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Pronti, via! Comincia la maratona di Art City 2020. La nostra guida agli eventi più curiosi

17-01-2020

Di Giulia Fini

Una settimana che dura 10 giorni.

Come ogni anno, ci prepariamo alla maratona dell’Art Weekdal 17 al 26 gennaio, che segna l’ottava edizione di Art City Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in concomitanza di Arte Fiera.

“Questa è un’edizione esplosa” come ha detto Lorenzo Balbi, direttore artistico: infatti, oltre ai 23 progetti principali, in città crescono a dismisura le iniziative delle singole realtà che, durante la settimana, hanno deciso di portare mostre, installazioni, performance ed eventi sia in luoghi istituzionali che in altri spazi espositivi e culturali e luoghi non convenzionali, come la hall dell’alta velocità della stazione di Bologna o il reparto pediatria del Policlinico Sant’Orsola.

La formula è la stessa ogni anno: tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e il 25 gennaio, in occasione dell’Art City White Night, gli appuntamenti si prolungano con aperture straordinarie fino a mezzanotte.

In questo subbuglio creativo è difficile orientarsi, per questo abbiamo realizzato anche quest’anno la nostra guida segnalandovi gli eventi più curiosi, con uno speciale sugli appuntamenti dedicati al mondo della fotografia.

Pronti, via!

 

1. Morestalgia | installazione video

Stazione ferroviaria Bologna Centrale, hall alta velocità piano -4, binari 17 e 18
dal 24 al 27 gennaio dalle 6 alle 23,30
Inaugurazione giovedì 23 gennaio alle 20,30

Il progetto di Riccardo Benassi entrerà nella stazione ferroviaria, occupando lo spazio sotterraneo con una tecno-tenda: un ambiente composto da testo, suono e oggetti che ha come cuore pulsante uno schermo led penetrabile dal corpo umano.

Una video installazione, a cura di Xing, attraversabile dai passeggeri e visitatori in tutto l’arco della giornata, che nasce da un lavoro di ricerca teorica di sul sentimento della nostalgia e sulle sue implicazioni sociali alla luce dell’ingresso di internet nelle nostre vite.

Riccardo Benassi, Morestalgia


2. Via libera per volare | performance

Palazzo d’Accursio | Aeroporto G. Marconi | Policlinico Sant’Orsola reparto di pediatria | Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno
dal 22 gennaio al 1 marzo
mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio dalle 9 alle 14 | venerdì 24 e domenica 26 gennaio dalle 10 alle 20 | sabato 25 gennaio dalle 10 alle 24
Inaugurazione martedì 21 gennaio alle 17,30

Un omaggio al grande poeta Gianni Rodari, per il centenario dalla nascita.

Cosa succederebbe se improvvisamente comparisse in città un semaforo che emette luce blu invece che i classici colori? Scompiglio e frustrazione. Nel racconto di Rodari Il semaforo blu è un via libera per volare destinato a chiunque abbia coraggio.

Ispirandosi al racconto, il duo artistico bolognese Antonello Ghezzi, formato da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi, realizzeranno una serie di installazioni in diversi punti della città in cui verranno collocati gli iconici semafori.

Il progetto prevede il suo culmine nel Museo Davia Bargellini dove semafori, luci e specchi daranno vita a opere site-specific in dialogo con la collezione permanente del museo e con l’opera di Luigi Mainolfi intitolata Per quelli che volano.

Antonello Ghezzi, installazione Via libera per volare


3. What If. La riproducibilità tecnica nell’epoca dell’opera d’arte | installazione

dal 23 al 26 gennaio, dalle 15 alle 23
Vrums – Virtual Reality Art Rooms, via Zaccherini Alvisi 8

Vitruvio Virtual Museum presenta il museo temporaneo di realtà virtuale.

Cinque esperienze di realtà virtuale immersiva, già esposte nei musei d’arte contemporanea o durante festival specifici, saranno presenti in mostra per la prima volta riunite per fare un punto della situazione sulle potenzialità e lo sviluppo della realtà virtuale in campo artistico, cinematografico e scientifico.

Sarà presentato un lavoro totalmente inedito che dà il titolo alla mostra. What if è un’indagine artistica sulle emozioni basilari dell’uomo. A partire dalla scrittura di un soggetto e una sceneggiatura originale, il visitatore potrà immergersi e ammirare affascinanti scenografie iperreali dominate dai quattro elementi: aria, terra, fuoco, acqua.


4. Sono dentro. L’essere ciò che è chiuso in un tratto | disegno e performance

Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna, via del Piombo 5
venerdì 24 gennaio dalle 14 alle 18 (mostra e dialogo) + dalle 18 alle 22 (pratica notturna)
sabato 25 gennaio dalle 11 alle 18 (mostra e dialogo) + dalle 18 alle 24 (pratica notturna)
domenica 26 gennaio dalle 11 alle 18 (mostra e dialogo) + dalle 18 alle 20 (pratica notturna)

Mostra di disegni realizzati nell’arco degli ultimi dieci anni dalla regista e performer Silvia Costa,​ realizzata in collaborazione con ​Xing. Allestita nella sala principale della biblioteca, su tavoli di studio e tra gli scaffali, sarà accompagnata da un processo di creazione quotidiano aperto a tutti.

Durante il giorno sarà possibile visitare la mostra e dialogare con l’artista per consegnarle una frase, un pensiero istantaneo di quel momento, o una citazione da uno dei libri presenti sugli scaffali della biblioteca.

Questo diventerà il materiale su cui lavorerà nelle ore notturne e che trasformerà in nuovi disegni, in nuove figure. È una pratica, quasi un rituale, che l’artista esegue quando la luce si attenua, si fa silenzio intorno. Questa produzione entrerà di giorno in giorno a far parte della mostra, ampliandola e facendola vivere degli incontri e passaggi sul luogo.

Silvia Costa, Sono dentro. l’essere ciò che è chiuso in un tratto


5. La vita nuova | performance

24 e 25 gennaio, alle 19 e alle 21
DumBo capannone 4, via Camillo Casarini 19/a

È lo special project di questa edizione: la performance in anteprima nazionale dell’ultimo lavoro di Romeo Castellucci, regista teatrale, autore, artista visivo, insignito del Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia nel 2013, della laurea ad honorem in Discipline della Musica e del Teatro dall’Università di Bologna nel 2015, premiato con l’Oscar della lirica 2018-19 (miglior spettacolo, miglior regista e miglior scenografo) per la Salome prodotta dal Festival di Salisburgo.

La scena si svolge in un parcheggio abbandonato dove un gruppo di alti sacerdoti neri vestiti con lunghe tuniche bianche annunciano la necessità e la venuta di un mondo nuovo. Trae ispirazione da Lo spirito dell’Utopia di Ernst Bloch, il saggio, scritto in piena guerra mondiale è un classico del pensiero filosofico contemporaneo.

La performance, in lingua francese con soprattitolo in italiano, sarà visibile per un totale complessivo di quattro repliche, si accede con un coupon da ritirare anticipatamente, a partire dalle 10 di domenica 19 gennaio presso il Mambo oppure on-line su Eventbrite.it (il link per la prenotazione su Eventbrite sarà disponibile dal 19 gennaio).

Romeo Castellucci, La vita nuova | Da sinistra: Abdoulay Djire, Olivier Kalambayi Mutshita, Siegfried Eyidi Dikongo (di spalle), Mbaye Thiongane, Sedrick Amisi Matala ©️ Stephan Glagla


6. LocoEmotion | installazione video

L’Appartamento, via Miramonte 4-6
venerdì 24 gennaio ore 17-20 | sabato 25 gennaio ore 10-12 e 17-24 | domenica 26 gennaio ore 10-12 e 17-20
Inaugurazione giovedì 23 gennaio, ore 19

Un progetto inedito dell’artista Houtan Nourian presentato da Taz (Temporary Art Zone) in collaborazione con Maison Ventidue.

Una video installazione ispirata alla cronofotografia di Eadweard Muybridge e agli esperimenti fotografici dei fratelli Bragaglia. Le tecniche dei pioneri esaminano in maniera approfondita la registrazione degli elementi che compongono il movimento focalizzandosi sul processo e i suoi particolari effetti visivi. L’artista sperimenta le capacità percettive del movimento, invitandoci a sfidare il limite della nostra visione.


7. Cattedrale Sommersa | sonorizzazione

Cubo Condividere Cultura, piazza Vieira de Mello 3-5
Martedì 21 gennaio, dalle 21 alle 22,30

Massimo Carozzi sonorizza dal vivo materiale inedito registrato al Cern di Ginevra dal collettivo bolognese ZimmerFrei durante la realizzazione di Almost Nothing.

Un film che va in direzione opposta a quella delle classiche pellicole dedicate al Cern, luogo di eccellenza della comunità scientifica internazionale.
Il film guarda con acutezza, a volte con umorismo, la vita di questa comunità piuttosto speciale, una vera esperienza umana e sociale i cui attori sembrano inventare ogni giorno le regole di funzionamento.

Ve l’avevamo raccontato qui.

Per partecipare è necessaria la prenotazione qui.

Almost Nothing


8. Art City Cinema | cinema

Cinema Lumière, via Azzo Gardino, 65
dal 15 al 26 gennaio

Un percorso per indagare le intersezioni tra cinema e arte promosso dalla Cineteca di Bologna.

Sul grande schermo i ritratti d’autore, con Botero, Escher, Altan e Michele Sembrin, pioniere della videoarte, e il documentario di found footage Berlino Est Ovest.

A questi sono affiancati film d’artista e video con opere, fra gli altri, di Garrett Bradley, Chris Burden, Jos de Gruyter & Harald Thys, Apichatpong Weerasethakul e Rirkrit Tiravanija che fanno parte della Video Art Week, appendice bolognese dell’omonima sezione di Videocittà – Festival della visione di Roma.

Venerdì 24 gennaio alle 20, la prima proiezione in sala di Berlino Est Ovest, un film documentario di Enza Negroni, con la partecipazione di Manuel Agnelli, che racconta la Berlino degli anni ’80, seguendo le tracce dell’archivio inedito del manager musicale bolognese Maurizio Stanzani.

Qui la programmazione completa.


9. Esposta inUtili | mostra e performance

ZonaZago7, bottega d’arte, via Emilio Zago, 7 a/b
giovedì 23 gennaio dalle 18 alle 22 | venerdì 24 gennaio dalle 10 alle 20 | sabato 25 gennaio dalle 10 alle 24 | domenica 26 gennaio dalle 10 alle 20

A dieci anni dall’inaugurazione della prima mostra, il gruppo degli InUtili si riunisce per sperimentare, dopo questa lunga pausa, una nuova opera collettiva che indaghi il tema del cambiamento, attraverso l’osservazione degli effetti del tempo sulla pelle.

Un movimento d’arte e di pensiero formato da artisti e non artisti, ma prima di tutto da un gruppo di amici che hanno voluto trovarsi e mettere in piedi una “palestra artistica”, da cui ha preso forma il laboratorio creativo di ZonaZago7. Ve l’abbiamo raccontato qui.

Durante l’Art City White Night, sabato 25 gennaio ore 21,30 si svolgerà Senza pelle performance di Sciandra, liberamente tratta dall’omonimo film di Alessandro D’Alatri.

ZonaZago7 | Foto di Giulia Fini


10. Premio Renner 2019, la mostra | illustrazione

Ateliersi, via San Vitale 69
dal 23 al 26 gennaio

In mostra 42 illustrazioni di altrettanti illustratori under 40 che hanno interpretato il rosso in chiave contemporanea per il Premio Renner per il contemporaneo con la direzione artistica di Cheap. Un posto d’onore sarà riservato all’opera vincitrice di questa seconda edizione, il Prometeo di Daniele Castellano.

Il 14 gennaio, prima di approdare ad Ateliersi, 25 tra le illustrazioni selezionate verranno esposte nelle bacheche di Via Indipendenza e in Piazza San Giuseppe.

Proprio sul tema del “rosso” sarà la lezione magistrale di Riccardo Falcinelli, grafico e teorico del design, che ha scritto diversi testi intorno al tema del colore. L’incontro è in programma domenica 26 gennaio alle 16.

Le illustrazioni del Premio Renner 2020 affisse sotto i portici di Bologna


11. Cesteria | festa

Luogo misterioso (da scoprire)
giovedì 23 dalle 19,30 alle 22,30

Una festa per aprire il weekend di Artefiera. La formula è quella consolidata: si deve spiare account Instagram della Cesteria e scoprire dove si terrà. Ogni serata è a tema e ospita opere di street art sempre diverse, questa volta ci saranno quelle della Magazzeno art gallery accompagnate dal djset di Tony unzip.

Non conoscete ancora la Cesteria? Ve l’abbiamo raccontata qui.

Per l’ingresso è necessaria la tessera Arci.


12. Mandala, un intervento urbano | performance

Palazzina Acer, via Nicolò dell’Arca 34
dal 16 al 26 gennaio
opening con l’artista 16 gennaio, ore 16

L’artista milanese 2501, noto internazionalmente per le sue imponenti opere su parete, creerà nei diversi giorni un wall painting ispirato al mandala sul muro in via Nicolò dall’Arca in una zona strategica di passaggio tra la stazione ferroviaria dell’alta velocità e la Fiera.

L’aspetto più interessante del Mandala, antichissima rappresentazione geometrica bidimensionale, è la possibilità per il pubblico di assistere al processo creativo, non solo artistico ma anche di introspezione, e di venirne influenzati.

Contemporaneamente, sabato 25 e domenica 26 gennaio, i monaci artisti tibetani realizzeranno con sabbie colorate un grande Mandala di Borobudur all’interno di Palazzo Pepoli. Sarà possibile visitare o assistere alla creazione dell’opera sabato 25 dalle 11 alle 22 e domenica 25 dalle 10 alle 19.

Inoltre, domenica 26 gennaio sempre a Palazzo Pepoli alle 16 Lama Michel Rinpoche terrà la conferenza Mandala. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Con una cerimonia conclusiva di distruzione del Mandala e distribuzione delle sabbie ai presenti.


13. Sculptural Training | mostra

Mtn, Museo Temporaneo Navile, via John Cage 11/a-13/a
inaugurazione 24 gennaio ore 18

Il primo progetto espositivo proposto dal Mtn nel 2020. L’idea è di indagare una concezione di scultura in termini più ampi e complessi rispetto alla semplice produzione di un manufatto tridimensionale. La necessità di volere uscire dal campo specialistico dell’arte per intrecciarla all’intero percorso evolutivo della società è il primo parametro con cui gli artisti della mostra si sono confrontati, sviluppando quanto Joseph Beuys, a sua volta ispirato dal pensiero antroposofico di Rudolf Steiner, negli anni 70 poneva come base della cosiddetta scultura sociale.

Il Mtn è il primo museo di quartiere in Italia: le opere esposte per un mese nella sezione chiamata project room possono essere richieste in prestito per altri trenta giorni sia dagli abitanti della Trilogia Navile che da tutti i cittadini di Bologna. Le abitazioni private che ospitano le opere sono considerate a tutti gli effetti altre sale del museo.


14. Pubblicittà

In spazi della città
dal 19 al 31 gennaio

Un percorso che attraversa strade, piazze e interni bolognesi, pubblici e privati. È il risultato di un lavoro iniziato dall’associazione Serendippo nel 2008 che tenta di stabilire un rapporto capillare tra arte contemporanea la città, tra spazi pubblici e privati, tra esterno e interno.

Il tema di questa edizione sono i fatti accaduti nel 1980 in Italia e il loro ruolo nella costruzione di una memoria storica collettiva: per questo Serendippo ha lanciato lo scorso 4 novembre una call for artists rivolta ad artisti di età compresa tra i 18 e i 40 anni.


SPECIALE FOTOGRAFIA

1. Solve et Coagula

Paoletti Galleria Fotografica, Strada Maggiore 14
dal 24 gennaio al 9 febbraio
aperture speciali: venerdì 24 gennaio dalle 18 alle 22 | sabato 25 gennaio dalle 10 alle 24 | domenica 26 gennaio dalle 10 alle 20
inaugurazione 24 gennaio alle 18,30

Personale di Alan Marcheselli, polaroider e filosofo dell’istantanea.

“Solve et Coagula”, letteralmente “sciogli e riunisci”, è il processo di trasformazione alchemico che parte dalla distruzione della forma e della materia per liberare quest’ultima da tutte le impurità, fino a ridurla all’elemento che l’aveva generata, per essere poi ricostruita con un altro aspetto.

Così Alan Marcheselli scompone la polaroid fino a ottenere un semisolido di pochi micron di spessore, che plasma in nuova veste su una superficie di carta cotone  realizzando ritratti femminili.

Sabato 25 gennaio, in occasione dell’Art City White Night, la Galleria Paoletti sarà inoltre animata dalle incursioni teatrali dell’attrice Martina Sacchettiche: accompagnata da una ballerina mescolata al pubblico della galleria, interpreterà personaggi e brani ispirati alle opere in mostra amalgamando così fotografia, teatro, danza, immagini e parole.

A partire dalla mattina sono organizzati tre workshop di fotografia istantanea a cura di Alan Marcheselli dedicati allo sviluppo creativo della fotografia analogica istantanea integrale con pellicole Polaroid Originals. Per info e costi rimandiamo al sito.

Foto di Alan Marcheselli


2. Familiar Stranger – Immaginari collettivi nell’epoca della fotografia mobile

Spazio Labo’, Strada Maggiore 29
dal 15 gennaio al 5 marzo, da lunedì a venerdì, dalle 15 alle 18,30

Inaugura mercoledì 15 gennaio alle 19

Con il termine “familiar stringer”, lo psicologo statunitense Stanley Milgram, definisce quegli individui che non si conoscono ma condividono alcuni attributi comuni come interessi, occupazione, posizione sociale. Quanti potenziali familiar stranger ci sono nella vastità del mondo online?

Con queste premesse, la mostra fotografica collettiva organizzata a cura di Spazio Labo’ e Phmuseumpropone di riflettere sui modelli comportamentali tipici dell’ambiente virtuale innescando un dialogo tra autori e quelle tematiche che contraddistinguono la narrativa online contemporanea.

Sabato 25 gennaio alle 18 sarà inoltre presentato il libro Familiar Stranger con una tavola rotonda sul tema della post fotografia e dalla fotografia mobile con Erik Kessels, artista particolarmente impegnato su queste tematiche, e Chiara Bardelli Nonino, photo editor di Vogue Italia, in conversazione con Laura De Marco, direttrice e curatrice di Spazio Labo’, Giuseppe Oliverio, direttore di Phmuseum e Rocco Venezia, curatore di Phmuseum.


3. Origine

Spaziob5, vicolo Cattani 5/b
venerdì 24 gennaio dalle 10 alle 20 | sabato 25 gennaio dalle 10alle 24 | domenica 26 gennaio dalle 10 alle 20
Inaugura 23 gennaio alle 19

La mostra, a cura di Emanuela Agnoli, Elena Vai e Lorena Zuniga A., crea un percorso di memoria in cui due fotografi dialogano con le loro opere.

Nella sala delle volte le fotografie a grande formato di Michele Levis ci trasportano nella Venezia dell’acqua alta del novembre 2019, facendoci riflettere sulla fragilità umana in una dimensione atemporale.

Nella sala del pozzo le grandi opere in legno bruciato di Raffaele Mazzamurro, ci parlano delle energie e delle emozioni che si sprigionano dalle relazioni umane.

Spaziob5


4. Mutazioni Resistenti

Teatro Arena del Sole
venerdì 24 gennaio dalle 11 alle 24 | sabato 25 gennaio dalle 10 alle 20 | domenica 26 gennaio dalle 10 alle 20
Fino al 15 febbraio seguendo gli orari apertura del Teatro

Un progetto fotografico di Margherita Caprilli a cura di Chiara Sponza che parte da un ragionamento su scala nazionale, pensando ad una serie di luoghi dove le trasformazioni urbane sono più evidenti.

Le 15 fotografie di grande formato rappresentano il risultato di anni di lavoro sul campo, in particolare a Bologna. Il percorso espositivo si delinea come una passeggiata nel tempo e nei luoghi della città fatta di persone, storie, conflitti, comunità, legami. L’obiettivo fotografico ne documenta i fenomeni di resistenza più o meno manifesti, riscoprendo la sua natura militante, mescolando tre generi della fotografia: architettonica, ritrattistica e reportage.

Foto di Margherita Caprilli


5. Uniform into the work / out of the work

Fondazione Mast, via Speranza 42
dal 25 gennaio al 3 maggio, da martedì a domenica, dalle 10 alle 19
25 gennaio dalle 10 alle 24 | 26 gennaio con orario dalle 10 alle 20

Il Mast ospita un nuovo progetto espositivo curato da Urs Stahel che comprende La divisa da lavoro nelle immagini di 44 fotografi, una grande mostra collettiva sulle divise da lavoro nelle immagini di 44 fotografi internazionali e Walead Beshty. Ritratti industriali, un’esposizione monografica di Walead Beshty che raccoglie centinaia di ritratti di addetti ai lavori del mondo dell’arte incontrati dall’artista nel corso della sua carriera.

Mast | Foto di Helene Binet


6. Talk con Sven Marquardt

Granata, via San Rocco 16
25 gennaio alle 19

L’associazione Link 2.0 porta a Bologna Sven Marquardt, fotografo e leggendario “bouncer” della notte berlinese. Durante l’incontro Sven parlerà del suo lavoro di fotografo e del film Berlin Bouncer di David Dietl. Modera il talk Lorenzo Montefinese.

Nato a Berlino Est nel 1962, Sven Marquardt è stato parte formativa della crescente scena punk, new wave e artistica di Prenzlauer Berg a partire dalla metà degli anni ’80. Quando il muro di Berlino è caduto, ha smesso di lavorare come fotografo e si è immerso nella scena emergente del club a Berlino.

Sempre da Granata, venerdì alle 18,30, è allestita fino a domenica la mostra La collezione di Adriano Rupelli, una selezione di opere di Daniele Cudini, l’artista fermano che Umberto Eco volle all’apertura dell’anno accademico della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna, nel 2002.

Dagli anni ’90 ha esposto a Berlino, Düsseldorf, Madrid, Australia, oltre che alla Galleria Nazionale D’Arte Moderna di Roma, e torna con un’incursione in punta di piedi nel privato del celebre scenografo Rupelli, che dopo una vita rocambolesca dedicò gli ultimi anni a collezionare le opere dell’artista fermano, tra cui quelle in mostra.

Sven Marquardt


7. InDipendenze

via Polese 15/a
venerdì 24 gennaio dalle 15 alle 20 | sabato 25 gennaio dalle 12 alle 00 | domenica 26 gennaio dalle 12 alle 20

Una mostra fotografica, nata da un contest fotografico, è organizzata dall’Unità di Strada e dal Rifugio Notturno della Solidarietà due servizi gestiti da Open Group.

L’obiettivo è raccontare con diversi sguardi e da diverse prospettive il mondo delle dipendenze, per riflettere non soltanto sulle forme più gravi di dipendenza, come droghe, alcol, gioco d’azzardo, ma anche su fenomeni ordinari che acquistano un peso sempre maggiore nel quotidiano di ciascuno di noi.

Tra scatti anche quelli di Max Cavallari. L’avevamo già incontrato qui.


8. Gaudeamus

Sabato 25 gennaio, dalle ore 20 alle ore 24
Foto Image, via delle Belle Arti 19

Si tratta di un nuovo lavoro del fotografo Fulvio Bugani, presentato in anteprima assoluta in un’unica serata.

Un reportage sulla Goliardia universitaria, che racconta una tradizione centenaria, le cui radici affondano nel medioevo, e i cui rituali sono normalmente segreti e non accessibili ai non adepti.


Ma non è finita qui. L’arte emergente sta per esplodere in città.

Sempre in concomitanza con l’Art Week 2020, quest’anno, dal 23 al 26 gennaio, arriva la prima edizione di Booming Contemporary Art Show, la nuova fiera d’arte contemporanea negli spazi rigenerati di DumBo. L’evento, diretto da Simona Gavioli, critica d’arte e curatrice indipendente, già fondatrice di SetUp, ospiterà oltre 100 artisti di 31 gallerie nazionali e internazionali che si faranno interpreti di un’arte necessaria portatrice di cambiamento, secondo il tema scelto per questa edizione: emergenze.

Sono due le sezioni in cui si articola la fiera: ambiente e femminismi. Talk, eventi collaterali, performance live, robot d’arte e ospiti speciali, come la fotografa Letizia Battaglia e Luca Carboni la cui personale Cattedrali erranti sarà in mostra per la prima volta a Bologna.

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