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Corpi e desideri non conformi. “Non è amore questo” al Some Prefer Cake, il festival internazionale del cinema lesbico

21-09-2018

Di Giulia Fini

Barbara vive da sola, di giorno va in ufficio e la sera esce con gli amici. Ha molte paure ma senza timori ci racconta la sua vita. Una come tutte le altre se non fosse per la sua disabilità: il suo corpo non è conforme a quello che la società reputa bello ed efficiente. E, come il suo corpo, anche il suo desiderio non lo è: come ognuno di noi, ha bisogno di passione, di sesso, di “corpi che si incastrano”.

Barbara è la protagonista di Non è amore questo, il cortometraggio diretto dalla regista bolognese Teresa Sala, una delle pellicole in programma al Some Prefer Cake, Bologna Lesbian Film Festival, organizzato dall’Associazione Luki Massa. Il festival internazionale del cinema lesbico, diretto quest’anno dall’agenzia di comunicazione Comunicattive, è in programma dal 21 al 23 settembre al Nuovo Cinema Nosadella.

“Io e Barbara ci siamo conosciute nel 2012 all’interno di un laboratorio di teatro a Milano – mi racconta la regista Teresa Sala – Nel 2015 le ho proposto di lavorare insieme ad un progetto. Siamo partite da un testo che ha scritto lei, come lei racconta la sua vita, per dare l’idea della complessità del desiderio, affettivo e amoroso, perché quando sei disabile al massimo ti viene concessa un po’ di tenerezza. Volevamo parlare di sessualità e amore ma poi abbiamo voluto ampliare. Come dice sempre Barbara alle presentazioni ‘è una questione di intimità, sia dei copri nudi ma anche dell’anima’”.

Per tutto il film infatti siamo molto vicini alle sue parole e anche al suo corpo, mostrato in ogni sua sfaccettatura. Come tutte le protagoniste delle pellicole del festival, viene raccontata la storia di una donna ribelle che, senza eroismo ma con coraggio, si racconta sfidando il concetto di normalità.

Frame da “Non è amore questo”

Non è amore questo sarà proiettato sabato 22 settembre, in sala sarà presente la regista e la stessa protagonista Barbara Apuzzo. Il documentario fa parte del gruppo di corti in programma alle 10,30 all’interno della serie “corti a colazione”. Sia sabato che domenica infatti sarà possibile fare colazione al cinema aspettando le proiezioni che inizieranno alle 11. La kermesse cinematografica oltre ai cortometraggi prevede anche la proiezione di 10 film tra cui Nothing to lose in anteprima europea che narra la creazione di uno spettacolo di danza contemporanea le cui protagoniste sono persone queer, trans e lesbiche dai corpi non convenzionali. Il documentario inaugurerà il festival venerdì alle 20.

Frame da “Grace & Betty”

Sempre in anteprima, sabato 22 alle 18, verrà proiettato Water makes us wet – An ecosexual adventure, realizzato dall’attivista e performer Annie Sprinkle una delle fondatrici del movimento ecosessuale. Tra i film proiettati nella giornata di sabato ci sarà anche The passionate pursuits of Angela Bowen che rende omaggio all’attivista femminista lesbica afroamericana, in programma alle 16; e alle 20 Silvana, il docufilm dedicato alla rapper attivista svedese Silvana Imam. Venerdì alle 22 invece è il turno della pellicola horror/thriller norvegese Thelma, selezionata agli Oscar 2018. I film saranno poi valutati da una giuria di qualità che assegnerà i premi la domenica.

Locandina di “Thelma”

Non solo proiezioni in programma ma anche incontri, un laboratorio teatrale organizzato da Officineperegrine Teatro e due presentazioni di libri previste per sabato: La crociata “anti-gender” di Sara Garbagnoli e Massimo Prearo e L’emersione imprevista. Storia del movimento delle lesbiche di Elena Biagini. Ci saranno anche dj set ogni giorno alle 18,30 e un party conclusivo sabato al’Elastico Fa/ART con una lunga carrellata di donne che si alterneranno alla consolle.

Per altre informazioni rimandiamo al programma completo sul sito del festival.

Dall’archivio fotografico di Luki Massa, i ritratti di lesbiche all’Euripride nel 1994

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