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Tutto Molto Bello mette gli artisti “in mutande”. Torna il torneo di calcetto delle etichette indipendenti

02-09-2019

Di Salvo Bruno
Foto di Marianna Fornaro

Cosa c’è di più popolare della musica e del calcio per gli italiani?

Trovandoci a Bologna verrebbe da dire il cibo, e non a torto.

Bene, ancora una manciata di giorni e nel parco del Dopolavoro Ferroviario, in via Sebastiano Serlio, ci sarà di nuovo la possibilità di godere per tre giorni di questa combo nazionalpopolare in occasione del Tutto Molto Bello, torneo di calcetto giunto già alla nona edizione che tira in gioco 24 squadre formate da artisti e addetti ai lavori delle principali etichette indipendenti italiane.

Ma non solo: all’interno dei sei gironi è compresa anche una squadra estera, il Primavera Sound Festival di Barcellona. L’edizione 2019, che si svolgerà dal 13 al 15 settembre, è organizzata da Panico Concerti, Locomotiv Club e l’agenzia Foresta. Tra un match e l’altro: set acustici, mercatini di vestiti, cibo e concerti.

Tutto Molto Bello 2018

Oltre alle partite che si giocheranno durante i tre giorni, quest’anno per la manifestazione si adotterà la formula del doppio stage, ormai consolidata nella maggior parte dei festival italiani e non solo: oltre al palco all’interno dell’Arena Puccini, nella quale si entrerà solo per i tre attesissimi live a pagamento, ci sarà infatti anche il Pizzul Stage, sul quale saliranno alcune delle nuove leve dell’indie italiano per una serie di concerti gratuiti. Totalmente a ingresso gratuito saranno anche i concerti a fine serata del Locomotiv Club.

Ad aprire le danze all’Arena Puccini toccherà a Mahmood, artista vincitore dell’ultima edizione di Sanremo e reduce da un fortunatissimo 2019, mentre nella seconda serata sarà il turno dei Colle Der Fomento insieme ai Bud Spencer Blues Explosion, che presenteranno il nuovo album in anteprima esclusiva. A chiudere la tre giorni ci penseranno Giovanni Truppi e Giorgio Poi, entrambi cantautori indie che stanno sempre più attirando l’attenzione del pubblico negli ultimi anni. Free entry i live de La Rappresentante di Lista, Delaporte, Andrea Laszlo De Simone, Emmanuelle e Jennifer Gentle.

Mahmood | Foto di Beatrice Belletti

Piazza Maggiore invece sarà la cornice dell’evento di première di questa nona edizione con un live acustico al tramonto dei Fast Animals And Slow Kids il 10 settembre a partire dalle 19. Ingresso gratuito.

Le squadre suddivise nei sei gironi del torneo di quest’edizione | Foto di Tutto Molto Bello

Abbiamo raggiunto e scambiato due chiacchiere con gli organizzatori del Tutto Molto Bello, che ci hanno raccontato un po’ più da vicino questa edizione.

Il Tutto Molto Bello è l’unico festival italiano che mescola il calcio e la musica. Secondo voi quali sono i punti in comune tra i due mondi e quelli che li rendono distanti?

“Sia il calcio, ma direi in genere lo sport, che la musica sono attività che possono salvare la vita quando sei adolescente, insegnando le virtù dell’autorganizzazione, le regole dello stare insieme, condividendo una band o cercando di giocare in squadra per un obiettivo comune. Sul piano individuale necessitano di allenamento e disciplina per essere praticate.

Sul piano sociale sono entrambe attività che vengono spesso troppo spettacolarizzate, creando un solco tra il pubblico sul divano di casa e gli eroi dello sport, i divi della musica sugli schermi, allo stadio e sui palchi. Tutto Molto Bello invita i musicisti a diventare per un weekend i veri protagonisti di uno sport che di solito è solo un argomento di discussione da bar”.

Collettivo Hmcf, i vincitori della scorsa edizione

Vi sentite più orecchie e mani sottratte alla musica o gambe sottratte al calcio? Più ascoltatori seriali o calciatori amatoriali?

“Con gli anni abbiamo scoperto che tra i musicisti e gli operatori musicali italiani si nascondono grandi calcettari. Il livello del torneo si è conseguentemente alzato per questo fattore imprevedibile. Quindi, ai posteri l’ardua sentenza!”.

Tutto Molto Bello 2018

La manifestazione dà spazio sia ad artisti ormai considerati pop sia ad artisti che stanno emergendo dalla scena indipendente, il che rende l’edizione musicalmente molto variegata. Qual è stato il motore nella scelta del palinsesto della nuova edizione?

“Fare un cartellone di un festival non è mai semplice perché devi tenere conto delle tendenze, dei tuoi gusti come direttore artistico e della responsabilità intrinseca di fare delle scelte. Il cartellone di quest’anno va in molte direzioni, dal vincitore di Sanremo Mamhood, agli eroi del cantautorato Indie (Truppi e Poi), le novità assolute (gli spagnoli Delaporte), i grandi ritorni (Jennifer Gentle) e le band scoperte attraverso il concorso Freschissimo (Sid e Rares)”.

Tutto Molto Bello 2018

Immagino che non tutti gli addetti ai lavori amino giocare a calcetto. È stata un’impresa difficile trovarli e creare le squadre?

“Non tutti lo amano, ma molti sì. Il problema è il contrario: non possiamo far giocare tutti e ce ne dispiace!”.

Il festival guarda anche all’estero con la presenza della squadra del Primavera Sound Festival. Dite che la loro presenza possa esportare e far conoscere il format anche all’estero?

“Il Primavera viene da molti anni e ha anche vinto un’edizione. Giocano alla grande, proprietà di palleggio, tecnica, tenacia. Proprio un’altra scuola.

Tutti gli anni ci proponiamo di esportare il format, magari quest’anno sarà quello giusto!”.

Primavera Sound Festival – Tutto Molto Bello 2018

Com’è nata l’idea per Tutto Molto Bello? E cos’è cambiato dalla prima edizione negli anni?

“L’idea è nata da una boutade, divenuta una (grande) realtà. La prima edizione è stata molto bella, poche squadre e più che un torneo fu un happening. Ora il livello è più alto, la macchina più complessa, anche se non manca spazio per il gioco e lo scherzo”.

Per qualcuno sarà il primo anno di Tutto Molto Bello. Come descrivereste il festival a chi ancora non lo conosce?

“È  una grande fiera informale della musica, dove i musicisti e gli operatori ‘in mutande’ abbassano la guardia e si divertono come bambini.

Un festival che ha un sapore diverso da tutti gli altri, in un luogo, il Dlf di Bologna che è un spazio inclusivo, per i bimbi, le famiglie. Non solo un covo di hipster, musicofili sfegatati, quindi. È un festival per tutti”.

Su Youtube abbiamo trovato un reperto storico con le interviste dopo partita agli artisti che hanno partecipato alla prima edizione di Tutto Molto Bello svoltosi all’interno del festival Supersound di Faenza nel 2011. Tra cui un giovanissimo Aimone Romizi (Fast Animals And Slow Kids) panchinaro e un Jacopo Incani (Iosonouncane) “prossimo alla morte”.

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