“Io credo ancora nella funzione della radio: l’umanità, di qualcuno che ti parla e ti racconta, che ti accompagna. Soprattutto oggi. Il pubblico della notte è ampio, ci sono i lavoratori della notte, ma anche tutte quelle persone che, oggi ancora di più, fanno fatica a prendere sonno”.
La notte ha le sue storie. Chicco Giuliani le porta nelle nostre case e nelle nostre auto, ogni notte.
Bolognese di nascita, ma riccionese d’adozione, è la voce della notte di Radio Deejay. C’è lui al timone di Nightcall, il programma in onda dal lunedì al venerdì, da mezzanotte alle due. Conduttore radiofonico, ma anche giornalista, dj e producer: una vita piena, vissuta in gran parte a un altro fuso orario.
Lo incontro sui tetti di Bologna, sulla splendida terrazza panoramica dell’Hotel Touring. Sono le 11. Giacca di jeans e un sorriso accogliente. Iniziamo subito a chiacchierare fuori onda, a telecamere spente. Chicco parla, lo fa di professione, ma mi accorgo subito che soprattutto sa ascoltare.
Tra un aneddoto e l’altro, i videomaker ci danno il ciak. Iniziamo parlando della follia collettiva a cui purtroppo ci sta portando questa situazione, poi mi racconta le storie che sono passate dalle sue cuffie per capire se qualcosa della “normalità” a cui eravamo abituati è stata messa in discussione, ma anche di come è stato pensato il suo programma e del pubblico della notte. Continuiamo con Bologna, la sua carriera, la musica, Sanremo e il suo progetto “pop” sulle sneakers.
Qui la videointervista a Chicco Giuliani
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