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La fotografia conquista la città con il festival internazionale di PhMuseum

22-09-2022

Di Carla Sannino

A metà tra uno scioglilingua e un indovinello, Today Is Yesterday’s Tomorrow, nasconde un obiettivo importante: riflettere sul potere delle azioni, pensare il futuro in rapporto a ciò che facciamo adesso.

L’occasione in cui sarà possibile farlo è PhMuseum DaysFestival di fotografia internazionale per il secondo anno dal 23 settembre al 2 ottobre, curato e organizzato da PhMuseum nello Spazio Bianco di DumBO in via Camillo Casarini 19.

July Poly

«Il tema di quest’edizione, anticipato dal gioco di parole, è stato scelto per non restare indifferenti di fronte al momento storico che stiamo vivendo – racconta Giuseppe Oliverio, fondatore e direttore di PhMuseum – per questo motivo cerchiamo sempre di trattare le tematiche attuali in un modo tutto nostro e la fotografia ci aiuta molto in questo. I lavori che abbiamo in mostra, infatti, si sono protratti per 2/3/4 anni e vanno a formare oggi un ragionamento profondo, teso soprattutto a stimolare un dibattito costruttivo nel pubblico».

Da quest’idea si concretizzerà un grande momento d’incontro, come lo definisce lo stesso Oliverio: 10 giorni di mostretalk, proiezioni, letture portfolio, una sezione dedicata all’editoria fotografica indipendente, installazioni sparse per la città e tanto altro.

July Poly

Le mostre

Il denso programma parte da un’analisi del presente con Nothing Personal del fotografo russo Nikita Teryoshin sul commercio di armi per la Difesa e Asphodel Song, dei fotografi francesi Agathe Kalfas e Mathias Benguigui sulla storia dell’isola di Lesbo.

Il passato è raccontato con The Weight Of The Word degli italiani Piero Martinello e Piero Casentini, che affrontano il tema della cancel culture e del nazismo; Nuke dell’artista argentino Marcelo Brodsky che interviene sulla foto di un’esplosione nucleare ricordando la necessità del disarmo; Good Hope della sudafricana Carla Liesching che studia le intersezioni tra rappresentazione, conoscenza e potere nel Sudafrica dell’apartheid.

Fino ad arrivare alle riflessioni sul futuro con The Merge del collettivo danese Sara, Peter & Tobias, che prende spunto da una dichiarazione di Elon Musk per riflettere sulla nostra realtà e Mythic Humanoids dell’artista svedese Arvida Byström, nativa digitale che ragiona sulla femminilità legata alla presenza e alla rappresentazione online.

In equilibrio tra passato, presente e futuro, La Linea D’Acqua dell’artista italiana Sara PalmieriUkrzalіznitsia della fotografa ucraina Julie Poly che ha catturato l’essenza del viaggio sui treni del suo paese prima dell’attuale conflitto; How To Raise A Hand dell’italiano Angelo Vignali che a seguito della scoperta di 313 stampe delle dita di suo padre intraprende un misterioso, toccante e divertente viaggio esistenziale.

Infine, dalla partnership con Portofino Dry Gin nasce un’installazione diversa, inaspettata (spoiler: ad occupare la scena ci saranno delle piante di limoni!), Summer Glow del fotografo Piergiorgio Sorgetti e FOLIO, una mostra dedicata ai lavori prodotti nel corso della masterclass di PhMuseum dedicata al fotolibro.

Arvida Byström

Gli altri eventi

Le mostre sono solo una parte dei PhMuseum Days. Giovedì 22 settembre inizia, infatti, L’Impulso Narrativo un workshop di storytelling con l’artista visivo ed editore Salvatore Vitale: tre giornate durante le quali i partecipanti realizzeranno un progetto che prevede l’uso della fotografia e altri media come il suono, le piattaforme social, il video e il testo.

Da sabato 24 settembre parte poi il programma di talk e presentazioni di libri fotografici, con uno spazio dedicato all’editoria fotografica indipendente, con case editrici come Blow Up Press, BOLO Paper, CESURA PUBLISH, Départ Pour L’Image, Fw:Books, GOST Books, L’Essenziale Studio, ecc.

A tutto ciò si aggiungono le immancabili letture portfolio con artisti di spicco come Bindi Vora, Bruno Ceschel, Elisa Medde, Francesca Marani, Giangiacomo Cirla,  Giovanni Troilo, Marina Paulenka, Paolo Woods e Sara Occhipinti.

Nikita Teryoshin

Installazioni in città

Come anticipato, le grandi novità di questa edizione sono le installazioni negli spazi pubblici della città, «vogliamo coinvolgere ancora di più la città – continua Oliverio –  far sentire il festival non solo come un evento per gli addetti ai lavori ma per tutta la comunità, speriamo di poter essere un piccolo pezzo di quel grande mosaico che è la sfera culturale della città».

La prima ad essere installata è stata quella in Piazza Minghetti con 41 foto di artisti internazionali selezionati tramite una open call, pensata per incoraggiare una riflessione collettiva aperta alla cittadinanza.

Insieme a CHEAP verrà presentato poi un intervento di arte pubblica sulle bacheche di via dell’Abbadia con le immagini di Umbai, una serie fotografica della fotografa Munirah Almehri che immagina il futurismo queer nel contesto kuwaitiano.

Mentre al Cassero LGBTI+ Center sarà possibile visitare da venerdì 23 settembre Neuromanticlavoro dell’artista colombiana Ana Vallejo che unisce neuroscienze, psicologia, immagini e dati per indagare il tema delle relazioni e della dipendenza dall’amore.

Folio Alan Salas

Info e dettagli

Il festival si apre venerdì 23 settembre alle ore 10. Per dare il via alla giornata, una cerimonia inaugurale alle ore 18 e la possibilità di visitare le mostre in anteprima insieme agli autori. La sera spazio al divertimento, con i festeggiamenti nella Baia di DumBO alle ore 22 con i visual di HPO, il live di DJSTIVO e un dj set targato Private Eye.

Biglietti e programma completo disponibili sul sito PhMuseumDays.

Carla Liesching

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