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Largo agli esordienti. La Cineteca di Bologna porta in sala il nuovo cinema italiano

24-02-2019

Di Giulia Fini

Non è un festival glamour, ma un momento di incontro che vuole risanare un vecchio rapporto che si è perso nel tempo, quello tra il cinema e il pubblico.

Da 25 anni Visioni Italiane dà visibilità ai talenti emergenti. Un cinema con poco budget che, proprio per questo, regala più spazio all’immaginazione e all’avventura. Un cinema che miete successi internazionali ma che è invisibile, distribuito in poche copie.

Da lunedì 25 febbraio a domenica 3 marzo, porta in sala al cinema Lumière una serie di nuove produzioni indipendenti italiane e un concorso nazionale per corto e mediometraggi di fiction e per documentari, promosso dalla Cineteca di Bologna.

“Gli arcidiavoli” di Lorenzo Pullega

“Per il cinema è un momento così terribile e meraviglioso allo stesso tempo – dice Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna – c’è una spinta a voler raccontare delle storie, a raccontare l’Italia in maniera nuova e differente ma c’è un mercato che è sordo e quest’urgenza non arriva al pubblico”.

Al concorso sono affiancati degli eventi speciali: la presentazione del nuovo volume curato da Franco Zabagli dedicato a Mamma Roma, che accompagna la proiezione dell’omonimo film di Pasolini; l’anteprima del nuovo restauro di Totò che visse due volte di Ciprì e Maresco in programma mercoledì; le anteprime dei nuovi lungometraggi di Leonardo Guerra Seragnoli e Paolo Zucca, rispettivamente autori di Like me backL’uomo che comprò la luna. Domenica, in chiusura del festival, sarà inoltre proiettata la prima puntata della fiction Rai Il nome della rosa, tratta dal romanzo di Umberto Eco.

“Il nome della rosa” di Giacomo Battiato

I pomeriggi invece saranno dedicati alle tavole rotonde con gli autori e gli addetti ai lavori, con ospiti appartenenti alla nuova generazione di attori e attrici, tra cui Selene Caramazza di Cuori puri; Angela Fontana, una delle gemelle degli Indivisibili; Matilde Gioli, protagonista de Il capitale umano; Alessio Lapice, il Romolo del film Il primo re; Andrea Lattanzi che ha affiancato Alessandro Borghi in Sulla mia pelle; Simone Liberati di Suburra; Edoardo Pesce, il “cattivo” di Dogman; e Alice Rohrwacher che sarà presente anche in veste musicale con con il suo gruppo folk.

L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca

Sono 29 le pellicole selezionate per il concorso Visioni Italiane, ma le premiazioni non si fermano ad una sola categoria: oltre a questo c’è anche il concorso dedicato ai documentari, ai lavori che mettono al centro tematiche ambientali, al cinema sardo. Infine un premio riservato ai giovanissimi studenti delle scuole dell’Emilia-Romagna.

Il programma completo lo trovate sul sito della Cineteca.

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