Design & Moda

Omaggi ai grandi del Cinema, cartoni animati e perfino film hard. Pamou Design ha salvato le pellicole dal macero per farne lampade

17-02-2018

Di Bruna Orlandi

La locandina del proprio film preferito appeso alla parete?

Roba superata!

Ora le pellicole si trasformano in funzionali oggetti di design, nei quali fotografia, cinema e arti visive trovano un felice sodalizio.

La singolare trovata nasce dalle eclettiche vocazioni di Sara D’Agostino ed Emanuele Gambula, due amici che attraverso percorsi formativi differenti approdano alla comune passione per arte e fotografia, cui danno il nome di PA.MOU DESIGN, marchio che realizza originali pezzi unici, soprattutto paralumi, ma anche separé e tavoli, frutto di un lungo lavoro, di un collage e di una cucitura a mano.

Sara lavorava nel mondo del cinema e ha potuto fare incetta di molti metri di vecchie pellicole e così mi racconta “io e Emanuele abbiamo cominciato a lavorare su un tavolo luminoso e a cucire le pellicole insieme. Ci siamo resi conto che sfruttando la trasparenza del frame, ormai abbandonato per il sistema digitale, le nostre lampade potevano davvero divenire uniche e molto belle”.

Il loro progetto nasce dall’amore per il mondo analogico e non è difficile credere che il nome PA.MOU derivi dalla contrazione di Pan di Zucchero e Moudi, “due splendidi gatti neri che si divertono a correre e saltare tra i chilometri di pellicola sbobinati”. 

Come è nato il primo prototipo e quando avete capito che la vostra idea poteva funzionare sul mercato?

I primi prototipi li abbiamo creati quasi per gioco ma alla prima esposizione, al “Teatrino degli Illusi” di Bologna, abbiamo capito che potevano funzionare sul mercato e che la risposta del pubblico era molto positiva”.

Avete un oggetto preferito o uno che omaggia un regista o un attore o un film in particolare?

“La nostra lampada preferita appartiene alla serie delle lampade porno “Evelyne in the sexy willage”, una bobina di un vecchio film pornografico trovata per caso. Abbiamo creato lampade in omaggio a Woody Allen” – regista che Sara amo molto – “e abbiamo realizzato delle linee dedicate ai bambini, lampade molto colorate di Pocahontas e di Batman. Alcune volte il gioco è basato sui colori, altre volte sulla grafica”.

 

Lavorate su commissione?  Detta altrimenti, se vi chiedessi di realizzare una lampada con il mio film preferito potreste farlo?

Lavoriamo anche su commissione ma bisogna comunque partire dal presupposto che lavoriamo con il materiale che siamo riusciti a salvare prima che andasse macerato per lasciare il campo al sistema digitale, quindi non abbiamo a disposizione tutti i film, ma ci è capitato che qualcuno ci commissionasse una lampada fornendoci la pellicola”.

Io, in verità, non ho un film preferito anzi, ad essere sinceri, non ho proprio nulla di preferito.

Allora lo chiedo a loro: Il vostro film preferito?

Ce ne sono molti, ma posso dire con sicurezza “Amarcord”, “Shining”, “Stand by me”, “Fargo”, “Festen”, “Le vite degli altri”, “Il cielo sopra Berlino”. La lista sarebbe lunga!“. 

Per dare uno sguardo a paralumi e tavoli dal nome TRANSFILM del duo bolognese basta fare una passeggiata nel ghetto ebraico e fermarsi a Camera a Sud, in via Valdonica 5, dove trova spazio l’installazione di un altro progetto del duo creativo: LUCIDRO, un sistema di illuminazione flessibile concepito sulla tecnologia del tubo multistrato, dall’estetica minima e funzionale.

“Lucidro con cappello” sintesi dei progetti LUCIDRO e TRANSFILM

Le creazioni di PA.MOU DESIGN, presentate nel 2013 a Milano al Fuorisalone del Mobile, si trovano a Bologna da Stepping Stone in via Zanardi 2/5 e a Milano nel singolare negozio SignorG in via Ciovasso 6, oppure contattando Sara ed Emanuele.

Cinefili accaniti e nostalgici possono sempre affiancare alle lampade PA.MOU l’intramontabile locandina di Arancia Meccanica che fa tanto anni 70, quella di Trainspotting che fa tanto cult o le più nostrane locandine felliniane.

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