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#FLASH | Atlantico Festival. Il live di Nuri tra Africa e Asia arriva da Granata

06-11-2019

Di Valentina Fabbri

Dopo la rassegna estiva di Atlantico waves, le esibizioni del fisarmonicista capo-verdiano Julinho da Concertina e della dj cubana Cami Layé Okún, Atlantico Festival, rassegna musicale e cinematografica, sta tornando. Domani sera, giovedì 7 settembre, dalle 21, propone da Granata il live di Nuri, compositore e batterista nato a Tunisi e figura chiave del panorama musicale alternativo e sperimentale a livello internazionale.

Atlantico è infatti un progetto culturale bolognese autoprodotto che intende celebrare l’arte e le culture dell’Africa e delle sue diaspore. È nato dalla collaborazione tra Federico de Felice (dj e giornalista musicale), Cristian Adamo (dj e promoter), Katia Golovko (ricercatrice) e il centro sociale Tpo. Il suo scopo è quello di coinvolgere tutta la comunità e lo fa anche attraverso concerti e djset, come quello di Nuri, che evidenziano lo spettro composito delle musiche di derivazione africana e afro-diasporica.

Nuri

Il suo album di debutto Drup, registrato sull’isola di Bornholm, in Danimarca, dove l’artista si ritira regolarmente in “introspezione creativa” dal 2015, rappresenta non solo un tributo al patrimonio tunisino e africano, ma anche un ponte verso altre culture: si basa su modelli sonori provenienti da Mali, Malawi, Alaska, Vietnam, Algeria e Tunisia.

È una fusione elettronica di percussioni e voci provenienti dal continente africano e dall’Asia, un mix di tradizione e di suoni moderni. Un album dalla importante valenza simbolica e politica, dato il clima di razzismo contro le popolazioni sub-sahariane che, da secoli, permea le società nord-africane, dal Marocco alla Libia.

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