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Lucio Dalla al cinema. Fedele scudiero di Don Chisciotte nel film di Paladino

01-03-2019

Di Luca Giagnorio

Il 4 marzo a Bologna non è un giorno qualunque: è il giorno di Lucio Dalla.

Tutti conoscono le sue canzoni e la sua influenza straordinaria nella storia della musica italiana, ma il talento poliforme e la grande curiosità del cantautore l’hanno portato a confrontarsi anche con altre forme d’arte, come il cinema.

Lunedì 4 marzo alle ore 18, nella Sala Cervi della Cineteca di Bologna, potremo scoprire un inedito Lucio Dalla nelle vesti di attore alle prese con uno dei personaggi più iconici della letteratura mondiale: Sancho Panza, il fido scudiero dell’hidalgo Don Chisciotte. Il film è Quijote dell’artista Mimmo Paladino, che nel 2006 rivisitò il capolavoro di Cervantes avvalendosi di un cast d’eccezione (Peppe Servillo, Edoardo Sanguineti, Alessandro Bergonzoni) e creando un film di grande potenza visiva.

Foto sul set di Pasquale Palmieri

È uno degli appuntamenti del programma Così mi distraggo un po’. Tre giorni con Lucio, una serie di eventi, dal 2 al 4 marzo, organizzata da Fondazione Lucio Dalla con il Teatro Comunale di Bologna e Bologna Welcome, in collaborazione con Cineteca di Bologna, per tenere viva la memoria del grande artista bolognese.

Quijote è un’opera più vicina alla video arte che al cinema narrativo tradizionale: dominano infatti immagini simboliche, riflessioni metafisiche e paesaggi visionari, in cui la luce esalta l’irregolare geometria delle inquadrature. Servillo è un Don Chisciotte rassegnato e dolente che insieme a Sancho, la sua irrinunciabile metà carnale, tenta di elevarsi dalla realtà desolante che li circonda, ma tra libri che bruciano e parole svuotate di senso, al cavaliere idealista non resta che la follia: armatura indosso, non si troverà a combattere mulini a vento, ma pale eoliche enormi e mostruose.

Foto sul set di Pasquale Palmieri

Dalla, oltre ad aver curato le musiche del film, impersona con ironia il fedele scudiero e gioca come solo lui sa fare con la voce, regalandoci il ritratto comico e grottesco di un uomo che mastica parole come fossero cibo, e sogna di prosciutti e soppressate. Il suo Sancho rappresenta quella debolezza che è parte inscindibile di ogni ideale, la fallacia che accompagna ogni aspirazione alla perfezione. Il film si conclude proprio con un toccante primo piano di Lucio, che ci guarda, in silenzio: “in un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre” sopravvivono gli uomini con le loro imperfezioni, non è più il tempo per visionari ed eroici cavalieri.

Sempre grazie alla Cineteca di Bologna, lunedì 4 dicembre dalle ore 11 alle 18, nel Foyer del Teatro Comunale, sarà visitabile gratuitamente una mostra fotografica con immagini d’autore dedicate a Lucio Dalla: una serie di scatti di fotografi bolognesi che ci raccontano il rapporto intimo del cantautore con Bologna, non solo durante concerti e momenti ufficiali, ma anche nella vita quotidiana, tra passeggiate in centro e incontri al bar.

Foto di Philippe Roos

Tra gli altri eventi speciali segnaliamo:

sabato 2 e domenica 3, la visita guidata al Teatro Comunale, per scoprire ambienti e segreti di uno dei teatri più antichi d’Italia;

domenica 3 e lunedì 4, la visita speciale a Casa Dalla in via D’Azeglio con Cristiano Governa scrittore, giornalista e autore di Caro Lucio ti scrivo, lo spettacolo teatrale incentrato sulle parole di Lucio che ha dato vita all’omonimo film del 2017; per un’esperienza inedita tra viaggio di scoperta e performance teatrale;

lunedì 4 al Teatro Comunale andrà in scena Lucio Dalla. Quarant’anni dopo, un concerto omaggio tra musica e spettacolo, con amici e compagni di viaggio di Lucio tra cui Gaetano Curreri, Luca Carboni, Lo Stato Sociale, per celebrare il quarantennale dall’uscita di Lucio Dalla, uno dei dischi più importanti della storia della musica italiana.

Alcuni eventi sono già sold out, per informazioni e prenotazioni vi lasciamo il link al sito di Bologna Welcome.

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