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Da Frankenstein a Betty Boop. Matilda De Angelis racconta le storie dietro ai miti contemporanei

30-11-2021

Di Noemi Adabbo

Mercoledì 7 dicembre, alle 21,15, va in onda Il mio nome è leggenda, la nuova produzione originale Sky Arte, visibile anche on demand e in streaming su NOW, firmata Bottega Finzioni in collaborazione con il Comune di Bologna e Bologna Welcome.

Una serie di 6 puntate guidate da Matilda De Angelis, arricchite dagli interventi del mass-mediologo Roberto Grandi e scritta da Michele Cogo che, dal suggestivo Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo, ci raccontano le storie, quelle vere, di illustri sconosciuti che hanno dato vita ai personaggi più noti dell’immaginario collettivo contemporaneo.

Bottega Finzioni Produzioni è una casa di produzione cinematografica che opera dal 2015, gestita da Fondazione Bottega Finzioni con sede a Bologna, realtà attiva da oltre dieci anni alla quale fanno capo una scuola di narrazione e uno studio professionale.

Un programma redatto a più mani, con la partecipazione degli ex-allievi Gianmarco Guazzo, Alberta Lepri e Silvia Pelati, con la produzione esecutiva di Giuseppe Cassaro e la regia di Antonio Monti. Ogni puntata ripercorre, passo dopo passo, l’esistenza dei personaggi che hanno suscitato quell’ispirazione catartica, madre di tutte le figure mitiche, così lontane dalla realtà ma così vicine a tutti noi.

«Personalmente credo che i personaggi dei miti siano molto affascinanti, ma le persone reali che li hanno ispirati lo sono ancora di più, molto di più. Perché essendo state persone reali eccedono enormemente il motivo per il quale hanno contribuito a dare origine ai miti. Si sono confrontati con l’incredibile caos dell’esistenza, che invece ai personaggi di finzione, anche se miti, non tocca mai» afferma Michele Cogo che spiga la nascita del progetto.

Il mio nome è leggenda nasce da un lavoro precedente, un documentario, sempre per Sky Arte, nel quale abbiamo incontrato la bellissima storia di Giovan Battista Belzoni, al quale George Lucas si è ispirato per immaginare il personaggio di Indiana Jones. Le storie di questo genere che si potrebbero raccontare sono tante. Ne avremmo pronte a decine. Però, come sempre avviene, la scelta è stata determinata dalla passione personale degli autori, di Matilda, e del canale. Ciascuna di queste storie è una parabola umana estremamente potente e intrigante, e indaga in maniera potente un aspetto dell’esistenza emotiva che tutti noi viviamo quotidianamente: dalla gelosia alla frustrazione, dalla rabbia all’ambizione, dalla vergogna alla passione. Per questo sono storie mitiche, perché ci riguardano e ci insegnano sempre qualcosa di noi».

Tra le ambizioni del programma, quella principale sembra essere il desiderio di desacralizzare questi personaggi, per renderli più accessibili e ispirare maggiormente chi guarda e osserva. Ma di miti ce ne sono tanti, eppure, tra tutti, Bottega Finzioni e Matilde De Angelis, hanno deciso di estrapolarne solo alcuni, per percorrerne il personale viaggio insieme allo spettatore.

«Abbiamo lavorato insieme a Matilda a lungo per capire come le sarebbe piaciuto raccontare quelle storie, e come mai proprio quelle. Usando il suo modo di guardare il mondo, le persone, le relazioni e le emozioni. Anche lei, essendo bolognese come me, è rimasta molto colpita dalla storia del dottor Aldini, che ha ispirato la nascita di Frankenstein. Inoltre, è particolarmente legata alla storia di Pippi Calzelunghe e di Betty Boop», spiega Cogo.

Ogni personaggio, ogni volto, ogni storia, si sono distinti per un particolare, quel dettaglio inconfondibile che ha regalato loro la capacità di divenire un simbolo per l’umanità tutta. Ugualmente inconfondibile e ugualmente indimenticabile. «Del dottor Aldini (Frankenstein) – continua Cogo – non poteva mancare la determinazione nel perseguire un sogno, quello di rianimare i morti. Di Helen Kane (Betty Boop), non potevamo non ascoltare il grido di dolore, affinché fosse in qualche modo riparata la grande ingiustizia subita. Di Belzoni (Indiana Jones), non si poteva non raccontare la sua capacità di adattamento e la sua disponibilità all’avventura. Di Vlad III (Dracula) la grande sofferenza e la sete di vendetta. Di Zorro, la voglia di riscatto. Di Pippi Calzelunghe, la magia che può nascere anche nelle situazioni più difficili».

Ogni personalità importante della storia è stata prima di tutto una persona, comune, come tutte le altre, prima di diventare mito. Michele Cogo conclude affermando che «Crediamo che siano buone storie, anzi ottime, perché scavano nel profondo delle passioni umane in maniera intensa e memorabile. Così intensa e memorabile da rimanere nel tempo, nei decenni e, in alcuni casi, nei secoli dei secoli. Non si tratta di storie usa e getta come ce ne sono tante, altrimenti non saremmo qua a raccontarle ancora una volta, nella loro versione realmente accaduta. Prima che diventassero, appunto, leggende».

Il programma:

  • Frankenstein – Giovanni Aldini – 7 dicembre 2021
  • Betty Boop – Helen Kane – 7 dicembre 2021
  • Zorro – Joaquin Murrieta – 14 dicembre 2021
  • Pippi Calzelunghe – Astrid Lindgren – 21 dicembre 2021
  • Indiana Jones – Giovanni Battista Belzoni – 28 dicembre 2021
  • Dracula – Conte Vlad III di Valacchia – 4 gennaio 2022

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