La maggior parte sono opere che non entrano nel mercato cinematografico, ma che portano sul grande schermo temi urgenti e attuali: migrazioni, cambiamento climatico, parità di genere e diritti.
Torna, dal 6 all’11 ottobre, la 16a edizione del Terra di Tutti Film Festival, rassegna promossa da WeWorld, impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne bambine e bambini in 25 Paesi del mondo compresa l’Italia, e Cospe, al lavoro in 25 paesi per assicurare lo sviluppo equo e sostenibile, il rispetto dei diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli.
4 giorni di proiezioni, 22 film, di cui 5 prime visioni nazionali, da 15 paesi. Tra documentari e cinema sociale dal sud del mondo, il programma arriva sia al Cinema Lumière che online su mymovies.it. Tutte le proiezioni sono a ingresso è gratuito e non è prevista la prenotazione.
«Un momento di riflessione – ci ricorda Dina Taddia consigliera delegata WeWorld – per capire come l’accesso dei diritti per tutti sia una cosa importante da salvaguardare, anche in Italia».
L’opening è previsto per stasera, mercoledì 5 ottobre alle 20, con la proiezione al cinema Lumière di The Matchmaker (Italia, 2022, 90’) di Benedetta Argentieri: un’intervista esclusiva a Tooba Gondal, una delle più famose jihadiste britanniche, famosa in tutto il mondo come The ISIS Matchmaker, accusata di aver reclutato sui social diverse donne occidentali come mogli dei miliziani dell’ISIS.
Sul tema dei diritti sono anche le affissioni del collettivo femminista CHEAP, il nuovo lavoro di poster art per dare voce alle donne afghane. Il progetto Pane, lavoro e libertà – lo chiedono le donne afghane sarà presentato giovedì 6 ottobre, alle 19,30 al Cinema Lumière, per la prima serata del Festival che sarà interamente dedicata all’Afghanistan.
Non solo proiezioni: durante la settimana un altro luogo di ritrovo sarà DAS – Dispositivo Arti Sperimentali in via del Porto 11/2, spazio dedicato al dibattito con i protagonisti del festival, tra talk, masterclass, dibattiti, incontri e dj set.
Tra questi segnaliamo giovedì 6 ottobre alle 17, Take the Mic, un incontro su come le seconde generazioni, stanche di essere rappresentate attraverso stereotipi e cliché, hanno deciso di raccontarsi. Con Momoka Banana, la scrittrice Espérance Hakuzwimana, la stilista e imprenditrice Hind Lafram, moderate dalla scrittrice e podcaster Nadeesha Uyangoda; e Africa Queer, un dibattito e un confronto tra l’attivismo italiano e quello africano, in programma venerdì 7 ottobre alle ore 17, con Sam Ndlovu, attivista transgender dello Zimbabwe.
Una sessione del festival è dedicata anche alla fotografia.
Con Screening off, che vuole portare la fotografia in sala: gli autori dei reportage raccontano i loro scatti. In programma anche la mostra fotografica Così Lontane Così Vicine, una rilettura di genere realizzata da Renata Ferri dei reportage fotografici WeWorld che inaugurerà al DamsLab venerdì 7 ottobre alle 18.30.
Scopri tutto il programma su terradituttifilmfestival.org
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