“C’è sempre qualcosa da imparare, imparando entriamo in un altro mondo, un mondo creativo, capiamo tante cose e diventiamo, e la possibilità di diventare ce l’abbiamo tutti”. Sono le parole del maestro Giulio Rapetti in arte Mogol pronunciate in uno dei suoi interventi durante la finalissima della seconda edizione del BMA- Bologna Musica D’Autore, contest organizzato dagli studi Fonoprint per cercare i giovani talenti della canzone d’autore italiana, che si è tenuto lo scorso sabato 29 settembre.
A vincere il premio tanto atteso, Federico Biagetti che, doppiamente emozionato, ringrazia i sacrifici della sua famiglia che lo ha sempre sostenuto. Oltre al premio assegnato da Mogol come miglior testo per la sua penetrante E poi boh, che gli permetterà di frequentare gratuitamente un corso nella sua scuola, il CET, ha vinto anche il premio Fonoprint, un contratto discografico per la realizzazione di un disco e di un video. Alla cantautrice bolognese Alice Cucaro con Sono un riflesso, il premio Radio Bruno e il premio come miglior musica, che consiste in tre giornate negli studi di registrazione Fonoprint, “mi treaferirò in Fonoprint” ha simpaticamente dichiarato.
A dare inizio al concorso le tre band in gara: i Blugrana con Bellissimo, i Sudestremo che con My Home hanno dovuto affrontare anche la sfida dei problemi tecnici e come l’esperienza insegna “the show must go on”, e gli OOTB, guidati da una giovanissima e scatenatissima front girl con il brano Addosso.
Prima dell’esibizione degli altri sette finalisti, un lungo omaggio alla ricchissima carriera di Mogol con un medley eseguito dagli artisti Fonoprint che si sono alternati sul palco coraggiosissimi nel cantare, tra gli altri, anche Battisti. Neo presidente della SIAE, il maestro ha sottolineato l’importanza del diritto d’autore: “Stiamo vivendo un momento drammatico, le grandi piattaforme digitali non pagano il diritto d’autore e se continuano a non farlo è la fine della cultura. È una guerra, io ho accettato la nomina di presidente proprio perché ero già consapevole della situazione e non potevo dire di no”.
Dopo una lunga parentesi su un’importante fetta della storia della musica italiana di cui è impossibile non essere fieri, riprende il vivo della gara con i sette solisti. Prima di decretare il vincitore, si sono susseguiti sul palco il rapper Laioung, che ha dichiarato di essere un amante della cultura e non dello stile perché “lo stile passa invece la cultura resta per sempre”, Matteo Mobrici, frontman dei Canova che ha presentato quattro dei suoi brani in chiave intima acustica alternandosi tra piano e chitarra, e Paola Turci, elegante e forte come sempre.
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