Non solo ospitalità, ma un nuovo spazio gratuito di cultura, incontro e partecipazione.
Arriva a Bologna Ostello Bello e non nasce solo per accogliere viaggiatori, ma per proporsi come centro culturale diffuso, aperto 24 ore su 24, animato da eventi, mostre, presentazioni editoriali e attività condivise che dialogano con il tessuto creativo della città.
Siamo in Via del Porto 6 ed è la dodicesima sede del gruppo Ostello Bello e primo approdo in Emilia-Romagna.

“Questa città vive di energia, creatività e comunità- spiega l’amministratore delegato Carlo Alberto dalla Chiesa-. La nostra speranza è riuscire a far diventare Ostello Bello Bologna un punto di riferimento per i giovani bolognesi e per chi arriva in città, offrendo spazi gratuiti di studio e lavoro, ospitando eventi culturali e collaborando con realtà istituzionali e associative. Vogliamo che questo ostello sia un luogo aperto, profondamente inclusivo e che possa essere utile alla città e a chi la vive ogni giorno”. L’obiettivo è infatti quello di trasformare l’ostello in un vero punto di riferimento che non si limita a offrire letti, ma che mette in circolo idee, relazioni e possibilità. Un luogo aperto a chi cerca una sala per presentare un libro, un tavolo per studiare o lavorare, una casa per proporre un corso di ceramica, una degustazione o una mostra.
Ostello Bello Bologna si inserisce in quel filone di esperienze urbane che concepiscono l’ospitalità come parte dell’ecosistema cittadino. Non un contenitore chiuso, ma una piazza contemporanea distribuita su più piani, dove si può entrare senza consumare, senza prenotare, senza essere ospiti: semplicemente perché si è parte della città.
La struttura mette a disposizione: spazi gratuiti di studio e lavoro, aperti 24 ore su 24, una cucina comune, una grande hall utilizzabile come zona lettura, incontro o coworking, una terrazza panoramica affacciata sui tetti bolognesi, camere private e condivise.

La programmazione culturale sul territorio sarà il cuore pulsante di Ostello Bello Bologna. Le attività, tutte gratuite, compongono un palinsesto vivo e trasversale: presentazioni editoriali con case editrici locali e nazionali, talk, dibattiti e incontri su temi sociali, mostre di giovani artisti e artiste, laboratori creativi e workshop, degustazioni e iniziative in collaborazione con produttori del territorio.
L’ostello funzionerà così come un hub culturale accessibile, uno spazio di produzione e non solo di fruizione, dove progetti e competenze delle realtà bolognesi possano incontrarsi e trovare casa.
Non meno importante è la dimensione sociale: la struttura sarà Punto Viola in collaborazione con DonnexStrada, ponendosi anche come presidio di sicurezza e ascolto contro la violenza di genere. Un impegno concreto che conferma la volontà di essere non solo un luogo, ma un servizio per la comunità.

L’arrivo di Ostello Bello a Bologna non è solo l’apertura di una nuova sede, ma l’inaugurazione di un progetto culturale che dialoga con l’identità stessa della città: aperta, studentesca, creativa, attraversata da lingue e provenienze diverse, sempre in movimento ma profondamente radicata nel senso di comunità.
L’ostello diventa così una casa temporanea per chi arriva, ma anche una casa possibile per chi abita Bologna ogni giorno.

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