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Dal palco di X-Factor ai festival estivi, intervista ai Santi Francesi

15-07-2023

Di Beatrice Belletti

Il duo hard-pop SANTI FRANCESI  composto da Alessandro De Santis (voce, chitarra, ukulele) e Mario Francese (producer, tastiere, synthesizer e basso) che ha vinto X-Factor 2022 è tornato con un nuovo singolo “La Noia” e un mega tour estivo, per cui faranno tappa sul palco di BOnsai Garden, al Parco delle Caserme Rosse, mercoledì 19 Luglio!

Santi Francesi – foto di Simone Biaviati

 

Ciao Alessandro, ciao Mario, il vostro ultimo singolo “La Noia” è uscito il 16 giugno, e avete detto che è il vostro “input a dare valore alla noia”. È una gioia da riscoprire? E come si “annoiano” felicemente i Santi Francesi?

Possiamo dire che “La Noia” sia un input a dare un valore positivo all’accezione della noia. Noi tendiamo a provarla spesso come sensazione, semplicemente negli anni ci stiamo avvicinando a capire che è una sensazione che dobbiamo accettare e che spesso può portare al male e altrettanto spesso può portare al bene. Noi parliamo frequentemente del nostro essere cresciuti in provincia e in una realtà stracolma di noia, costantemente, che ci ha spinto sicuramente a fare quello che facciamo adesso, la musica.

Dagli esordi ad Amici alla travolgente vittoria nel 2022 di X-Factor, come vi hanno cambiato queste esperienza televisive? E come vivete le diverse dinamiche con il pubblico attraverso lo schermo e la dimensione del live, faccia a faccia con i/le fan?

Le esperienze televisive non ci hanno cambiato granché anzi, possiamo dire che sono stati dei grandi riflettori per ciò che eravamo e ciò che siamo, è stata una grande fortuna. Ci è servito molto, è stata veramente una scuola, il fatto di dover stare dietro ai tempi televisivi che sono serrati e quindi capire bene come in un minuto e mezzo poter riassumere un pezzo e come riuscire ad emozionare le persone e ad emozionarsi.

Ci hanno avvicinato ad un concetto diverso di esibizione, più programmata, quasi come se fosse un videoclip costantemente girato davanti però a un milione di persone. Riguardo ai fan ovviamente in televisione non percepisci molto il pubblico. È ovvio che per noi la dimensione live è molto importante e ora che ci ritroviamo ad incontrare, in questo caso per la seconda volta perché è il tour estivo, i nostri fan è la cosa più bella di tutte.

Dopo il release dell’EP “in fieri” vi siete imbarcati subito nel vostro primo club tour, e adesso siete ripartiti per una lunga estate di show in Italia e non solo. Qual è la vostra parte preferita di questo viaggio? E qual è il luogo dove tornare a decomprimere e rilassarsi?

Come ho già detto in precedenza siamo gasatissimi all’idea di un tour bello fitto, quindi siamo super contenti. Credo sia super difficile definire una parte preferita di questa cosa perché amiamo tutto: il live, il viaggio, il contatto con i fan, è tutto bello. 

Alessandro: Un posto dove tornare, rilassare i muscoli e decomprimere tutto? Credo che per me sia il mare, quasi sempre, casa dei miei nonni in Sardegna a Costa Rei, cosa che tra l’altro credo farò.

Mario: Io starò a casa, forse torno dai miei, il posto in cui ci siamo annoiati di più entrambi per la maggior parte della nostra vita.

Non è la prima volta che salite su un palco Bolognese, cosa vi piace della nostra città?

Alessandro: Questa è la seconda, anzi la terza volta per noi a Bologna perché abbiamo suonato anche al Cortile Café per Spaghetti Unplugged qualche anno fa. Noi siamo super felici di Bologna perché dalla prima volta ci ha accolto in modo super caldo, proprio a partire dal Cortile Café ricordo un pubblico di un centinaio di persone ma caldissimo. Ci aspettiamo di ritrovare più o meno lo stesso pubblico.

Mario: poi di Bologna mi ricorda la serata Disco Club

Alessandro: esatto noi siamo legati ai Disco Club Paradiso, sicuramente abbiamo motivi in più per tornare a Bologna e godercela. Poi vabbè, non mi metterei a parlare architettonicamente di Bologna perché lo sappiamo tutti quanto è bella.

Molti sarebbero già felici del successo che vincere un talent show si porta dietro, ma vi è rimasto un sogno nel cassetto? Cosa sognano i Santi Francesi adesso?

In realtà noi smontiamo quasi sempre tutto e siamo parecchio convinti che vincere un talent non significhi quasi nulla, è una tappa di un percorso lungo, lunghissimo e chiaramente è un vantaggio. Sono delle luci che si accendono su di te e quindi hai la possibilità di dire più cose e di essere ascoltato da più persone. Credo sia poi dovere dell’artista mantenere quel pubblico per sé.

Come sogno nel cassetto: aprire i Twenty One Pilots o abbracciarli, non lo so (ridono). Comunque collaborare in qualche modo con i Twenty One Pilots.

Condividete con noi i vostri migliori 5 consigli su come viversi al top la stagione dei festival?

Prima cosa bere tanta acqua perché fa caldo. Se ci sono dei festival lunghi bisogna andare lì con la tenda, perché i festival si devono fare in tenda. Munirsi di un becco bunsen perché se no si spendono troppi soldi ai festival. Non usare i telefoni durante i concerti, godersi lo spettacolo perché poi non torna più in realtà, e un altro consiglio è provare ad andare da soli ad un festival, non per forza con qualcuno, perché ci sono un sacco di altre persone da conoscere, è un ambiente d’amore quindi ben venga.