Bologna si prepara ad accogliere una delle manifestazioni più attese nel panorama della musica elettronica e delle arti digitali. Dal 10 ottobre al 13 ottobre 2024, il ROBOT Festival ritorna con TRANSITION, edizione che celebra il suo 15° anniversario con un programma ricco e visionario, articolato in due appuntamenti principali. L’anteprima ha avuto luogo il 27 settembre nella suggestiva cornice di Palazzo Re Enzo, mentre il cuore del festival batterà dal 10 al 13 ottobre con eventi sparsi per tutta la città, tra il DumBO, l’Oratorio San Filippo Neri, la Basilica di S. Maria dei Servi , TPO e Chiesa di San Barbaziano.
ROBOT Festival, creato e curato dall’Associazione Culturale Shape, raggiunge un traguardo significativo con questa edizione: quindici anni di sperimentazione, innovazione e dialogo tra le arti digitali e il suono elettronico. L’organizzazione di questo festival, che si afferma come un punto di riferimento internazionale, si è evoluta costantemente grazie a diverse collaborazioni, ricerca artistica e al supporto di istituzioni come il Ministero della Cultura, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Bologna, che ha contribuito a rendere la città uno dei poli della creatività contemporanea.
ROBOT15 celebra il tema della “TRANSITION” in tutte le sue forme – gender, digitale e green – riflettendo su cambiamenti culturali e sociali che segnano il nostro tempo. Un tema che trova espressione anche nel manifesto del festival, firmato dalla vocalist e compositrice Lyra Pramuk, che sarà tra i protagonisti dell’evento con l’anteprima italiana del suo nuovo album.
Il Programma: anteprime esclusive e location d’eccezione
La line-up del festival, offre un mix eclettico di sonorità elettroniche, performance audiovisive e progetti multidisciplinari. L’anteprima del 27 settembre ha visto, tra gli altri, il duo Toy Tonics Crew (Kapote b2b Sam Ruffillo) in un dj set esclusivo, il funky partenopeo di Bassolino, e Nicola Ratti con una performance estesa del suo album Automatic Popular Music indimenticabile. Non sono mancate le incursioni nel mondo del digital, con il progetto Sei Digitale, creato appositamente per ROBOT, e la performance interdisciplinare di Sant3 Molest3, che esplora il confine tra analogico e digitale.
Da oggi, 10 ottobre, il festival entrerà nel vivo. Tra le esibizioni più attese c’è quella di Kali Malone, che eseguirà il suo ultimo lavoro sull’organo antico della chiesa di Santa Maria dei Servi, e quella di Maria W Horn e Mats Erlandsson, che porteranno a Bologna il suggestivo spettacolo Celestial Shores. Imperdibile anche il debutto italiano dello show audiovisivo di dmstfctn ed Evita Manji, Waluigi’s Purgatory, che farà da contrappunto alle sonorità sperimentali di artisti come Fennesz e Valentina Magaletti.
A proposito delle nuove e suggestive location di ROBOT, nell’ex Chiesa di San Barbaziano, il venerdì si avrà l’occasione di vedere le anteprime di Maria W Horn & Mats Erlandsson (“Celestial Shores”) e Marta Salogni & Francesco Fonassi (“Orafiore”), il debutto italiano dello spettacolo A/V di dmstfctn ed Evita Manji, “Waluigi’s Purgatory”, in collaborazione con Sineglossa e parte della rassegna The Next Real.
Nella stessa serata, al DumBO, una line-up che contava già l’headliner dj Richie Hawtin, le premiere live di Valentina Magaletti & Nídia, di Marie Davidson e il dj set di aya, si arricchisce con il graditissimo ritorno a ROBOT Festival dell’iconico Fennesz, che presenterà in anteprima assoluta lo show del nuovo album “Mosaic”. Il dj set dell’olandese upsammy, in arrivo dopo il suo attesissimo album su PAN. 33EMYBW, da Shanghai, scelta da Aphex Twin per il suo Warehouse Project 2019, porterà a Bologna il suo live set. Infine, il dj set di Manifesto Disappunto, l’impulso ribelle dei margini della metropoli romana e parte di due tra le crew più iconiche del panorama underground italiano.
Il sabato sarà caratterizzato da un doppio appuntamento: nell’Oratorio San Filippo Neri, oltre a Lyra Pramuk, autrice del manifesto del ROBOT di quest’anno, si esibiranno Drew McDowall e altri nomi di punta della scena sperimentale come Mabe Fratti ed Evissimax. Al DumBO, Modeselektor, Daniela Pes e Max Cooper presenteranno spettacoli all’avanguardia, con quest’ultimo che porterà un 3D/AV live show in anteprima.
La chiusura del festival, domenica 13 ottobre, sarà affidata a una serie di eventi culminanti al TPO, con un ‘slunch’ musicale che vedrà protagonisti artisti come LCY e Soft as Snow, che debutteranno in Italia con uno spettacolo audio-visivo innovativo. Non mancheranno momenti dedicati alla riflessione, come l’installazione multimediale di SK, progetto esclusivo commissionato da ROBOT.
“TRANSITION” il nome dell’intervento site specific, per la prima volta in un festival, pensato per il Binario Centrale di DumBO, farà parte integrante della line-up sin dall’apertura e durante i cambi palco e approfondisce la ricerca sullo spazio e sulla sua percezione, usando luce e suono per presentarne letture alternative e personalissime fino a creare un luogo di confine tra materialità e immaterialità.
Scopri tutti gli artisti e le artiste che completano la line up dei 4 giorni qui.
ROBOT15 non sarà solo musica e performance, ma anche un’occasione di apprendimento con ROBOT Learn, che offrirà workshop gratuiti dedicati alla tecnologia, alla sostenibilità e all’uguaglianza di genere. Tra le attività più attese, il programma ROBOT Kids, pensato per avvicinare i più piccoli al mondo digitale in maniera creativa.
Questo festival non solo celebra il suo passato, ma si interroga sul futuro e si proietta con forza propulsiva costantemente in avanti, dimostrando che il sottosuolo creativo della città continua ad essere un crocevia di avanguardia artistica e culturale.
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