Per dirla come Jean-Luc Godard: «La fotografia è la verità. E il cinema è la fotografia ventiquattro volte al secondo».
Con oltre 20 proiezioni e incontri in programma, torna a Bologna e online la rassegna cinematografica Terra di Tutti Film Festival, l’appuntamento annuale con il cinema sociale, che vuole raccontare, con occhio critico e senza retorica, il mondo reale al di là del grande schermo.
Arrivato alla sua diciassettesima edizione, anche quest’anno il festival si propone l’obiettivo di fornire una solida piattaforma di confronto riguardante tematiche spesso trascurate dai media tradizionali e offrire al pubblico, grazie al medium cinematografico, una prospettiva realistica sulle realtà a oggi più in difficoltà del mondo, con un’attenzione particolare alle sfide ambientali e all’uguaglianza dei diritti sociali.
Il festival coinvolge gli spazi cittadini da giovedì 5 a domenica 8 ottobre e sarà disponibile anche in streaming fino al 15 ottobre sulla piattaforma online MyMovies. La rassegna presenta un ricco programma di proiezioni e documentari, quest’anno forte di 7 anteprime nazionali e 13 prime visioni a Bologna. Durante l’evento, verranno proiettate fuori concorso anche 5 produzioni audiovisive realizzate dalle associazioni umanitarie WeWorld e Cospe, entrambe coinvolte nell’organizzazione del progetto e impegnate da molti anni in iniziative finalizzate a promuovere lo sviluppo equo e sostenibile, il rispetto dei diritti umani, la pace e la giustizia tra le nazioni.
Proiezioni
La prima giornata del Terra di Tutti Film Festival si aprirà giovedì 5 ottobre con i corti Sombras de Beirut e Yemen’s Dirty War, in programma dalle 17 presso le sale del Cinema Lumière (via Azzo Gardino 65). Seguirà la proiezione del documentario italiano Go, Friend, Go, il racconto di un viaggio lungo la rotta balcanica. Alle 20 è il turno di The Illusion of Abundance, la storia di tre donne coraggiose che in Sud America lottano per la salvaguardia dell’ambiente. Chiude alle 22 Innocence, documentario danese che mostra con interviste e materiali d’archivio il servizio militare obbligatorio in Israele.
Nelle giornate successive i documentari affronteranno tematiche che riguardano sia la realtà italiana, come nel caso dei film Maka di Elia Moutamid e Yakub di Anna de Manincor (proiettato in anteprima bolognese) che narrano rispettivamente le esperienze di due immigrati dall’Africa all’Italia, sia realtà più distanti, come Ukraine: the road to war di Anne Poiret, che si concentra invece sulla storia geopolitica del conflitto ucraino.
Incontri
Le proiezioni di filmati e documentari saranno affiancate da un ricco programma di incontri paralleli che forniranno un’occasione di confronto unica riguardo un grande numero di questioni sociali rilevanti, dalla partecipazione culturale e artistica per combattere le disuguaglianze, alle conseguenze del cambiamento climatico in zone di conflitto.
Tra i vari appuntamenti vi segnaliamo venerdì 6 ottobre al DAS l’incontro TrasformARTI, una serata dedicata al linguaggio artistico inteso come strumento di trasformazione per la giustizia sociale e ambientale con la performance teatrale Natura in Tempura della compagnia Karabà Teatro e a seguire dj set Carole Oulato in collaborazione con Granata. Sempre venerdì sera, al Cinema Lumière, l’incontro con il fotografo Alessandro Cinque, vincitore del World Press Photo 2023 nella categoria Stories in Sudamerica.
Sabato 7, si segnala Le forme artistiche come strumento di partecipazione e narrazione, con l’artista e femminista intersezionale Wissal Houbabi e la drammaturga Nalini Vidoolah Mootoosamy.
Domenica 8 ci sarà la proiezione del documentario Wonder Women, prodotto da WeWorld con la regia di Unknowmedia e, a seguire, un dibattito con i registi Shira Kela, Carlotta Piccinini e Mario Piredda.
Info
È possibile consultare l’elenco completo delle proiezioni e il programma in dettaglio di tutti gli eventi sul sito ufficiale del festival.
L’ingresso alle proiezioni e agli eventi è libero fino a esaurimento posti e non è prevista la prenotazione.
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