafiche over 18 finalizzato alla creazione di una eroina, Shero, che incarni i valori e le azioni della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione della violenza contro le donne. Le tre vincitrici sono Beatrice Candreva, Federica Manfredi e Francesca Rosa che hanno partecipato al concorso fa parte della campagna europea Step up! coordinata da Wave Network Women against violence Europe, la rete europea dei centri antiviolenza, e realizzata in Italia da D.i.Re, Donne in rete contro la violenza, che riunisce 80 organizzazioni di donne che gestiscono centri antiviolenza e case rifugio. È visitabile da Lortica fino all’8 gennaio.

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