Eventi

25 (+1) eventi da non perdere in centro storico. La nostra guida ad ART CITY 2025

03-02-2025

Di Silvia Santachiara, Michele Zacchini

La città sta per trasformarsi in un palcoscenico diffuso della cultura contemporanea, con oltre 270 appuntamenti tra mostre, performance, talk, installazioni ed eventi.

Dal 6 al 16 febbraio 2025 torna in città, per la tredicesima edizione, ART CITY Bologna, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere, in occasione dell’appuntamento annuale con Arte Fiera, di cui vi abbiamo parlato QUI

“Un miracolo tutto bolognese”, l’ha definita Lorenzo Balbi, direttore artistico di Art City Bologna

Grande protagonista è ovviamente la città di Bologna, che ospiterà numerose realtà istituzionali pubbliche e private, gallerie d’arte e spazi indipendenti. 

Quest’anno lo Special Program rende omaggio alle Porte della Città, di cui vi abbiamo parlato QUI, celebrando le dieci Porte storiche di Bologna con altrettante iniziative. Un itinerario circolare di opere, firmate da artisti e artiste italiani e internazionali, intreccerà un dialogo con la storia, le evoluzioni sociali e i cambiamenti morfologici e culturali che hanno segnato il percorso della città felsinea. 

Sabato 8 febbraio ci sarà l’ART CITY White Night, la “notte bianca” durante la quale il pubblico potrà fruire delle proposte artistiche diffuse in città anche nelle ore serali (fino a mezzanotte).

Quest’anno, per districarci tra centinaia di eventi, abbiamo deciso di realizzare due guide. Nella prima, quella che state leggendo, abbiamo selezionato alcuni tra gli eventi più interessanti e innovativi nel centro storico.

La seconda, che trovate QUI, è il nostro SPECIALE FUORI PORTA.

25 appuntamenti imperdibili in città

1. TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Siamo con voi nella notte

a cura di Claire Fontaine

Piazza Verdi

Fino a Maggio 2025

Una grande scritta azzurra in led illumina Piazza Verdi, cuore della vita universitaria e notturna bolognese. Un’opera che si sovrappone perfettamente alla mission di Bologna di Notte, il piano di politiche volute dal Comune di Bologna per affrontare la gestione della vita notturna sotto molteplici aspetti, da quello della vivibilità e sicurezza a quello culturale. Il collettivo femminista Claire Fontaine, al secolo Fulvia Carnevale e James Tornhill, intende la pratica artistica come una forma di riattivazione e resistenza ed elabora una poetica che si sviluppa nello spazio sia testuale che visivo: la grande scritta luminosa, che prende ispirazione da una scritta su un muro con cui, negli anni Settanta, si esprimeva solidarietà nei confronti dei prigionieri politici, assume nel suo campeggiare in Piazza Verdi il senso di una forza luminosa che si contrappone all’isolamento, rinsaldando una dimensione della relazione come soluzione alla crisi delle singolarità.

Siamo con voi nella notte (2007) Blue Led letters, framework, transformers and cables. 500 × 11,000 × 100 mm Museo Novecento, Piazza di Santa Maria Novella 10, Firenze (Dal 12 Dicembre 2020 al 11 Marzo 2021) – Photo by Leonardo Morfini, Copyright Studio Claire Fontaine, Courtesy of Claire Fontaine


2. EX CHIESA DI SAN BARBAZIANO

La strage degli Innocenti 

di Per Barclay, a cura di Patrizia Cirino e Denise Tamborrino, promossa da Musei Nazionali di Bologna, ex Chiesa di San Barbaziano, in collaborazione AICS Bologna, Otto Gallery, Galleria Giorgio Persano

via Cesare Battisti 35

giovedì 6 febbraio h 11-18
venerdì 7 febbraio h 11-18
sabato 8 febbraio h 11-23
domenica 9 febbraio h 11-18

In San Barbaziano l’artista svedese Per Barclay reinterpreta con un intervento installativo il celebre dipinto La Strage degli Innocenti di Guido Reni, al fine di attivare spunti di riflessione sull’età del disorientamento contemporaneo, sulla vulnerabilità, le contraddizioni e i conflitti dei nostri tempi complessi e travagliati.

Sabato 8 febbraio (19:30 / 20:30 / 21:30) e domenica 9 febbraio (12:00 / 13:00) ci sarà anche la performance site specific Soglia, a cura di SCS Ekodanza. Un lavoro che immagina il corpo come un limen (soglia) che al contempo distingue e vincola, che congiunge le molteplici determinazioni in un processo dinamico.

L’ex chiesa di San Barbaziano rinasce grazie al progetto firmato da Studio Poggioli, studio multidisciplinare di architettura e design, fondato da Caterina e Federico Poggioli, che inserisce elementi progettuali contemporanei nei nuovi ingressi tra scale monolitiche e portoni in ottone brunito, grandi vetrate e corten che aprono lo spazio alla città.

Per Barclay – Ex chiesa di San Barbaziano


3. PALAZZO DE’ TOSCHI

In a Naked Room 

di Peggy Franck, a cura di Davide Ferri e promossa da Banca di Bologna

Sala Convegni della Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi – piazza Minghetti 4/D

Fino al 2 marzo

giovedì 6 febbraio h 10-20
venerdì 7 febbraio h 10-21
sabato 8 febbraio h 10-24
domenica 9 febbraio h 10-21

La mostra personale dell’artista olandese Peggy Frank è uno degli eventi clou della settimana dell’arte. Grandi fogli di alluminio dipinti si trasformano in un pavimento riflettente e modulare capace di dialogare con lo spazio espositivo e di offrire al pubblico un’esperienza immersiva. Saranno inoltre presentate fotografie di opere preesistenti e lavori creati appositamente per l’occasione. Da anni Banca di Bologna è impegnata nella promozione di mostre d’arte contemporanea durante ART CITY Bologna, contribuendo ad ampliare il panorama culturale del territorio.

Peggy Franck, In a Naked Room, allestimento, Palazzo De’ Toschi | Sala Convegni Banca di Bologna. Foto Carlo Favero


4. MAMBO – MUSEO D’ARTE MODERNA DI BOLOGNA

Morbid

mostra di Valeria Magli, a cura di Caterina Molteni.

Project Room – via Don Giovanni Minzoni, 14

Fino all’11 maggio

giovedì 6 febbraio h 10-20
venerdì 7 febbraio h 10-20
sabato 8 febbraio h 10-23
domenica 9 febbraio h 10-20

“Morbido” per l’assonanza in italiano, “morboso” per il significato dal tedesco. Il nome della mostra cattura le caratteristiche contraddittorie attribuite alla donna nel corso dei secoli, in contrapposizione alla figura integra e “rigida” dell’uomo. Prendendo spunto da questa immagine sinuosa e delicata, ma al tempo stesso capace di generare forze maniacali e ossessive, MORBID esplora la ricerca artistica della danzatrice e coreografa bolognese Valeria Magli, concentrando l’attenzione sul lavoro di ridefinizione della donna e del femminile promosso dall’autrice nel corso della sua carriera e restituito in mostra in un percorso cronologico e tematico dagli anni Settanta ai primi anni Duemila. Cabaret, clownerie, music-hall e tip tap vengono reinventati come strumenti critici, capaci di interrogare e sovvertire le convenzioni della rappresentazione.

Valeria Magli Pupilla, 1983. Foto di Carla Cerati. Courtesy Elena Ceratti


5. GALLERIA CAVOUR 1959 

Oltre il Reale: David LaChapelle a Bologna

di David LaChapelle, a cura di Deodato Arte, in collaborazione con Contemporary Concept

Galleria Cavour – via Massei, 1

Fino al 15 marzo

giovedì 6 febbraio h 10-20
venerdì 7 febbraio h 10-20
sabato 8 febbraio h 10-24
domenica 9 febbraio h 10-20

Con oltre 30 opere esposte, tra cui una inedita mai presentata al pubblico, la mostra celebra il genio di un artista che ha ridefinito i confini della fotografia contemporanea: David LaChapelle. Un percorso immersivo attraverso le sue opere più iconiche ma anche un’occasione unica per esplorare i molteplici filoni della sua produzione artistica: dalla riflessione spirituale all’analisi sociale, dai ritratti delle celebrità al dialogo con la moda, fino alle tematiche legate al cambiamento climatico. 

David LaChapelle, After the Deluge, Cathedral, Los Angeles, 2007-©David LaChapelle


6. PALAZZO PEPOLI

Il tavolo delle trattative

mostra a cura di e promossa da Alessandro Bergonzoni, in collaborazione con Comune di Bologna e Palazzo Pepoli, si ringrazia MAMbo

Via Castiglione 8

opening mercoledì 5 febbraio h 13
giovedì 6 febbraio h 10-19
venerdì 7 febbraio h 11-20
sabato 8 febbraio h 10-19 e 20-24
domenica 9 febbraio h 11-20
finissage 10 febbraio h 19

Vorrei aver le gambe! Questa la mia richiesta di un anno fa ad Emergency, nel suo trentennale e che quest’anno lancia la campagna “R1PUD1A”anche a Bologna: me le hanno fatte avere.

Un’opera, una installazione artistica per “unire” appunto arti ad arte, per trasformare mutilazioni in azioni, un gesto, un simbolo di quanto continua ad accadere nel mondo. Virtualmente e non solo, questo tavolo vive in tutti i “teatri” di guerra, dove l’unico pubblico che c’è spesso è lontano migliaia di chilometri e sta a guardare più o meno impotente, o peggio è pubblico pagante cioè che, foraggia connivente ed alimenta con armi e mezzi di ogni genere, quel palco dove gli attori continuano a morire, come lo stesso copione recita: colonizzare, conquistare, invadere,bombardare, con fierezza direi atomica! É anche un tavolo “anatomico” per cominciare un’operazione quasi clinica :“sviscerare” analizzare, osservare e studiare macroscopicamente e microscopicamente trattative che poggiano materialmente su “arti” artificiali: quelli di chi le gambe le ha perdute per sempre, ma che nonostante tutto “sostengono”, metaforicamente, simbolicamente, e architettonicamente, il peso dell’appoggiarvisi, intavolando compromesso, diplomazia, idee, e strategie altre.


7. MAG – MAGAZZENO ART GAZE

Chi caxxo è Stefano Fiorina?

di Stefano Fiorina, a cura di Alessandra Carini

via Alfredo Testoni 5/E-D

giovedì 6 febbraio h 19 – 22 – opening
venerdì 7 febbraio h 10-22
sabato 8 febbraio h 10-24
domenica 9 febbraio h 10-22

Stefano Fiorina è diventato virale sui social durante l’ultima edizione di Artissima, dove lo stesso artista andava in giro per i corridoi della fiera con dei vassoi di alluminio che sbatteva, previo consenso, in faccia alle persone per creare un originalissimo ritratto. Ma Stefano Fiorina è molto altro, è un artista completo con una ricerca molto precisa e puntuale: partito dalla street photography, negli anni Fiorina ha convogliato le sue visioni nell’arte relazionale, posizionando il rapporto tra artista e pubblico al centro del lavoro.

Magazzeno Art Gaze è una delle realtà che, in occasione di Art City 2025, ha dato vita a SUPERNOVA, un nuovo distretto dell’arte nato attorno al Torresotto di via Portanova (che dà origine al nome del progetto). Sono gallerie d’arte contemporanea e spazi creativi bolognesi hanno deciso di unirsi e di creare una nuova identità collettiva. Ciascuno ha organizzato uno o più eventi in occasione di Art City. Li trovate qui


8. SPAZIOLABO’

27 Drafts

mostra di Simone Engelen, a cura di Laura De Marco, promossa da Spazio Labo’

Strada Maggiore, 29

giovedì 6 febbraio h 19-22
venerdì 7 febbraio h 16-19
sabato 8 febbraio h 17-24 – h 17.30 talk con l’artista
domenica 9 febbraio h 16-19

Attraverso fotografia, archivio, collage e testi, il lavoro dell’olandese Simone Engelen ricostruisce un evento cruciale nella vita dell’artista: l’abuso subito da parte di due coetanei nel 2006, quando al liceo si trovava a trascorrere un anno di studio all’estero negli Stati Uniti. Questo traumatico avvenimento ha ridefinito la sua percezione dell’intimità, del corpo, della sessualità e della femminilità, il tutto osservato dal filtro sicuro della macchina fotografica.


9. PALAZZO FAVA MARESCOTTI

Eterna provincia

a cura di CLAUDIANO.JPEG, in collaborazione con Francesca Castria, referente beni storici e artistici Croce Rossa Italiana Comitato di Bologna

via del Cane 9

giovedì 6 febbraio h 10-16
venerdì 7 febbraio h 10-16
sabato 8 febbraio h 10-14 e h 20-24
domenica 9 febbraio h 14-18

Questo progetto racconta i luoghi dell’infanzia di Claudiano.Jpeg, attraverso dei fotomontaggi in bianco e nero, sospesi tra sogno e realtà. La dimensione magica e onirica, tanto lontana dalla cultura occidentale, si riprende il suo spazio dando vita a immagini quiete e silenziose, giocose e malinconiche, in cui la fuga dal proprio passato è anche un ritorno alle proprie origini.


10. VARI LUOGHI

Un altro scenario

a cura di Numero Cromatico, in collaborazione con Untitled Association

affissioni in vari luoghi della città

Dal 2022, in occasione di Artefiera, Numero Cromatico ha avviato il progetto Somnium, un’opera che coinvolge il pubblico in un’esperienza collettiva sull’attività onirica e le sue correlazioni con i processi creativi e introspettivi. Il collettivo negli ultimi anni ha raccolto centinaia di sogni realizzati dal pubblico, distribuendo un dispositivo nel quale è sempre presente una poesia stimolo e alcune istruzioni per stimolare il ricordo del sogno da svegli. I sogni raccolti, seppure tutti diversi, presentano delle caratteristiche comuni.

In occasione di Arte Fiera 2025 è stata realizzata una campagna di affissioni nella città di Bologna, in cui sono presenti frasi provenienti dai sogni raccolti, stimoli proiettivi ed evocativi che coinvolgono la città in una riflessione sulla dimensione collettiva dell’esperienza artistica. Il progetto si sviluppa attraverso una pluralità di output: il coinvolgimento attivo del pubblico mediante la distribuzione di dispositivi finalizzati all’induzione del ricordo delle esperienze oniriche; la raccolta dei sogni in antologie e archivi testuali; la produzione di opere e installazioni nello spazio pubblico. Il progetto evidenzia le analogie e le differenze intercorrenti tra i sogni scritti dal pubblico, originati a partire da uno stesso stimolo letterario condiviso, aprendo a riflessioni di natura psicologica, sociologica e letteraria sul potere evocativo del linguaggio poetico e sulla dimensione collettiva dell’esperienza onirica.

Untitled Association sarà presente alla 48a edizione di Arte Fiera Bologna con il progetto Un altro scenario di Numero Cromatico. All’interno dello stand saranno presenti diverse stampe su carta raffiguranti le poesie di partenza e i frammenti di sogni realizzati dal pubblico.


11. TIRO PRODUCTION

Art Sound Loud

a cura di Elisabetta Eliotropio, in collaborazione con Arsoluta

Via val d’Aposa 1

giovedì 6 febbraio h 10.30-18
venerdì 7 febbraio h 10.30-18.30
sabato 8 febbraio h 10.30-18 e 19-24
domenica 9 febbraio h 11.30-18

Mostra internazionale di arte contemporanea che vede coinvolti 23 artisti italiani e internazionali all’insegna della connessione tra arte visiva e musica. Nata da un’esplorazione sensoriale che spinge oltre i confini tradizionali dell’esperienza artistica, immagine e suono si fondono e si scontrano in un dialogo senza pari, in cui la musica si farà visione e l’arte si farà musica, creando un dialogo innovativo tra i linguaggi artistici. Per fruire al meglio l’esposizione, è necessario portare con sé degli auricolari.

In occasione della Notte Bianca di Art City, sabato 8 febbraio, il programma prevede due concerti acustici intimi con gli artisti Acqua Distillata e Malecherifarei.

Dettaglio dell’opera dell’artista Pio Mars intitolata WAHIP (What a hell is paradise) esposta in mostra.


12. NUBU LISTENING BAR

Back to Malvagio

a cura di Brighetti-Casini

via de’ Musei 4/d

sabato 8 febbraio dalle 19.30

“Back to Malvagio” è un viaggio tra arte e musica, un’esperienza immersiva che unisce pop-art e arte astratta, con le opere di Mirco is Dead e Richard Blackstar. Musica live e DJ set animeranno le serate, tra Dj Mortimer e Dj Max Disorder


13. BLOOM

In case of love at first sight break glass

di Marcella Fierro, a cura di Cr3are, promossa da Sabrina Baraldi gioielli, in collaborazione con Bloom

Corte Isolani 3b

giovedì 6 febbraio h 18-24
venerdì 7 febbraio h 18-24 – vernissage ore 19 con sound design by Gaia Chloe Brigida
sabato 8 febbraio h 18-24
domenica 9 febbraio h 18-24

In Case of Love at First Sight Break Glass è la storia di un incontro tra la fotografia still life dei fiori di Marcella Fierro e l’arte orafa di Sabrina Baraldi. In case of love at first sight break glass è la storia di un amore a prima vista. In case of love at first sight break glass è l’incontro tra la fragilità del fiore e la purezza del diamante. In case of love at first sight break glass è la storia di una promessa, una promessa per tutti gli amanti.


14. MEDIAMORPHOSIS

SopraTTUTTO_aboveALL

di Francesca Pasquali, a cura di Mediamorphosis e Francesca Pasquali Archive, promossa da Gazzotti e Mediamorphosis, in collaborazione con L’Operosa e Immagini & Suoni 

via Galliera 18C

giovedì 6 febbraio h 18-23
venerdì 7 febbraio h 18-23
sabato 8 febbraio h 20-24
domenica 9 febbraio h 14-18

Una grande installazione fatta di materiali di scarto che chiede ai visitatori un confronto corpo a corpo, coinvolgente e sensoriale. Listelli di legno e materiali di lavorazione, solitamente considerati scarti di produzione, diventano protagonisti assoluti, generando una sorta di monumento e manifesto plastico che celebra la manodopera italiana e l’importanza del lavoro di comunità.
SopraTTUTTO_aboveALL è la nuova opera site specific dell’artista bolognese Francesca Pasquali, artista bolognese che da oltre vent’anni lavora con materiali di riuso di natura industriale, per realizzare environment e installazioni di ampio respiro, collaborando a livello internazionale con grandi aziende aperte alle contaminazioni tra arte e produzione. L’opera nasce dal dialogo con Gazzotti, storica azienda bolognese leader nella produzione di parquet.

L’opera sarà ospitata dall’agenzia di comunicazione Mediamorphosis in occasione dei suoi 25 anni.
Un vero e proprio tributo all’arte e alla capacità di reinventare ciò che sembra destinato ad essere dimenticato.

Francesca Pasquali Archive


15. VISUAL LAB

ACQUAINTANCE – SEARCH AND RESCUE IN THE MEDITERRANEAN SEA

di Max Cavallari, a cura di Visual Lab

Via Nazario Sauro 22

Venerdì 7 febbraio h 16-20 – vernissage ore 18
sabato 8 febbraio h 20-24

L’umanità oltre il visibile, al di là del pregiudizio. Ogni scatto di Max Cavallari in ACQUAINTANCE racconta il tragitto di un viaggio, sostanziato dalla dignità, spesso violata, delle grandi migrazioni. L’obiettivo ha colto istanti di una quotidianità sospesa, non spettacolarizzata, quella che sembra non interessare l’opinione pubblica. Tutto appare ora come una costruzione narrativa in forma di cortometraggio, ideale ponte tra mondi apparentemente lontani.

A carefree moment on Humanity 1, the ship stops for a swim in the open sea.


16. GEA VISION

Estro Maestro

di Suli Flour, a cura di Simone Risi

via Goito 7

fino alla fine di febbraio

Vernissage: sabato 8 febbraio alle ore 20

Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe agli esseri umani se si nutrissero esclusivamente di pura gioia per tutta la vita? Estro Maestro di Suli Flour, giovane artista multidisciplinare,  tenterà di mostrarlo, portando alla luce una visione estrosa ed inaspettata. Una mostra dolce e dimensionale, tra dipinti ad olio e illustrazioni digitali, tra intimità e fanciullezza.


17. De Diseño

The promise land

mostra a cura di Laura Frasca, promossa da Bianca Calzolari, in collaborazione con Studio di progettazione De Diseño – Green Whale Space

via Dè Carbonesi 6

giovedì 6 febbraio h 18:30-21 – opening
venerdì 7 febbraio h 10-12:30 e 16-19
sabato 8 febbraio h 10-12:30 e 16-24
domenica 9 febbraio h 10-12:30 e h 16-19

Il progetto fotografico di Laura Frasca  documenta la crisi dei “grandi polmoni verdi” del pianeta, concentrandosi sulla Aamjiwnaang First Nation, situata vicino al complesso industriale Chemical Valley. Questa comunità affronta gravi sfide ambientali a causa dell’intensa industrializzazione che compromette la qualità della vita e le attività tradizionali come caccia, pesca e raccolta di piante medicinali.

Il lavoro è arricchito dai ritratti di ricercatori e volontari del Maajiigin Gumig Greenhouse, un’iniziativa per ripristinare piante natie e medicinali. L’esposizione invita a riflettere su cosa significhi abitare la propria terra, mentre lo spazio De Diseño, diretto da Bianca Calzolari, offre un ambiente creativo che celebra l’arte e la cultura contemporanea.

The Promise Land – Foto di Laura Frasca


18. SENAPE VIVAIO URBANO

Beyond Transparencies

di Stefano Questorio, a cura di Leonardo Iuffrida

via Santa Croce, 10/abc

Fino al 22 febbraio

giovedì 6 febbraio h 10-13 /16-19.30
venerdì 7 febbraio h 10-13 /16-19.30
sabato 8 febbraio h 10-13 / 16-24
domenica 9 febbraio h 16-19

La società della trasparenza ci vuole visibili e controllabili, ma anche uniformi, impeccabili, senza sbavature né macchie, esige perfezione, incorruttibilità e non accetta ciò che devia dalla norma. Essa implica anche l’invisibilità di corpi e aspetti della realtà che non rientrano nei canoni prestabiliti o che non vengono considerati degni del palcoscenico mediale, e a cui invece Stefano Questorio offre materialità e testimonianza attraverso l’istantaneità della polaroid, mezzo fotografico che fa dell’unicità e dell’imperfezione la propria identità. Essere in vetrina è lo scotto da pagare in un tempo in cui esistere significa iper-visibilità, così la vita si riduce a virtuale e fittizio album fotografico di istanti selezionati per essere condivisi nell’eternità del web come trofei-souvenir.

Stefano_questorio_beyond_transparencies


19. ATELIER Sì

The city is no longer

di Nazario Zambaldi, a cura di Ateliersi Ateliersi, in collaborazione con Open Project, BOOMing Contemporary Art Show | Doc Creativity.

via San Vitale 69

giovedì 6 febbraio permanente 24h/7
venerdì 7 febbraio permanente 24h/7 – opening ore 18
sabato 8 febbraio permanente 24h/7
domenica 9 febbraio permanente 24h/7

L’installazione consiste di un “quadro” nella vetrina davanti all’Atelier Sì che funge da finestra sugli altri spazi della città risignificati attraverso gli ascolti audio: l’ex chiesa delle mura tra Porta Lame e Porta San Felice (sede di Open Project) e Palazzo Isolani all’ingresso di BOOMing Contemporary Art Show. The city is no longer di Nazario Zambaldi prosegue il progetto Polis – basato sul testo originale Plot your city: the city is no longer, we can leave the theater now del drammaturgo belga Paul Pourveur – già ospite all’Atelier Sì in varie sue fasi nel 2021 e nel 2024. Lo sguardo sulla città “che non c’è più” viene aperto da tracce sonore – collocate in alcuni luoghi delle città e attivabili da QR code – che disegnano geografie di solitudine, oblio, consumo.

venerdì 7 febbraio, alle 18 ci sarà La fine della città, talk in occasione dell’opening del progetto. Partecipano Manuel Orazi (curatore di “Testi sulla (non più) città” di Rem Koolhaas, Quodlibet), Giulia Cantaluppi (Temporiuso | Stecca 3.0), Francesco Conserva (Open Project), Nazario Zambaldi (autore del progetto), Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi (Ateliersi)


20. FILLA – PARCO DELLA MONTAGNOLA

Leggere creature

mostra a cura di Ditraverso, promossa da OPIFICIO NEIRAMI SRL, in collaborazione con Comune di Bologna e Fondazione IU Rusconi Ghigi nell’ambito del Piano della Notte di Bologna

via Irnerio 2/3

giovedì 6 febbraio h 17-22 – opening ore 17.30
venerdì 7 febbraio h 17-22
sabato 8 febbraio h 17-24
domenica 9 febbraio h 17-22

Grandi animali acquatici, figure leggere come l’aria che in modo inatteso appaiono sulla terra e danno vita a una danza luminosa e sonora grazie alla partitura musicale composta da Paola Samoggia. Le Leggere Creature di Danilo Traverso intorno alla struttura di Filla,  nuovo spazio polivalente progettato dall’architetto Mario Cucinella, portano alla luce gli elementi del mondo sommerso galleggiando armoniosamente su specchi d’acqua nel cuore del Parco. Il sistema di padiglioni diffusi, tra le cui strutture verranno collocate le creature, sono realizzati quasi completamente in vetro, si creerà così un effetto acquario inverso, gli spettatori guarderanno le creature marine dall’interno dei padiglioni (inside) mentre le creature rimarranno all’aperto (out). Con il buio le leggere creature si coloreranno con la luce e dialogheranno tra loro attraverso una partitura musicale, luci e suoni creeranno così una performance di circa 20 minuti che potrà essere replicata più volte durante le serate.


21.PALAZZO BEVILACQUA ARIOSTI

Metamorfosi di una visione

di Federica Marangoni, a cura di Olivia Spatola ed Eli Sassoli de’ Bianchi, promosso da Palazzo Bevilacqua Ariosti

via d’Azeglio 31

giovedì 6 febbraio h 18-22:30
venerdì 7 febbraio h 18-22:30
sabato 8 febbraio h 18-24
domenica 9 febbraio h 18-22:30

L’opera di Federica Marangoni, figura storica e maestra della light art, è una cascata di luce LED che scende dal primo piano verso il pavimento, ed evoca metaforicamente uno sgocciolamento di luce nell’acqua. Questa caduta luminosa genera a terra proiezioni che ricordano cerchi concentrici, simili a quelli prodotti dal movimento dell’acqua. Questa sinergia di elementi luminosi invita lo spettatore a un’esperienza immersiva e contemplativa, suggerendo un dialogo profondo tra materia ed energia.

Metamorfosi di una visione 2022, Biblioteca Nazionale Marciana, Venezia, 14 tubi flex-led multicolore h max 8 mt, struttura ad angolo


22. ONIRICA

La città degli altri

mostra collettiva a cura di Associazione Dimensions e promossa da Onirica

Via Cesare Battisti 15

giovedì 6 febbraio h 18-24
venerdì 7 febbraio h 18-24
sabato 8 febbraio h 18-24
domenica 9 febbraio h 18-24

Bologna è da sempre una delle destinazioni più amate dai turisti. Tuttavia, il fenomeno del turismo di massa sta imponendo sfide significative, mettendo a dura prova la vivibilità dei luoghi storici. Attraverso una open call, l’associazione Dimensions di Simone Pellegrino (SIMONEUP) e Giovanni Croce (TAUMA) invita gli artisti a riflettere sull’impatto del turismo di massa sulle città italiane, esplorando in maniera critica, ma anche ironica, il contrasto tra l’immagine idealizzata della città e la realtà che affronta ogni giorno.


23. ALESSANDRO COSTENARO EDITORE

Relazioni Contemporanee

di Alessia Maiocchi, a cura di Camilla Bruni

Via Francesco Rismondo 2

Fino al 27 aprile

giovedì 6 febbraio h 18-23
venerdì 7 febbraio h 18-23
sabato 8 febbraio h 14-24
domenica 9 febbraio h 14-20

Osservando le illustrazioni di Alessia Maiocchi ci rendiamo conto che, in fin dei conti, viviamo – più o meno – tuttə la stessa vita. Relazioni contemporanee propone una serie di stampe su carta in formato A2 realizzate in microchina, ciascuna delle quali racconta un tema centrale delle relazioni che viviamo in questo periodo storico, tra società, sé e tecnologia.

Incontri

di Roberta Moruzzi, a cura di Elisa Marasca

Via Francesco Rismondo 2

Fino al 27 aprile

giovedì 6 febbraio h 18-23
venerdì 7 febbraio h 18-23
sabato 8 febbraio h 14-24
domenica 9 febbraio h 14-20

Quella di Roberta Moruzzi è un’arte sperimentale capace di infondere un senso di delicata armonia e intensità. Incontri presenta una serie di “incontri” realizzati con tecniche diverse offrendoci la possibilità di indagare il senso profondo custodito oltre l’apparente semplicità di due corpi che si stringono, un senso che ognuno di noi può scoprire dentro di sé.


24. SPAZIO VIOLA

Arcade – Fotografia a sviluppo istantaneo

Patrocinata dal collettivo Polaroiders Italia,  a cura di Ong Ngoc Phuong di polaroiders.it e Alan Marcheselli di iso600.it, promossa da Nital e Polaroid, in collaborazione con Iso 600 International – Festival Internazionale di Fotografia Istantanea

via Guerrazzi, 17

venerdì 7 febbraio h 18-22
sabato 8 febbraio h 10-24
domenica 9 febbraio h 10-19

Anche quest’anno tornano gli artisti del collettivo Polaroiders. Trenta artisti internazionali provenienti da tutto il mondo, accomunati dal comune mezzo della fotografia istantanea, presentano una selezione di quattro immagini realizzate in Polaroid allo spazio Viola, un temporary space davanti al Bar Maurizio.

Un viaggio tra analogico, materico e istantaneo per celebrare la magia della fotografia Polaroid ispirandosi all’energia dei mitici arcade anni ’80, i famosi cabinati che hanno visto nascere il mondo dei videogiochi.


25. ORATORIO SAN FILIPPO NERI

Torri : Terra

di Grazia Toderi e Gilberto Zorio, a cura di Cristina Francucci. Testi di Gianfranco Maraniello, promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

Via Manzoni 5

giovedì 6 febbraio h 17-24
venerdì 7 febbraio h 17-24
sabato 8 febbraio h 17-24
domenica 9 febbraio h 17-22

Torri : Terra è un’installazione site-specific che dialoga con lo spazio dell’Oratorio di San Filippo Neri e con la sua storia. Nell’oscurità le due “”Torri Stella”” di Gilberto Zorio, composte ognuna da cinque punte realizzate con centinaia di blocchi bianchi per muratura sovrapposti, si incontrano e si uniscono come in una danza scandita da simmetrie diverse. Un’alternanza di fessure, spiragli e aperture mette in relazione l’interno con l’esterno. L’architettura dell’artista esprime il rapporto tra la realtà materiale e il pensiero.
Le proiezioni “”We Mark”” di Grazia Toderi, interagendo con le superfici delle “”Torri Stella”” mutano forma e disegno, rivelando diversi livelli di significato attraverso una propria spazialità e temporalità.

Nelle immagini proiettate, composte da centinaia di fotogrammi sovrapposti, appare una visione satellitare della Terra che, in rotazione continua, si trasforma in materia magmatica e rossastra.

Grazia Toderi Gilberto Zorio. Torri : Terra. Foto: Nicola Gnesi


Vi segnaliamo inoltre questo appuntamento da non perdere, di cui vi abbiamo parlato anche QUI.

PALAZZO ISOLANI

BOOMing Contemporary Art Show

a cura di Simona Gavioli, in collaborazione con Doc Creativity

via Santo Stefano 16

giovedì 6 febbraio h 19-24
venerdì 7 febbraio h 11-24
sabato 8 febbraio h 11-24
domenica 9 febbraio h 11-20

BOOMing Contemporary Art Show è la fiera d’arte contemporanea che ha deciso di scardinare il concetto di “emergente” collegandolo al significato letterale dell’essere in procinto di emergere e della necessità di far emergere. Dal contesto industrial-punk dello spazio Dumbo quest’anno ha “invaso” le sontuose ed eleganti sale storiche di Palazzo Isolani. Il tema di questa edizione è Rampicanti, con l’obiettivo di incentivare l’arte spontanea, capillare e, perché no, imperfetta. Si compone di una main section tematica, altre tre sezioni sempre coerenti con lo spirito dell’edizione e una mostra speciale, a cui è stata affidata l’apertura della fiera. La performance iniziale è di Dora Musola, che porta in scena “Costellazioni Familiari”: la giovane veronese lega i partecipanti in un groviglio di “corpi, relazioni e stracci della civiltà dei consumi”, e trascina la matassa lungo l’iconica scala elicoidale del Vignola fino al nastro d’inaugurazione.

Dora-Musola-Costellazioni-familiari-performance-partecipativa-a-Casa-della-Pesa-per-BAW-2024_Foto-Fanni-Fazekas

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