Non è un festival glamour, ma un momento di incontro che vuole risanare un vecchio rapporto che si è perso nel tempo, quello tra il cinema e il pubblico.
Da 25 anni Visioni Italiane dà visibilità ai talenti emergenti. Un cinema con poco budget che, proprio per questo, regala più spazio all’immaginazione e all’avventura. Un cinema che miete successi internazionali ma che è invisibile, distribuito in poche copie.
Da lunedì 25 febbraio a domenica 3 marzo, porta in sala al cinema Lumière una serie di nuove produzioni indipendenti italiane e un concorso nazionale per corto e mediometraggi di fiction e per documentari, promosso dalla Cineteca di Bologna.
![](https://aboutbologna.it/wp-content/uploads/2019/02/Arcidiavoli_Andrea_Roncato_cineteca_about_bologna_visioni_italiane.jpg)
“Gli arcidiavoli” di Lorenzo Pullega
“Per il cinema è un momento così terribile e meraviglioso allo stesso tempo – dice Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna – c’è una spinta a voler raccontare delle storie, a raccontare l’Italia in maniera nuova e differente ma c’è un mercato che è sordo e quest’urgenza non arriva al pubblico”.
Al concorso sono affiancati degli eventi speciali: la presentazione del nuovo volume curato da Franco Zabagli dedicato a Mamma Roma, che accompagna la proiezione dell’omonimo film di Pasolini; l’anteprima del nuovo restauro di Totò che visse due volte di Ciprì e Maresco in programma mercoledì; le anteprime dei nuovi lungometraggi di Leonardo Guerra Seragnoli e Paolo Zucca, rispettivamente autori di Like me back e L’uomo che comprò la luna. Domenica, in chiusura del festival, sarà inoltre proiettata la prima puntata della fiction Rai Il nome della rosa, tratta dal romanzo di Umberto Eco.
![](https://aboutbologna.it/wp-content/uploads/2019/02/Il_nome_della_rosa_cineteca_about_bologna_visioni_italiane.jpg)
“Il nome della rosa” di Giacomo Battiato
I pomeriggi invece saranno dedicati alle tavole rotonde con gli autori e gli addetti ai lavori, con ospiti appartenenti alla nuova generazione di attori e attrici, tra cui Selene Caramazza di Cuori puri; Angela Fontana, una delle gemelle degli Indivisibili; Matilde Gioli, protagonista de Il capitale umano; Alessio Lapice, il Romolo del film Il primo re; Andrea Lattanzi che ha affiancato Alessandro Borghi in Sulla mia pelle; Simone Liberati di Suburra; Edoardo Pesce, il “cattivo” di Dogman; e Alice Rohrwacher che sarà presente anche in veste musicale con con il suo gruppo folk.
![](https://aboutbologna.it/wp-content/uploads/2019/02/Paolo_Zucca_L_uomo_che_compro_la_luna_cineteca_about_bologna_visioni_italiane.jpg)
L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca
Sono 29 le pellicole selezionate per il concorso Visioni Italiane, ma le premiazioni non si fermano ad una sola categoria: oltre a questo c’è anche il concorso dedicato ai documentari, ai lavori che mettono al centro tematiche ambientali, al cinema sardo. Infine un premio riservato ai giovanissimi studenti delle scuole dell’Emilia-Romagna.
Il programma completo lo trovate sul sito della Cineteca.
Condividi questo articolo